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Che cosa fare a Carnate: guida per turisti

Che cosa fare a Carnate? Preparati per una gita in Brianza davvero unica, soprattutto se sei un amante della natura: i sentieri del Parco Agricolo Nord Est ti regaleranno un sacco di sorprese. Non è tutto: ti consiglio di visitare anche il suggestivo centro storico di Passirano. Leggi le prossime righe per saperne di più!

La città

Paese di poco più di 7mila abitanti della Brianza vimercatese, Carnate comprende le realtà di Carnate superiore, Carnate inferiore, Camperia, Fornace, Passirano e Stazione.

Che cosa fare a Carnate: i monumenti da vedere

Per scoprire che cosa vedere a Carnate, potresti iniziare la tua passeggiata in paese dal centro storico di Passirano: al civico 4 di via Gargantini soffermati ad osservare l’edicola della Madonna del Risceau (Madonna del Ruscello), affresco murale con mosaico realizzato su disegno di Marco Carnà.

Lasciandoti l’affresco sulla sinistra, procedi lungo via Gargantini; al termine della strada gira a sinistra in via Verdi e poi al primo incrocio a destra in via IV Novembre. Prosegui fino all’incrocio con via Achille Grandi, dove trovi l’Oratorio di Santa Croce: all’esterno puoi notare due steli in arenaria che rappresentano due serpi attorcigliate intorno a una fiaccola rovesciata, custodi della porta dei sepolcri. Costruito nel 1844 in stile neo classico, questo edificio a cupola nel 1900 fu interdetto al culto religioso perché la famiglia Gargantini ebbe l’ardire di posizionare un sepolcro all’interno della chiesa e non nella sottostante cripta.

Da qui, vai sempre dritto lungo via IV Novembre, e dopo aver superato l’incrocio con la SP 177 prosegui in via Barassi. Imbocca, quindi, la seconda strada che incroci sulla sinistra, via Manzoni, che ti conduce in piazza Pio XII: qui puoi visitare la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano. Risalente nella sua configurazione attuale alla fine dell’Ottocento, grazie al progetto di Alfonso Parrocchetti (lo stesso architetto autore dell’ampliamento della Chiesa di San Siro a Besana in Brianza), fu prolungata negli anni ’30 del Novecento da Giovanni Barboglio. La chiesa, affiancata da un campanile a torre del Quattrocento, mostra sulla facciata un bassorilievo in stucco che rappresenta l’Occhio onniveggente e, sopra, una croce in ferro battuto. L’interno accoglie un altare in marmi policromi progettato da Spirito Maria Chiappetta.

Dalla piazza, lasciandoti l’ingresso della chiesa alle spalle gira a destra in via Pace e raggiungi il civico 16, dove c’è il municipio di Carnate: qui merita di essere ammirato un murale dedicato alla pace realizzato da Cristian Sonda (autore di altre opere di street art in Brianza, come quella dedicata alla Freccia Azzurra di Gianni Rodari a Seregno).

Oltrepassato il municipio, gira a destra in via Italia: vai dritto e ti ritroverai ancora in via Barassi, dove di fronte al civico 6 vale la pena di osservare il Monumento ai Caduti. Circondato ai lati da alcuni reperti bellici della Seconda Guerra Mondiale, il monumento è costituito da una colonna in pietra con in cima un’aquila ad ali spiegate, una fronda di alloro, una croce e un elmetto. I caduti sono ricordati su una lastra di marmo di Carrara non solo con l’indicazione dei loro nomi, ma anche con le loro foto.

Lasciandoti il monumento alla tua destra, percorri via Barassi e – arrivato all’incrocio con via Bazzini – svolta a sinistra. Andando dritto, raggiungerai piazza Bernardo Banfi: qui sorge Villa Fornari Banfi, residenza costruita a partire dal 1685. Il complesso, che in passato ha ospitato i locali del municipio, include la Chiesetta di San Probo, che conserva all’interno l’urna con la reliquia del santo. Nel giardino della villa, invece, è presente il coperchio di un sarcofago romano del III secolo dopo Cristo ritrovato a Bernareggio.

Che cosa fare a Carnate: gli itinerari naturalistici

Il territorio di Carnate fa parte del Parco Agricolo Nord Est.

In particolare, il sentiero 2 collega il paese con Ronco Briantino, per un itinerario ad anello che passa tra stagni e boschi. Se sei un amante del cicloturismo in Brianza puoi percorrere questo tracciato anche in bici, meglio se con una mtb e non con una city bike.

Puoi accedere da via Matteotti: da qui raggiungi il Bosco Banfi, con castagni, olmi e due pini silvestri spontanei. Da via Fornace, invece, puoi osservare un filare di pioppi cipressini (alberi che nei Paesi anglofoni sono noti come Lombardy poplars). Poco oltre trovi un appostamento fisso di caccia: poiché qui la caccia è consentita, ti consiglio di prestare la massima attenzione, specialmente nelle prime ore del mattino nel periodo compreso fra settembre e gennaio.

Proseguendo, incontri la Fornace Cuisona (dove, nel periodo di massima attività, venivano cotti 40mila mattoni al giorno), di cui oggi restano una parte della ciminiera e alcuni edifici.

Sempre in località Fornace c’è il Sentiero della Gioventù d’Europa, con pannelli didattici che illustrano le caratteristiche degli alberi presenti: puoi raggiungerlo percorrendo via Cascina Misericordia a Ronco Briantino.

Il sentiero prosegue in un querceto: questo, tra l’altro, è uno dei posti dove trovare le castagne in Brianza. Tra stagni e cassette nido per pipistrelli, la brughiera alberata in questo tratto comprende ginestre dei carbonai, betulle e pini silvestri.

Il sentiero 3, invece, attraversa il paese congiungendo Vimercate con Bernareggio: ideale per le tue passeggiate in Brianza, passa per boschi e campi coltivati ed è caratterizzato da pendenze moderate. Puoi accedervi da via Gargantini.

Il sentiero comprende tratti di Risciada: con questo nome si indica una strada di campagna realizzata a secco con ciottoli arrotondati di fiume. La Risciada oggi raccorda i terrazzi fluvioglaciali coperti dal paesaggio agricolo: in passato, invece, la sua configurazione faceva sì che fosse possibile percorrere le salite anche con la pioggia.

Lungo il tracciato (o provenendo da via del Campell) puoi imbatterti in alcuni cascinotti, antiche strutture che un tempo venivano adoperate come punti di appoggio per l’attività nei campi. Una variante dell’itinerario ti conduce al Bosco della Bruciata, in primavera e in estate ricco di fiori del sottobosco, e al Laghettone, una doppia ansa del Molgora.

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Dove mangiare a Carnate

Uno dei migliori posti dove mangiare a Carnate è l’Antica Trattoria del Borgo di via Barassi 25, aperta a pranzo dal lunedì al sabato e a cena dal giovedì al sabato. Nel menù trovi, tra l’altro, bocconcini di cervo in salmì, polenta con funghi trifolati e taleggio e pappardelle al ragù di cinghiale.

In via Papa Giovanni XXIII 7, invece, Marechiaro è un’ottima pizzeria di Carnate con cucina napoletana.

E, sempre rimanendo in tema di pizzerie a Carnate, in via Volta 19 Punto Pizza offre anche il servizio d’asporto.

Tra gli altri posti dove mangiare a Carnate ti segnalo la trattoria Castello, in via Camperia 121.

Come arrivare a Carnate

Come arrivare a Carnate in auto? Provenendo da Milano devi percorrere tutta la Tangenziale Est (A51) e poi proseguire lungo la SP 41. Vai dritto imboccando la SP 342 dir e giungerai a destinazione.

Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 fino all’uscita di Pescate. Alla prima rotonda dopo lo svincolo prendi la seconda uscita per imboccare la strada che costeggia il lago e poi vai sempre dritto. Supererai gli abitati di Pescate, Garlate, Olginate, Airuno, Calco, Merate, Cernusco Lombardone e Lomagna prima di arrivare a Carnate.

Per arrivare a Carnate in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea Milano-Carnate-Bergamo e dalla linea suburbana S8 di Milano: è collegata, tra l’altro, con Paderno d’Adda, Airuno, Olgiate Molgora, Cernusco Lombardone, Osnago, Arcore e Monza.

Per arrivare a Carnate in autobus puoi sfruttare la linea Z318, che passa da Vimercate e Usmate Velate o la linea D70, che collega il paese con Ronco Briantino, Verderio, Paderno d’Adda, Robbiate, Merate e Cernusco Lombardone. I pullman D50 ti permettono di raggiungere Carnate se parti da Ronco Briantino, Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone o Merate, mentre la linea D83B unisce il paese con Vimercate, Lomagna e Missaglia. Infine ci sono i pullman D83C, che fermano a Lomagna, Usmate Velate, Casatenovo e Monticello Brianza.






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