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La biblioteca di Missaglia

La biblioteca di Missaglia e Paolo Caccia Dominioni

L’edificio della biblioteca di Missaglia è stato progettato da Paolo Caccia Dominioni, architetto che ha avuto una vita a dir poco avventurosa. Ingegnere, militare, scrittore, e tanto altro ancora: se sei curioso di scoprire la biografia di questo personaggio che ha scritto un pezzo di storia del nostro Paese, leggi il resto di questo post!

Chi era Paolo Caccia Dominioni

Non tutti sanno che l’edificio che ospita la biblioteca di Missaglia è stato progettato da uno dei personaggi italiani più importanti della storia del Novecento italiano: Paolo Caccia Dominioni.

Ingegnere, militare, partigiano, scrittore, artista: quella di Caccia Dominioni è stata una vita da film, che ha attraversato tutto il XX secolo.

Di nobili origini, Paolo nasce a Nerviano nel 1896, figlio di Bianca Cusani Confalonieri e di Carlo, regio ministro plenipotenziario, conte e barone.

Papà Carlo lavora come diplomatico in Francia, in Austria-Ungheria, in Tunisia e in Egitto; così Paolo trascorre la propria adolescenza in giro per il mondo, prima di tornare – 17enne – in Italia, dove si iscrive alla facoltà di Ingegneria del Regio Istituto Tecnico Superiore: quello che poi diventerà il Politecnico di Milano.

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In seguito va a studiare e vivere a Palermo, per stare più vicino al padre impegnato a Tunisi; poi, durante la Prima Guerra Mondiale si arruola nell’esercito.

Ferito sull’Isonzo e poi sul Carso, si sposta in Libia, dove si ammala di influenza spagnola.

Riesce a guarire, e dopo essere tornato in Italia si laurea nel 1922; l’anno successivo va a vivere in Egitto, dove apre uno studio da ingegnere dedicandosi alla progettazione di edifici.

Torna nell’esercito in occasione della guerra d’Etiopia, nel 1935; nel 1940, mentre è impegnato ad Ankara a dirigere i lavori per la costruzione dell’edificio dell’Ambasciata d’Italia, viene nuovamente chiamato alle armi.

Partecipa alle battaglie di El Alamein, e il suo battaglione è il solo reparto organico del X Corpo d’armata superstite.

Tornato in Italia, sfugge alla cattura dei tedeschi e si rende introvabile, per poi entrare a far parte di una formazione partigiana, la 106° Brigata Garibaldi, occupandosi di trasportare documenti segreti.

Viene arrestato, picchiato, rilasciato, di nuovo arrestato e di nuovo rilasciato.

Finita la guerra, ottiene dal governo italiano il compito di stilare un rapporto sulle condizioni del cimitero di guerra italiano di Quota 33 ad El Alamein; pertanto trascorre gli anni successivi nel deserto in cerca dei corpi dei caduti.

Progetta quindi il sacrario militare italiano di El Alamein, costruito tra il 1953 e il 1958.

Proprio nel 1958 torna in Italia, e subito dopo si dedica alla progettazione dell’edificio di Missaglia.

La biblioteca di Missaglia (che prima era sede del municipio)

La prima pietra della costruzione – un sasso proveniente dal Piave – viene posata il 4 novembre del 1959; i lavori si concludono nel 1962.

La biblioteca di Paolo Caccia Dominioni
La biblioteca oggi

Quello ideato da Caccia Dominioni è un edificio rivestito con marmi di pregio, in cima al quale spiccano quattro statue, allegorie delle stagioni. 

In un primo momento il sindaco dell’epoca, Felice Pirovano, aveva pensato di adibire la struttura a sede scolastica; poi sceglie di destinarla a palazzo comunale.

Intanto, la vita di Caccia Dominioni continua a regalargli emozioni: nel 1963, all’età di 67 anni, vince il Premio Bancarella con il libro Alamein 1933-1962, memoriale in cui racconta la sua esperienza, e quella di altri militari, in guerra.

Dopo aver disegnato il tempietto votivo a ricordo dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale di Morbegno e il Monumento al Duca d’Aosta di Gorizia, progetta tra l’altro:

  • il Monumento fontana al Paracadutista d’Italia di Viterbo;
  • il Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari, che ospita le spoglie di ben 75mila soldati italiani morti in terra straniera;
  • la Cappella Starace dedicata alla Folgore sulla vetta di Punta Mucurune a Castro, in Salento.

Paolo Caccia Dominioni muore nel 1992, all’ospedale militare del Celio a Roma.

Pochi anni dopo, la sede municipale di Missaglia verrà trasferita, e l’edificio progettato da Caccia Dominioni sarà scelto come sede della biblioteca cittadina.

Missaglia, la biblioteca
L’edificio della biblioteca con le quattro statue che rappresentano le stagioni

Nel 2002, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferisce a Paolo Caccia Dominioni la Medaglia d’Oro al Merito dell’Esercito della Memoria, per essersi dedicato all’”alta ed ardua missione di ricerca delle salme dei Caduti di ogni Nazione, disperse tra le sabbie del deserto egiziano, la svolse per oltre 12 anni, incurante dei disagi, dei sacrifici e dei rischi che essa continuamente comportava. Con coraggio, sprezzo del pericolo, cosciente ed elevata preparazione tecnico-militare, condusse personalmente le ricerche tra i campi minati ancora attivi, venendo coinvolto per ben due volte nell’esplosione delle mine, sulle quali un suo gregario fu seriamente ferito e ben sei suoi collaboratori beduini rimasero uccisi. Per opera sua oltre 1.500 Salme Italiane disperse nel deserto, unitamente a più di 300 di altra nazionalità, sono state ritrovate”.

Oggi chi passeggia nel parco che circonda la biblioteca di Missaglia trova una targa a ricordarlo: “PARCO PAOLO CACCIA DOMINIONI (1896-1992) Arch. Ing. Progettista Palazzo Municipale P.zza Libertà”.

Biblioteca di Missaglia: come arrivare

La biblioteca di Missaglia si trova in piazza Libertà.

La biblioteca di Missaglia
La biblioteca di Missaglia

Se vuoi vederla da vicino e decidi di arrivare a Missaglia in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Giovanni XXIII.

Preferisci arrivare a Missaglia in autobus? Puoi fare riferimento alla linea C47, che ferma proprio in piazza Libertà.

Infine, qualora tu abbia in mente di arrivare a Missaglia in treno, devi sapere che in paese non c’è alcuna stazione: quella più vicina si trova a Besana in Brianza, ma è a 5 chilometri. Uscito dalla stazione di Besana, prendi di fronte a te via Dante e prosegui fino alla seconda rotonda: qui gira a sinistra in viale Kennedy. Ora vai sempre dritto, supera il paese di Monticello Brianza e, dopo essere entrato a Missaglia, alla prima rotonda che trovi (a forma di fagiolo) svolta a sinistra in via Merlini. Da qui vai dritto in direzione della chiesa: troverai la biblioteca di Missaglia alla tua sinistra.

Che cosa vedere a Missaglia

L’edificio della biblioteca a Missaglia si trova a pochi passi dalla Basilica di San Vittore e da tanti altri posti splendidi che si possono ammirare in paese. Vuoi sapere come raggiungerli? Leggi il post qui sotto: scoprirai che cosa vedere a Missaglia e dove puoi fermarti a pranzo o a cena nei dintorni.

Che cosa fare a Missaglia: guida per turisti





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