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Cosa fare a Monticello Brianza, il Parco della Limonera

Che cosa fare a Monticello Brianza: guida per turisti

Che cosa fare a Monticello Brianza? Se sei attirato dalle terme di Monticello o vieni da queste parti per partecipare a un evento in Villa Greppi, puoi approfittarne per visitare il resto del paese: nelle prossime righe scoprirai cosa vedere tra ville di pregio e chiese storiche, ma anche dove mangiare o passeggiare nella natura.

La città

Paese di poco più di 4mila abitanti della Brianza lecchese, Monticello Brianza è conosciuto in tutta la Lombardia per il suo complesso termale.

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Le terme di Monticello SPA si trovano in via San Michele 16/D: includono 7 vasche e un’area fitness con corsi di fit dance e fit boxe; inoltre, puoi scegliere tra numerosi trattamenti, compresi massaggi distensivi e decontratturanti.

Che cosa fare a Monticello Brianza: i monumenti da vedere

Per scoprire che cosa vedere a Monticello Brianza puoi iniziare il tuo tour del paese da via dei Mille 25: dal grande parcheggio accanto alle scuole puoi ammirare in tutta la sua imponenza Villa Greppi. Utilizzata nell’Ottocento come residenza di villeggiatura della famiglia Greppi, la villa è circondata da un grande parco che comprende più di 500 tra arbusti e alberi, tra cui un cedro del Libano con più di due secoli di età, alto oltre 30 metri.

La facciata anteriore di Villa Greppi a Monticello
Villa Greppi

Uscito dal parcheggio, gira a destra in via dei Mille e, raggiunto lo stop, vai ancora a destra in via Monte Grappa: così potrai godere di un’altra visuale di Villa Greppi.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Greppi
Il parco all’inglese di Villa Greppi

Il complesso include, oltre al corpo principale a uso residenziale, le scuderie, la portineria, l’abitazione del fattore e il granaio.

Cosa fare a Monticello Brianza, la portineria di Villa Greppi
La portineria di Villa Greppi

Lasciandoti Villa Greppi sulla destra e prendendo la prima stradina in ghiaia sulla sinistra, arriverai davanti a Cascina Teresa. Risalente agli inizi dell’Ottocento, l’edificio alla fine del XIX secolo divenne di proprietà della famiglia Bocconi.

Cosa vedere a Monticello Brianza, Cascina Teresa
L’ingresso di Cascina Teresa

Fino al 1888 il complesso era chiamato Fabbrica, prima che il consiglio comunale decidesse di intitolarlo a Teresa Rossi, moglie di Luigi Bocconi. Quest’ultimo fu il fondatore dei grandi magazzini che poi sarebbero diventati quelli della Rinascente; Luigi era anche il fratello di Ferdinando Bocconi, il fondatore dell’università milanese intitolata a suo figlio (che a sua volta si chiamava Luigi).

Monticello Brianza, Cascina Teresa
La cascina

All’ingresso della cascina, una lapide riporta un’incisione di benvenuto in latino: “Ave hospes! Non solum ianua sed et cor domini mei patet tibi” (“Salve ospite! Si apre per te non solo la porta, ma anche il cuore del mio padrone).

Ave hospes
La lapide che “accoglie” i visitatori

Se vuoi conoscere in maniera approfondita la storia di Cascina Teresa e della famiglia Bocconi a Monticello Brianza, puoi leggere il post qui sotto, che ti propone un racconto dettagliato e pieno di curiosità.

Ripresa la tua strada in via Monte Grappa, puoi raggiungere al civico 11 Villa Crescina, edificio interessante non solo per il suo aspetto curioso, ma anche per la sua storia: il complesso, comprensivo di una cascina con villa padronale, era di proprietà dei genitori del pittore Carlo Cressini.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Crescina
Villa Crescina

Ora prosegui su via Monte Grappa, supera due rotonde e prendi la prima strada a destra, via Europa, in località Sorino. La prima traversa sulla destra è via Schiapparelli: qui tra il civico 3 e il civico 5, alla tua sinistra, puoi ammirare Villa Borla, dove ha abitato l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli (la residenza era di proprietà della moglie Maria Comotti), direttore dell’Osservatorio di Brera e noto per i suoi studi su Marte. Se qualche anno fa hai sentito parlare della sonda Schiaparelli su Marte, ora sai da chi ha preso il nome.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Borla
Villa Borla

Poco oltre, superato l’ingresso ad arco, in via Schiapparelli 12 puoi scoprire la suggestiva Villa Nava, conosciuta anche come Villa Usuelli. Non farti intimorire dai cani che abbaiano (non sono liberi) né dai cartelli che segnalano la proprietà privata: la corte è accessibile a chiunque.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Nava Usuelli
Nascosta dietro la vegetazione rigogliosa, Villa Nava Usuelli

Superato un secondo ingresso ad arco, sulla tua destra vedrai l’ottocentesca Cascina Sorino.

Cosa fare a Monticello Brianza, Cascina Sorino
Cascina Sorino

Al suo fianco, ecco l’Oratorio di Santa Maria Assunta, parte del complesso di Villa Nava: purtroppo è chiuso e non può essere visitato all’interno.

Cosa fare a Monticello Brianza, l'Oratorio di Santa Maria Assunta
L’Oratorio di Santa Maria Assunta

Tornando indietro da via Schiaparelli, tieni la sinistra per procedere lungo via Europa, poi vai sempre dritto: attraversa la provinciale e continua lungo via Europa fino all’incrocio con via Risorgimento, dove al civico 13 c’è Villa Pedrazzini.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Pedrazzini
Villa Pedrazzini

Lasciandoti Villa Pedrazzini sulla destra, continua in via Risorgimento: sulla tua destra vedrai l’Oratorio di San Gerolamo, che fa sempre parte della villa.

Cosa fare a Monticello Brianza, l'Oratorio di San Gerolamo
L’Oratorio di San Gerolamo

Ora vai fino in fondo a via Risorgimento: attraversa la provinciale e imbocca via Volta, dove accanto al civico 11 trovi una scalinata che ti porta in via Sirtori, di fianco alla Chiesa di Sant’Agata. Questa merita di essere visitata anche all’interno: la prima campata della navata sinistra accoglie una tela con la Morte di San Giuseppe, mentre sulla prima campata della navata destra c’è una raffigurazione di Sant’Antonio Abate. La parete di fondo dell’abside, invece, ospita un affresco con la rappresentazione del Crocifisso realizzata da Aligi Sassu, autore anche dei riquadri della Via Crucis lungo le pareti.

Cosa fare a Monticello Brianza, la Chiesa di Sant'Agata
La Chiesa di Sant’Agata

Tenendo la chiesa sulla destra, percorri via Sirtori fino ad arrivare al cimitero: qui se lo desideri puoi visitare la tomba di Edilio Rusconi. Edilio Rusconi è stato un personaggio di rilievo per la cultura italiana del ‘900: direttore del settimanale Oggi e fondatore della rivista Gente, fu anche produttore di film di Rossellini e Visconti e proprietario di Italia 1 prima di Silvio Berlusconi.

Cosa fare a Monticello Brianza, la tomba di Edilio Rusconi
La tomba di Edilio Rusconi nel cimitero di Monticello

Te ne parlo anche in questo post dedicato alle tombe di personaggi famosi in Brianza.

Uscito dal cimitero, gira a sinistra e procedi in via IV Novembre, dove dopo il civico 5 sorge la Chiesa di Santa Maria della Purificazione, costruita a partire dal 1774 su progetto di Francesco Croce. La facciata a salienti mostra un timpano triangolare e volute in pietra molera; l’interno a navata unica, invece, ospita una cappella intitolata a Cristo Misericordioso e una intitolata alla Vergine.

Cosa vedere a Monticello Brianza, la Chiesa di Santa Maria della Purificazione
La Chiesa di Santa Maria della Purificazione

A questo punto puoi ritornare indietro lungo via IV Novembre e percorrere a ritroso via Sirtori fino ad arrivare al civico 23, dove trovi Villa Nava Rusconi, che oggi appartiene ad Alberto Rusconi, erede di Edilio.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Nava Rusconi
Villa Nava Rusconi

Di fronte a Villa Nava Rusconi c’è l’ingresso del Parco della Limonera: deve il proprio nome alla presenza di quella che un tempo era la Limonera della villa, un edificio in stile neoclassico con vetrate di pregio che oggi ospita la biblioteca cittadina. Dal parco puoi godere di una splendida vista panoramica che ti permette di ammirare da lontano il Santuario di Montevecchia.

Cosa fare a Monticello Brianza, il Parco della Limonera
Il Parco della Limonera

L’ingresso del parco è contraddistinto da otto statue che raffigurano altrettanti personaggi famosi nel mondo dell’arte e della cultura: Barnaba Oriani, Giocondo Albertolli, Luigi Cagnola, Alessandro Manzoni, Gian Domenico Romagnosi, Andrea Appiani, Vincenzo Monti e Alessandro Volta.

Le statue del Parco della Limonera a Monticello Brianza
Le statue all’ingresso del Parco della Limonera

La realizzazione di queste statue fu voluta dal conte Ambrogio Nava, che aveva completato la progettazione della villa (in cui poi sarebbe andato ad abitare e che avrebbe preso il suo nome) avviata da Luigi Canonica: un po’ come accaduto con la Rotonda di Tregasio a Triuggio e Villa La Rotonda a Inverigo.

Villa Nava vista dal Parco della Limonera
Villa Nava vista dal Parco della Limonera

Lasciandoti il parco sulla sinistra puoi continuare a percorrere via Sirtori fino ad arrivare al civico 1, dove sorge Villa Bocconi: costruita all’inizio del XIX secolo, oggi ospita una casa di riposo. La villa appartenne a quel Luigi Bocconi di cui ti ho parlato in precedenza.

Cosa fare a Monticello Brianza, Villa Bocconi
Villa Bocconi

La villa è inserita in un grande parco aperto al pubblico, con un’area giochi per bambini e vari attrezzi per gli esercizi fisici. Per accedervi, da via Sirtori devi tenere la destra per arrivare alla rotonda e girare a destra in via Jacopo della Quercia: l’ingresso è al civico 3.

Cosa fare a Monticello Brianza, il parco di Villa Bocconi
Il parco di Villa Bocconi

Superato il parco, gira a sinistra in via Bocconi e alla prima rotonda vai di nuovo a sinistra in via Canova: è qui che si trova Cascina Ca’Nova, dimora a pianta quadrangolare a cui puoi accedere attraverso un ingresso ad arco ellittico ribassato con stipiti in granito. Sulla facciata puoi notare tutti gli elementi tipici dell’architettura di una cascina, con il loggiato, il ballatoio e il portico che accoglie un’edicola con immagini sacre.

Ritornato alla rotonda, prosegui a sinistra in via Bocconi e vai sempre dritto fino alla rotonda che ti permette di girare a sinistra in via San Michele: qui di fianco al civico 9 sorge il Santuario di San Michele, risalente alla prima metà del Seicento. L’edificio, caratterizzato da una sola navata con volta a botte, ospita all’interno una porzione di affresco di una precedente chiesa cinquecentesca che rappresenta la Madonna della Salute.

Cosa fare a Monticello Brianza, il Santuario di San Michele
Il Santuario di San Michele

Subito dopo, tra i civici 13 e 15 di via San Michele, puoi ammirare la deliziosa Villa Balestrini. Questa era la villa della famiglia del pittore milanese Carlo Balestrini, artista le cui opere oggi sono conservate, tra l’altro, nelle Civiche Raccolte Storiche del Museo di Milano, nei Musei Civici di Como e alla Camera dei Deputati di Roma.

Di fianco al civico 23, invece, non perdere l’affresco della Madonna del Rosario realizzato da Geremia Renzi e Lucia Rosano.

Cosa fare a Monticello Brianza, la Madonna del Rosario
Il dipinto della Madonna del Rosario in via San Michele

Poco oltre, vale la pena di ammirare il curioso edificio medievale che trovi al civico 32 di via San Michele: un piccolo salto indietro nel tempo.

Cosa fare a Monticello Brianza, l'edificio medievale
L’edificio medievale di via San Michele

Ti bastano pochi passi per raggiungere, di fronte al civico 53 di via San Michele, la Chiesa del Santissimo Redentore. Eretta nei primi anni del Novecento su progetto di Antonio Casati, si caratterizza per vetrate in onice egiziano su cui sono raffigurati, tra gli altri, Giovanni Paolo II, Maria Goretti, Teresina del Bambin Gesù e Piergiorgio Frassati. Il presbiterio, invece, accoglie un ciclo di affreschi realizzati da Emiliano Viscardi con la rappresentazione della Trasfigurazione di Cristo e delle Nozze di Cana sulle pareti. Il trittico dell’altare ospita una pala che rappresenta San Francesco d’Assisi, opera di Carlo Balestrini.

Cosa fare a Monticello Brianza, la Chiesa del Santissimo Redentore
La Chiesa del Santissimo Redentore

Che cosa fare a Monticello Brianza: gli itinerari naturalistici

Se ti interessa sapere che cosa vedere a Monticello Brianza stando a contatto con la natura puoi approfittare dei percorsi del Parco della Valletta.

Puoi imboccare il percorso Barzago-Besana in via Canova (da Cascina Canova puoi raggiungere le Besanelle) o in via Donatello (da Cascina Rampina puoi procedere verso il convento di Villanova). Altri possibili punti di accesso al sentiero sono via Carlo Porta o via Manara.

Il Giro del Magritto-Canova inizia dal parcheggio del cimitero in via Rossini; tenendo il cimitero sulla sinistra procedi lungo via Rossini fino ad arrivare alle panchine del belvedere, dove prima delle serre trovi un sentiero che scende a destra nei campi: imboccalo e, dopo circa 150 metri, vai di nuovo a destra. Da qui puoi continuare verso Cascina Rampina e Cascina Canova. Altri punti da cui puoi accedere al tracciato sono via Deledda e via Cesare Battisti.

Le panchine del belvedere a Monticello Brianza
Questa è la vista dalle panchine del belvedere

Il percorso Oriano-Monticello, invece, comincia da Villa Greppi: da via Monteverdi percorri una leggera discesa e poi gira a destra; attraversato a mezza costa il cordone morenico di Monticello, il sentiero pedonale ti porta in via Jacopo della Quercia. A questo punto svolta a sinistra e poi continua lungo via Parini, la strada che ti conduce a un roccolo recintato e a Cascina Magritto: volendo, qui puoi scoprire il percorso didattico del Magritto, con sei pannelli illustrativi distribuiti lungo un tracciato ad anello. Situata in via Puccini 20, Cascina Magritto accoglie un dipinto del 1911 che rappresenta Sant’Enrico: un’immagine sacra che – si racconta – fu realizzata da un artista in viaggio in cambio di tre uova.

Cosa vedere a Monticello Brianza, Cascina Magritto
Cascina Magritto

Nel post qui sotto ti parlo della storia di Cascina Magritto e di tutti i motivi per cui vale la pena di ammirarla da vicino: ti consiglio di leggerlo!

Se invece desideri conoscere nel dettaglio il sentiero da Oriano a Monticello del Parco della Valletta, puoi leggere il post qui sotto, che te ne parla in maniera approfondita.

Partendo da Villa Greppi puoi approfittarne per visitare il parco del complesso, che accoglie i visitatori con un platano alto più di 17 metri affiancato da cespugli di camelie. All’interno del Parco di Villa Greppi merita di essere visto, tra l’altro, il parterre della carpinata, con doppi filari di carpini che ricordano i labirinti vegetali dei giardini del Rinascimento. Colpisce l’attenzione, inoltre, un leccio alto oltre 18 metri, che molto probabilmente ha più di 200 anni.

Dove mangiare a Monticello Brianza

Uno dei migliori ristoranti di Monticello Brianza è la Trattoria Il Portico, in via Luciano Manara 26: il menù alla carta è disponibile a cena tutti i giorni e a pranzo nel weekend.

Se sei un amante degli agriturismi in Brianza, Giovanna Passeri è la location che fa per te: si trova in via Vincenzo Foppa 1 ed è aperto a pranzo e a cena dal giovedì alla domenica (solo su prenotazione). Puoi scegliere tra menù degustazione e menù alla carta, con piatti come gli gnocchi di zucca al burro e salvia, i mondeghini con salsa verde e la crostata al cioccolato e caramello salato.

Come arrivare a Monticello Brianza

Come arrivare a Monticello Brianza in auto? Provenendo da Milano devi percorrere tutta la Tangenziale Est (A51) e poi proseguire lungo la SP 41; quindi tieniti sulla destra per continuare sulla SP 342 dir. Superati gli abitati di Carnate, Lomagna e Osnago, a Cernusco Lombardone dopo l’Esselunga trovi un grande (e trafficato) incrocio semaforico, dove devi svoltare a sinistra imboccando la SP 54: vai sempre dritto, oltrepassando Montevecchia e Missaglia, e giungerai a destinazione.

Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 e prendere l’uscita di Oggiono / Galbiate / Valmadrera. Alla prima rotonda dopo lo svincolo, mantieni la destra per imboccare la strada che costeggia il lago. A questo punto vai sempre dritto: superati gli abitati di Galbiate, Oggiono, Dolzago, Castello Brianza, Barzago e Barzanò, arriverai a Monticello Brianza.

A Monticello Brianza non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Monticello Brianza in treno puoi fare riferimento alla stazione di Besana in Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Civate, Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta e Monza.

Per arrivare a Monticello Brianza in autobus puoi sfruttare la linea D60, che ferma a Oggiono, Dolzago, Sirone, Garbagnate Monastero, Barzanò, Sirtori, Viganò, Missaglia, Casatenovo, Besana in Brianza, Carate Brianza e Seregno. I pullman D80, invece, collegano il paese con Monza, Villasanta, Arcore, Lesmo, Casatenovo, Missaglia, Barzanò, Sirtori, Garbagnate Monastero, Sirone, Dolzago e Oggiono. Puoi arrivare a Monticello Brianza anche con la linea D83C se parti da Carnate, Lomagna, Usmate Velate o Casatenovo, mentre i bus D48 uniscono il paese con Besana in Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Merate, Calco, Olgiate Molgora, Brivio, Airuno e Santa Maria Hoè. La linea Z232 ti permette di raggiungere Monticello Brianza da Casatenovo, Besana in Brianza, Carate Brianza, Seregno e Desio; la linea Z242, infine, collega il paese con Casatenovo, Besana in Brianza, Renate, Veduggio con Colzano, Briosco, Carate Brianza, Verano Brianza, Giussano, Seregno e Desio.






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