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Che cosa fare a Sirone, il Sentiero delle Sorgenti

Che cosa fare a Sirone: guida per turisti

Che cosa fare a Sirone? Le tracce di fantasmi che sono state segnalate a Villa Arbusta costituiscono solo uno dei tanti motivi per cui potresti decidere di concederti una gita da queste parti. Io ti consiglio anche di passeggiare lungo il Sentiero delle Sorgenti in località Chiarello e… il resto scoprilo tu continuando a leggere.

La città

Paese di poco più di 2mila abitanti della Brianza lecchese, Sirone si trova alle pendici del dosso roccioso chiamato, appunto, Monte di Sirone.

Il suo territorio è bagnato da due torrenti: il Bevera e il Gandaloglio.

Che cosa fare a Sirone: i monumenti da vedere

Che cosa vedere a Sirone? Ti consiglio di iniziare il tuo tour del paese da via don Giovanni Minzoni: percorrendola incontrerai il Navello, un lavatoio pubblico con il coperchio di una tomba molto antica.

Lasciandoti il lavatoio sulla destra, percorri via don Minzoni fino a quando non riesci ad attraversare il prato alla tua sinistra: raggiungerai così una strada sterrata, che dovrai imboccare girando a sinistra. Così, andando sempre dritto, arriverai in via San Pietro, dove sopra un piccolo colle sorge l’edificio religioso più antico del paese: è la Chiesa di San Pietro, di cui si ha notizia sin dal XII secolo. Meritano di essere osservate con attenzione la cornice in pietra del portale di ingresso centrale e la statua della Madonna del Rosario conservata all’interno.

Tenendo la chiesa sulla destra, percorri via San Pietro e vai sempre dritto fino alla prima rotonda: qui gira a sinistra in via Mazzini. Dopo poche decine di metri alla tua destra potrai ammirare la Chiesa di San Carlo, risalente al XVIII secolo: molte decorazioni sono state realizzate all’inizio del Novecento dal pittore David Beghè, autore anche degli affreschi della Chiesa di Sant’Antonio Abate di Ello e della Chiesa dei Santi Ambrogio e Simpliciano di Carate Brianza.

Ora imbocca la strada alla destra della chiesa, via Giovanni XXIII, e allo stop gira a destra in via San Benedetto. Vai dritto e, giunto all’incrocio con via I Maggio, troverai la trecentesca Chiesa di San Benedetto, costruita in stile romanico. Sulla facciata principale è presente un affresco votivo che riproduce la Madonna col Bambino in grembo e San Benedetto: l’opera è attribuita a Battista Malacrida.

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Se prosegui lungo via I Maggio arrivi in località Cassina, dove puoi imbatterti in un’edicola votiva dedicata alla Madonna della Rosa, caratterizzata da tratti neogotici e risalente alla metà del XIX secolo. La Vergine viene rappresentata con il bambino e una rosa rossa nella mano destra.

Poco oltre c’è la residenza Villa Arbusta, così chiamata per il grande parco di piante secolari in cui è immersa, contraddistinto da specie arboree rare e di pregio. La villa è appartenuta a Giovanni Bezzi, patriota piemontese dell’Ottocento e uomo di fiducia di Cavour. Essa è meta di molti appassionati di luoghi abbandonati in Brianza; si dice sia infestata da spettri, fantasmi e presenze eteree che vagano all’interno dei suoi locali.

A proposito: se ti interessa scoprire altri posti abbandonati in Lombardia, ti suggerisco di dare un’occhiata al post qui sotto.

Luoghi abbandonati in Lombardia: dove fare urbex in Brianza

Che cosa fare a Sirone: gli itinerari naturalistici

Percorrendo via Don Giovanni Minzoni puoi osservare i resti delle cave del paese: sono le cosiddette Cave del Ceré, che in passato venivano sfruttate per l’estrazione della puddinga, una pietra particolare adoperata per le macine dei mulini. Le macine venivano modellate direttamente sulla parete della collina, dove ancora adesso si possono notare gli intagli a semicerchio frutto dell’azione degli scalpelli. Sono ben visibili anche fossili di specie marine e conchiglie.

Merita di essere scoperto anche l’ontaneto di Sirone, al confine con Molteno: un bosco di ontani nato grazie alle acque sorgive del terreno e che ospita un ecosistema raro, diverso da quelli tipici della Brianza. Puoi raggiungerlo da via Fermi.

In località Chiarello puoi accedere al Sentiero delle Sorgenti, che si continua anche nei territori di Oggiono e Annone di Brianza. Si tratta di un percorso inserito in una zona umida (paludosa fino al Settecento, quando fu bonificata) che ti regala paesaggi straordinari, come quello che vedi qui sotto.

Che cosa fare a Sirone, il Sentiero delle Sorgenti
La vista di cui puoi godere dal Sentiero delle Sorgenti a Sirone

Dove mangiare a Sirone

Tra i ristoranti di Sirone, merita una menzione speciale la Trattoria San Benedetto di via San Benedetto 11, dove trovi specialità culinarie lombarde come la cassoeula e la rusumada.

Un’altra location dove mangiare a Sirone è l’Harley Cafè di via Convento 17, pub ristorante che affianca alle birre un ricco menù in cui spiccano le pizze, gli hamburger e la classica cotoletta alla milanese.

Come arrivare a Sirone

Come arrivare a Sirone in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e uscire allo svincolo di Rogeno / Molteno / Sirone / Dolzago. Quindi vai sempre dritto e a Molteno, alla rotonda tra via De Gasperi e via Grandi, gira a destra: prosegui, e quella strada ti condurrà a Sirone.

Provenendo da Lecco, prendi la SS 36 ed esci a Rogeno / Molteno / Sirone / Dolzago; poi svolta a sinistra in via De Gasperi e continua fino a Molteno.

A Sirone non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Sirone in treno puoi fare riferimento alla stazione di Molteno, servita dalla linea Como-Lecco e dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Civate, Galbiate, Oggiono, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Monza, Rogeno, Merone, Anzano del Parco, Brenna e Cantù.

Per arrivare a Sirone in autobus puoi sfruttare la linea D60, che passa da Oggiono, Dolzago, Garbagnate Monastero, Barzanò, Monticello Brianza, Missaglia, Casatenovo, Besana in Brianza, Carate Brianza e Seregno. Gli autobus D80, invece, ti permettono di raggiungere il paese se parti da Oggiono, Dolzago, Garbagnate Monastero, Barzanò, Monticello Brianza, Missaglia, Casatenovo, Lesmo, Arcore, Villasanta o Monza.






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