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Chiesa di San Biagio a Parzano

Che cosa fare a Orsenigo: guida per turisti

Che cosa fare a Orsenigo? In primis, mangiare bene: l’agriturismo Cassinazza e la Trattoria San Biagio rappresentano da soli due ottimi motivi per venire qui. E poi, ovviamente, c’è tutto il bello del paese, con la Chiesa di San Martino, il Monumento ai Caduti di Paolo Mezzanotte, il ponticello di Villa Turati e Villa Baragiola.

La città

Paese di poco meno di 3mila abitanti della Brianza comasca, Orsenigo comprende oltre al nucleo abitato del capoluogo la frazione di Parzano.

Che cosa fare a Orsenigo: i monumenti da vedere

Se vuoi sapere che cosa vedere a Orsenigo puoi iniziare dalla chiesa parrocchiale del paese: è la Chiesa di San Martino, in via Castelli 2. In passato, oltre che a San Martino di Tours, la parrocchiale era dedicata anche a Sant’Agnese, forse per assecondare l’arcivescovo Ottone Visconti, vissuto nel XIII secolo, che era devoto a tale santa.

Cosa fare a Orsenigo, la Chiesa di San Martino
La Chiesa di San Martino

All’interno meritano di essere viste, sulle pareti dell’invaso centrale, due tele di Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino): L’adorazione dei magi e La caduta di Cristo sotto la croce.

L'Adorazione dei Magi del Legnanino
L’Adorazione dei Magi del Legnanino
La Caduta di Cristo sotto la Croce del Legnanino
La Caduta di Cristo sotto la croce

In un ovale ricavato nel soffitto, invece, puoi notare una rappresentazione della Gloria di San Martino.

La Gloria di San Martino nella chiesa di Orsenigo
La Gloria di San Martino

Il presbiterio è ornato da un ciclo di sei dipinti realizzati da Mario Cornali, tra cui La moltiplicazione dei pani e dei pesci e L’ultima cena.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci di Mario Cornali
La moltiplicazione dei pani e dei pesci di Mario Cornali
L'ultima cena di Mario Cornali
L’ultima cena di Mario Cornali

Se desideri conoscere da vicino la storia della Chiesa di San Martino di Orsenigo, puoi leggere l’approfondimento dedicato nel post qui sotto.

Orsenigo, la Chiesa di San Martino

Lasciandoti la chiesa alle spalle e percorrendo via Castelli, troverai sulla tua sinistra al civico 1 Villa Baragiola, nota anche come Palazzo del Targelio, risalente al 1830. Il complesso è costituito dalla residenza padronale e da un’ala rurale, in passato abitata dai contadini che lavoravano i terreni annessi. La configurazione attuale, in stile neoclassico, è frutto del progetto dell’architetto Giacomo Moraglia.

Cosa fare a Orsenigo, Villa Baragiola
Villa Baragiola

Giunto all’angolo con via IX Agosto, noterai all’esterno del muro di cinta di Villa Turati una lapide dedicata a Simone da Orsenigo, uno dei primi progettisti del Duomo di Milano. Ispirata al gotico della cattedrale meneghina, essa fu disegnata da Luca Beltrami e realizzata nei primi anni del secolo scorso con marmo ricavato dalla stessa cava da cui era stato estratto quello utilizzato per il Duomo.

La lapide per Simone da Orsenigo
La lapide dedicata a Simone da Orsenigo. Il testo, redatto dal giornalista e politico milanese Carlo Romussi, recita: In memoria di Simone da Orsenigo della gloriosa famiglia dei magistri comacini primo ingegnere generale del Duomo di Milano di cui le carte tramandino la elezione che fu al VI dicembre MCCCLXXXVII [1387] lodato per somma onestà e opera multivaria nell’innalzare il mirando edifizio. La fabbrica e i conterranei posero nel MCMVII [1907]
Simone da Orsenigo e il Duomo di Milano
Accanto alla lapide, il bassorilievo che ricorda l’inizio della costruzione del Duomo nel 1386: Simone da Orsenigo si occupò della direzione dei lavori

Imboccando via IX Agosto passerai di fronte a Villa Turati, oggi conosciuta come Villa Marelli Minoli.

L'ingresso di Villa Turati a Orsenigo
Il cancello di ingresso di Villa Turati a Orsenigo

Volgendo lo sguardo in alto noterai il ponte in pietra e ferro battuto sopra la strada che collega la villa padronale con l’altra porzione di proprietà situata sul lato opposto.

Il ponticello di Villa Turati
Il ponticello di Villa Turati

Poco oltre, al civico 6 di via IX Agosto, c’è il Chiesino di Villa Turati, aperto al pubblico la domenica più vicina al 7 ottobre, giorno in cui si festeggia la Madonna del Rosario. Realizzato nel Settecento, l’edificio è intitolato alla divina Maternità di Maria e a San Giovanni Battista.

Il Chiesino di Villa Turati
Il Chiesino di Villa Turati

Proseguendo lungo la strada, arriverai all’incrocio con via Simone da Orsenigo, dove è presente il Monumento ai Caduti, progettato da Paolo Mezzanotte.

Cosa fare a Orsenigo, il Monumento ai Caduti
Il Monumento ai Caduti di Orsenigo

Nel corpo centrale più alto si fa ammirare un bassorilievo in bronzo, realizzato dallo scultore milanese Michele Vedani, che raffigura una donna con una corona d’alloro piegata su un ragazzo moribondo.

Il bronzo di Michele Vedani
Il bronzo di Michele Vedani

Imboccando via Simone da Orsenigo giungerai all’incrocio con via Don Berra e Don Gnocchi: qui sorge la Cappelletta della Madonna di Fatima. Vi si può leggere questa iscrizione: “Maestranza e operai del setificio Dubini a ricordo della peregrinatio Mariae. 18 IX 1947”.

Cosa vedere a Orsenigo, la Cappelletta della Madonna di Fatima
La Cappelletta della Madonna di Fatima

Se girerai a destra, sarai in via Baragiola: qui potrai trovare, sulla sinistra al civico 1, lo splendido edificio dell’Asilo Infantile Carlo Pizzala, costruito negli ultimi anni dell’Ottocento. Molto elegante è la facciata in stile neoclassico, con una balconata decorativa e colonne in pietra.

Cosa fare a Orsenigo, l'Asilo Infantile
L’edificio dell’Asilo Infantile Carlo Pizzala

La tua passeggiata in via Baragiola continua: all’angolo con via I Maggio c’è il Cippo degli Alpini, con una piccola scultura in bronzo che riproduce il cappello degli alpini.

Cosa fare a Orsenigo, il Cippo degli Alpini
Il Cippo degli Alpini

Giunto alla rotonda, gira a sinistra in via per Erba: vai sempre dritto e, superato il cimitero, alla rotonda successiva vai a sinistra in via Piave, per poi svoltare a destra in via Carducci. Qui puoi ammirare la Chiesa di San Biagio, costruita nel 1938 in stile romanico in pietre grosse. Impreziosita da una croce in ferro e da un portale in legno ottocentesco, ospita all’interno un tabernacolo in oro e argento e un dipinto che raffigura il santo.

Chiesa di San Biagio a Parzano
La Chiesa di San Biagio a Parzano

Proprio davanti alla chiesa, tra il civico 12 e il civico 14 di via Carducci sorge Villa Quattro Camini, edificata sui resti del castello feudale di Parzano: oggi ospita un Istituto di Padri Somaschi.

Cosa fare a Orsenigo, Villa Quattro Camini
Villa Quattro Camini

Che cosa fare a Orsenigo: gli itinerari naturalistici

Per una passeggiata nella natura in Brianza puoi approfittare della magia dei boschi della brughiera di Orsenigo: puoi accedervi da via dei Platani seguendo le indicazioni per l’agriturismo Cassinazza.

Dove mangiare a Orsenigo

Tra le pizzerie di Orsenigo ti segnalo La Sospirata, in piazza del Filatoio 6/B: da provare anche la pinsa romana.

In via Montello 30 trovi I Quater Stagion, ristorante di Orsenigo sempre aperto a pranzo e a cena tranne il martedì. Qui puoi gustare il risotto al pesce persico e il filetto al gorgonzola, oltre a un vasto assortimento di pizze.

[Prima di scoprire come arrivare alla Trattoria San Biagio di Orsenigo e dove gustare un giro pizza da queste parti, visita la pagina Facebook di Viaggiare in Brianza e diventa follower: sarebbe importante per me!]

Uno dei migliori locali dove mangiare a Orsenigo è la Trattoria San Biagio, in via Carducci 2: le proposte culinarie cambiano ogni giorno, ma meritano di essere assaggiate la busecca, il diaframma alla piastra e la cassoeula di gallina.

Quando hai voglia di provare un giro pizza in Brianza puoi recarti da PizzaRound No Limits in via Enrico Fermi 93: il menù con pizza all you can eat e bibita da 33 cl costa 13 euro, mentre con la bibita da 1 litro costa 18 euro.

La Cassinazza è, invece, uno degli agriturismi in Brianza più invitanti che tu possa trovare. Aperto tutti i giorni, propone nel menù carpaccio di storione agli agrumi, salame e slinzega di cinghiale e ossobuco di vitello con polenta taragna. L’indirizzo da impostare sul navigatore è Cascina Cassinazza 2.

Come arrivare a Orsenigo

Come arrivare a Orsenigo in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 fino all’uscita per la SP 342 Como / Bergamo. Alla prima rotonda dopo lo svincolo devi svoltare a sinistra per salire sul ponte che scavalca la superstrada: così, imbocchi la SP 342. A quel punto ti basta andare sempre dritto per giungere a destinazione.

A Orsenigo non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Orsenigo in treno puoi fare riferimento alla stazione di Anzano del Parco, servita dalla linea ferroviaria Como-Lecco e collegata, tra l’altro, con Cantù, Brenna, Merone, Rogeno, Molteno, Oggiono, Galbiate, Civate e Valmadrera.

Per arrivare a Orsenigo in autobus puoi sfruttare la linea C92, che passa da Erba, Alserio, Anzano del Parco, Alzate Brianza e Albavilla, o la linea C86, che ferma a Cantù, Brenna, Alzate Brianza, Anzano del Parco ed Erba. Puoi raggiungere il paese anche con gli autobus C45 se parti da Como, Lipomo, Montorfano, Tavernerio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Inverigo, Arosio, Carugo, Mariano Comense o Cantù. La linea C46, invece, collega Orsenigo con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Inverigo, Nibionno, Bulciago, Barzago, Sirtori, La Valletta Brianza, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. I pullman C47, infine, uniscono Orsenigo con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Inverigo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone e Merate.






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