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Il Convento della Misericordia a Missaglia

L’ex Convento della Misericordia di Missaglia

Una truffa basata su documenti falsi, le gelosie delle parrocchie vicine, frati a processo, un film con Ugo Tognazzi girato mezzo secolo fa: quante storie curiose ha da raccontare l’ex Convento della Misericordia di Missaglia! Se vuoi conoscere le origini di questo luogo e tutte le curiosità che lo riguardano, leggi il resto del post!

La storia dell’ex Convento della Misericordia di Missaglia

Cominciamo dall’inizio: a volere la costruzione del Convento della Misericordia di Missaglia – avvenuta alla fine del Quattrocento – sarebbe stato il beato Michele da Carcano di Lomazzo, confessore di Bianca Maria Sforza e appartenente all’ordine dei frati minori francescani.

Egli, per altro, aveva già suggerito la fondazione dell’ospedale di Sant’Anna di Como, del quale aveva posto la prima pietra nel 1465; nel 1479, poi, a Cremona aveva eretto un ricovero che in seguito sarebbe diventato un ospedale.

Risale al 21 dicembre del 1486, invece, la bolla di fondazione del monastero missagliese. All’epoca Michele da Carcano era già morto, ma – come riporta Alberto Cappellini nel suo libro Missaglia. Memorie storiche – si può ipotizzare che il beato di Lomazzo sia stato l’iniziatore dei fabbricati, e che poi la sua eredità sia stata assunta dal beato Francesco dei principi Trivulzio.

Secondo la tradizione, il pulpito in pietra che era stato eretto nella piazza accanto alla chiesa, incastonato nel muro della cappella di Sant’Antonio, era proprio quello di Michele da Carcano, che era solito servirsene per predicare al popolo in occasione della festa di San Giuseppe; lo stesso pulpito avrebbe accolto anche le prediche di san Bernardino da Siena.

Il monastero fu eretto in una località che era nota con il nome Monterosso, su terreni donati dalle famiglie Fumagalli e Crippa: a finanziare la costruzione furono le donazioni e le elemosine raccolte dai frati.

Il Convento della Misericordia a Missaglia
L’ex Convento della Misericordia a Missaglia

La chiesa venne consacrata il 14 gennaio del 1498 dal frate Guglielmo da Corsico, vescovo di Salona, appartenente all’ordine dei minori osservanti.

La truffa tentata da Francesco Crippa

Nel 1678 il monastero dovette fare i conti con le angherie di Francesco Crippa, signorotto di Contra, che intendeva disporre dell’area della piazza antistante, nella quale si svolgeva il mercato della Misericordia.

Per perseguire i suoi intenti, egli si era rivolto a un certo Antonio Galluzzi (o Galluzio), noto per la sua abilità nel realizzare documenti falsi.

Attraverso le carte fabbricate da Galluzzi, Crippa rivendicò quattrocento pertiche di terreno appartenenti alla prepositura di Missaglia, sulla base di un ipotetico privilegio che la sua famiglia avrebbe ricevuto dal duca Massimiliano Sforza nel 1511, quando però lo Sforza non era ancora duca di Milano.

Insomma, un vero e proprio tentativo di truffa: ma alla fine il monastero – rappresentato dal frate Bonagrazia da Giussano – riuscì a vincere la causa.

Non fu questa, però, la sola controversia con cui i frati si ritrovarono a dover fare i conti.

Il monastero, infatti, era oggetto di un consistente afflusso di fedeli che provenivano anche dalle parrocchie vicine, e ciò scatenava gelosie fra i parroci delle località circostanti.

Furono addirittura presentati dei ricorsi, e una delle ragioni delle contestazioni era rappresentata dal mercato che si teneva la domenica.

Fu così che l’arcivescovo di Milano Benedetto Erba Odescalchi, all’inizio del Settecento, dispose che il mercato si svolgesse non più la domenica ma il sabato… tuttavia i fedeli continuarono a giungere copiosi!

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Nello stesso periodo, fu ampliata la chiesa e venne ricostruito il dormitorio; per ottenere i fondi necessari, i frati dovettero estirpare un bosco di Missagliola e venderlo.

La soppressione del monastero

Il 10 luglio del 1798 la Repubblica Cisalpina soppresse il monastero per incamerarne i beni far fronte alle contribuzioni forzose imposte dai francesi: i frati, pertanto, decisero di vendere o donarne le provviste.

Tuttavia, un cittadino denunciò l’episodio, accusando i frati di “dilapidazioni che si fanno con manifesta sfacciataggine”.

Così, i materiali e i mobili ceduti vennero restituiti al monastero, mentre i frati Carlo G. Barzaghi, Vincenzo Luigi Bertani e Carlo Giuseppe Mauri furono portati al convento di Vimercate, dove furono processati.

Il ministro della polizia generale parlò di “criminosa impudenza con cui molti frati si sono arditi trafugare con grave danno della repubblica gli oggetti”: alla fine, però, essi riuscirono a scampare all’arresto.

Il film girato nell’ex Convento della Misericordia di Missaglia

Poco più di mezzo secolo fa, l’ex Convento della Misericordia di Missaglia è stato scelto come location per le riprese del film Venga a prendere il caffè da noi, con protagonista Ugo Tognazzi. Una pellicola che fu addirittura vietata ai minori di 14 anni: te ne parlo nel post qui sotto, che ti mostra anche le scene girate nei locali del monastero.

Il Monastero della Misericordia di Missaglia

Che cosa fare a Missaglia

Sei curioso di vedere da vicino l’ex Convento della Misericordia a Missaglia? Ottima idea, ma sappi che in paese ci sono molte altre location che meritano di essere scoperte: te ne parlo nel post qui sotto, che ti racconta come arrivare a Missaglia, che cosa vedere e dove mangiare.

Che cosa fare a Missaglia: guida per turisti




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