Home » Brianza lecchese » Paderno d'Adda » Che cosa fare a Paderno d’Adda: guida per turisti
Il ponte di Paderno

Che cosa fare a Paderno d’Adda: guida per turisti

Che cosa fare a Paderno d’Adda? Nel paese che ospita la tomba dell’ex ct della Nazionale ”Mundial” Enzo Bearzot hai l’opportunità di scoprire le meraviglie dell’Adda e di ammirare i paesaggi che ispirarono Leonardo da Vinci per la realizzazione della Vergine delle Rocce, uno dei suoi dipinti più famosi. Scopri di più insieme a me!

La città

Separato dalla provincia di Bergamo dalle acque del fiume Adda, il paese di Paderno d’Adda si trova al confine sud-orientale della Brianza lecchese.

Il suo territorio rientra nel Parco Adda Nord e fa parte dell’ecomuseo Adda di Leonardo. Qui puoi osservare e percorrere il celebre Ponte San Michele, conosciuto in tutta Italia.

Nel cimitero cittadino c’è una delle tante tombe di personaggi famosi in Brianza: qui è sepolto Enzo Bearzot, ct dell’Italia campione del mondo di calcio nel 1982. Sua moglie Luisa Crippa, infatti, era originaria proprio di Paderno.

Che cosa fare a Paderno d’Adda: i monumenti da vedere

Se ti domandi che cosa vedere a Paderno d’Adda puoi trovare una risposta nel Ponte San Michele, un ponte ad arco in ferro percorso sia dalle auto che dai treni. Il ponte collega il paese con Calusco d’Adda, sul versante bergamasco del fiume, ed è ritenuto uno dei simboli più importanti dell’archeologia industriale in Italia: poco tempo fa è stata avanzata dalle istituzioni la richiesta di inserirlo nell’elenco dei siti protetti dall’Unesco come patrimoni mondiali dell’umanità.

Il ponte di Paderno
Il Ponte San Michele

Il ponte di Paderno compare, tra l’altro, in uno dei numerosi film girati in Brianza: mi riferisco a La poliziotta, commedia di Steno con protagonisti Mariangela Melato e Renato Pozzetto.

Il ponte di Paderno d'Adda nel film La poliziotta
Il ponte di Paderno d’Adda alle spalle di Mariangela Melato nel film La poliziotta

Il ponte è costituito da un’unica campata in travi di ferro ed è lungo 266 metri. Il livello superiore ospita la strada carrabile, mentre quello inferiore accoglie i treni, che qui devono viaggiare a una velocità limitata a 30 chilometri orari. Se vuoi percorrerlo devi recarti in via Edison; per ammirarlo dal basso, invece, ti consiglio di imboccare via Alzaia Naviglio e camminare lungo l’Adda.

Vuoi conoscere il ponte di Paderno nel dettaglio? Leggi il post qui sotto, che ti svela la sua storia e ti consiglia come fare per raggiungerlo arrivando in paese in auto o con i mezzi pubblici.

Il ponte di Paderno

Proprio all’incrocio tra via Edison e via Alzaia Naviglio trovi la Chiesa di Sant’Elisabetta o della Visitazione, risalente al Settecento, conosciuta anche come “Chiesetta degli Alpini”: si pensa che in passato fosse un cimitero per i morti di peste (e ciò spiega la sua ubicazione in una zona decentrata rispetto al centro abitato).

[Sai che seguendo la pagina Facebook di Viaggiare in Brianza puoi essere sempre aggiornato sui nuovi post che vengono pubblicati? Così hai l’opportunità di organizzare gite in Brianza sempre diverse!]

Dietro la chiesetta c’è il Campanile degli Alpini di Paderno d’Adda, una struttura molto particolare con tralicci rossi e sette campane di dimensioni differenti. Alla base puoi notare un relitto di artiglieria donato dall’ex presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson.

Tornando indietro lungo via Edison, puoi svoltare a destra in via Pozzoni per raggiungere, in piazza della Chiesa, la Chiesa di Santa Maria Assunta: nota anche come Santa Maria Rossa, accoglie al proprio interno una cappella dedicata a San Giuseppe. La sua facciata è stata progettata da Carlo Amati, già progettista del parco del Castello Durini ad Alzate Brianza.

Lasciandoti la chiesa sulla sinistra, puoi imboccare via Pozzoni per addentrarti nel centro storico del paese: in via Manzoni, troverai sulla sinistra Villa Brugnatelli, al civico 19, e sulla destra la Curt di Tacon, al civico 34.

Andando sempre dritto, all’incrocio tra via Manzoni e via Roma, ti imbatterai nella Chiesa di Santa Marta, con la sua statua di San Pietro sulla cima del campanile.

Proprio di fronte alla chiesa c’è via Cascina Maria: percorrendola fino in fondo puoi andare ad ammirare la bella Cascina Maria, datata agli ultimi anni del XIX secolo, che oggi ospita la Pro Loco.

Ritornando verso la Chiesa di Santa Marta, ti basta percorrere un breve tratto di via Roma per poi svoltare a destra in via XXV Aprile: qui al civico 14 sorge Villa Gnecchi Ruscone, appartenuta alla famiglia che fece realizzare la stessa Cascina Maria.

Tra le altre risposte al quesito “che cosa vedere a Paderno d’Adda?”, molte rimandano all’archeologia rurale in Lombardia. Mi riferisco, in particolare, a:

  • Cascina Chioso, in via Volta 19;
  • Cascina Lazzarona, in strada Fornace 12/A;
  • Cascina Assunta, in strada Fornace 1, costruita nella seconda metà dell’Ottocento: si caratterizza per gli stipiti, le colonne e i capitelli in granito lavorato, ma anche per l’utilizzo di rame e ardesia per le coperture.

Che cosa fare a Paderno d’Adda: gli itinerari naturalistici

Vuoi scoprire che cosa fare a Paderno d’Adda per stare a contatto con la natura? Concediti una gita sul fiume Adda, magari partendo dall’incile del naviglio di Paderno, dove si trova la Chiesetta di Santa Maria Addolorata. L’edificio, noto anche come Oratorio di Sant’Ambrogio, un tempo accoglieva anche la Pietà con i Santi Ambrogio e Girolamo, opera lignea di fine Cinquecento di Giovanni Armando Della Torre che dopo essere stata restaurata è stata trasferita nella Chiesa di Santa Maria Assunta.

Accanto alla Chiesetta di Santa Maria Addolorata c’è, invece, la Casa del Guardiano della Diga.

Non dimenticare di osservare i Tre Corni dell’Adda, massi erratici che si ritiene abbiano ispirato il fondale del dipinto leonardesco della Vergine delle Rocce. In questo tratto, denominato Forra d’Adda, puoi notare un autentico canyon scavato nella roccia. Proprio a causa sua si decise di realizzare il naviglio di Paderno.

Poco oltre puoi visitare il Santuario della Madonna della Rocchetta, collocato tra il naviglio di Paderno e l’Adda. Edificato sopra un castrum romano, si trova in una posizione panoramica , su uno sperone roccioso, e risale alla seconda metà del Trecento.

Quest’ultimo fu portato a termine negli anni ’70 del XVIII secolo, e rese possibile la navigazione tra il lago di Como e Milano, collegandosi con il naviglio della Martesana.

Lungo il naviglio furono messi a punto sei castelli d’acqua: nel territorio di Paderno rientrano la Conchetta e la Conca Grande, grazie a cui le barche potevano aggirare il tratto di fiume più ostico prima di Porto d’Adda.

Oltre il ponte puoi notare, invece, le rapide dell’Adda: il fiume si abbassa di quasi 30 metri in meno di 2 chilometri. I fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci riportano numerosi disegni che riproducono proprio queste rapide.

Dove mangiare a Paderno d’Adda

Tra i migliori ristoranti di Paderno d’Adda c’è Il Beccofino, in via Gandhi 3, chiuso il lunedì sera e il sabato a mezzogiorno: a pranzo propone menù fisso a 11 euro e a cena menù alla carta.

Se cerchi una pizzeria a Paderno d’Adda, invece, in via Leonardo da Vinci 41 trovi Padernino, il cui menù include anche pizze al carbone vegetale, con farina di kamut, con farine integrali e con mozzarella senza lattosio.

Un altro locale dove mangiare a Paderno d’Adda è il Cantinone, in via Manzoni 59: qui puoi trovare brioche al mattino, e nel resto della giornata aperitivi, stuzzichini e birre di qualità.

Per impreziosire la tua gita in Lombardia in modo fresco e dolce, Luna di Panna è un’ottima gelateria a Paderno d’Adda: situata in via Matteotti 6, vicino alla stazione, offre una varietà di gusti decisamente interessante.

Una location alternativa dove mangiare a Paderno d’Adda dolci squisiti è la Pasticceria Pontiggia, in via Leonardo da Vinci 20, aperta tutti i giorni tranne il mercoledì: puoi scegliere tra oltre 30 tipi di torte.

Come arrivare a Paderno d’Adda

Come arrivare a Paderno d’Adda in auto? Provenendo da Milano, devi percorrere tutta la Tangenziale Est (A51) e proseguire lungo la SP 41, per poi continuare sulla SP 342 dir. Vai dritto fino a Cernusco Lombardone: al semaforo dopo l’Esselunga, svolta a destra, e ti ritrovi sulla SP 54 che ti porta a Paderno.

Provenendo da Como, devi percorrere la SP 342 fino a Calco: qui gira a destra per immetterti sulla SP 342 dir. Arrivato a Cernusco Lombardone, svolta a sinistra in via Papa Giovanni XXIII: è la SP 54, che ti condurrà a destinazione.

Per arrivare a Paderno d’Adda in treno, puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea Milano-Carnate-Bergamo, che collega il paese tra l’altro con Sesto San Giovanni, Monza e Arcore.

Per arrivare a Paderno d’Adda in autobus, puoi sfruttare la linea Z313 che passa da Merate, Robbiate, Verderio, Cornate d’Adda, Busnago, Roncello, Basiano, Masate e Gessate, con capolinea la fermata della linea 2 della metropolitana di Milano. In alternativa puoi prendere il bus D70, che collega il paese con Calco, Imbersago, Merate, Cernusco Lombardone, Robbiate, Ronco Briantino e Carnate.






Vuoi sostenere il progetto di Viaggiare in Brianza e fare in modo che possa crescere? Hai l’opportunità di aiutarmi con una donazione: usando il tasto qui sopra, sarai tu a scegliere l’entità del contributo che desideri offrirmi.

Se clicchi qui sotto, invece, hai l’opportunità di contattarmi. Fallo se vuoi:

  • propormi una collaborazione;
  • chiedermi di inserire un link o una citazione;
  • darmi un suggerimento;
  • domandarmi di rimuovere un contenuto;
  • farmi notare un errore.
Scrivimi!
Ti è piaciuto questo post? Fallo conoscere ai tuoi amici!

1 commento su “Che cosa fare a Paderno d’Adda: guida per turisti”

  1. Innanzitutto parto col dire che le cose che avete scritto sono veramente azzeccate gran bella città abitanti molto in gamba poi io che vengo da una città come Bolzano, che è densamente abitata questi 5 giorni sono stati FAVOLOSI. anche se forse manca una cosa lo “stadio” che potrebbe essere considerato un meta da visitare.
    Complimenti da Bolzano
    ciao ciao…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *