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Civate, pescare al lago di Annone

Che cosa fare a Civate: guida per turisti

Che cosa fare a Civate? Questa località è la destinazione ideale per gite nei dintorni di Milano durante la bella stagione. La frazione di Isella si affaccia sul lago di Annone, ed è meta privilegiata di pescatori e amanti della tintarella. Dalla Basilica di San Pietro al Monte, invece, puoi godere una vista panoramica spettacolare.

La città

Bagnata dalle acque del lago di Annone, Civate si trova ai piedi del monte Cornizzolo, nella valle Magrera, tra il torrente Rio Torto e lo sbocco della Valle dell’Oro.

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Il paese, che conta poco meno di 4mila abitanti, include quattro frazioni: Tozio, Scola, Pozzo e – come detto – Isella. Ognuna di queste può essere meta delle tue passeggiate in Brianza.

Che cosa fare a Civate: i monumenti da vedere

Sei curioso di sapere che cosa vedere a Civate? Potresti iniziare la tua gita in Brianza dalla Basilica di San Pietro al Monte. Per raggiungerlo, però, devi essere pronto a una bella scarpinata, visto che questo spettacolare esempio di architettura romanica può essere raggiunto unicamente percorrendo un’antica mulattiera… in salita: per accedervi devi andare in via Valle dell’Oro. Lo spettacolo ammirato dall’alto, comunque, ripaga la fatica.

Cosa fare a Civate, la Basilica di San Pietro al Monte
La Basilica di San Pietro al Monte

Per conoscere meglio il percorso da via Valle dell’Oro a San Pietro al Monte, ti basta leggere il post di approfondimento che trovi qui sotto.

Abbazia di San Pietro al Monte a Civate: come arrivare

Ritornato a valle, potresti scoprire le bellezze del resto del paese. Da via Valle dell’Oro imbocca via Baselone, per poi girare a sinistra in via Bellingera e proseguire lungo via San Paolo; alla rotonda gira a destra in via Papa Giovanni XXIII. Andando dritto, raggiungerai l’incrocio con via alla Santa: qui sorge la Chiesa dei Santi Nazaro e Celso, situata in una zona in cui, in passato, era presente una sorgente di acqua sotterranea; ancora adesso nella cripta puoi osservare una fonte di acqua che sgorga dalla parete.

Imboccando via alla Santa, percorrila tutta e prosegui in via Manzoni, raggiungendo il civico 10. Qui puoi osservare l’affresco Storia e leggenda del principe Adelchi e del cinghiale per San Pietro al Monte: il dipinto è ispirato alla leggenda secondo la quale la Basilica di San Pietro al Monte fu costruita per volere del re longobardo Desiderio, convertitosi al cristianesimo dopo che suo figlio Adelchi, diventato cieco, aveva riacquistato la vista.

La leggenda del principe Adelchi e del cinghiale a Civate
L’affresco Storia e leggenda del principe Adelchi e del cinghiale per San Pietro al Monte

Di fronte a te puoi imboccare via del Crotto: percorrila fino a incrociare sulla destra via Scola, stradina in salita che ti permette di raggiungere, attraverso la scalinata che trovi subito dopo via Pianeta, il quattrocentesco Oratorio di San Rocco.

Ritornato all’inizio di via Scola, gira a destra in via Longoni Abate: alla tua destra vedrai una cappelletta votiva con un affresco di San Pietro in trono realizzato da Rosalba Citera (autrice anche dell’affresco di Adelchi).

Ora vai sempre dritto lungo via Longoni Abate e prendi la prima strada sulla destra, via del Pozzo. Dopo un paio di tornanti, arriverai all’incrocio con via del Rii, dove potrai ammirare un murale a tema naturale realizzato dall’artista Pierluigi Pintori: una natura di fantasia che augura buon viaggio ai viandanti che si incamminano lungo il sentiero per San Pietro al Monte.

Cosa vedere a Civate, il murales di Pierluigi Pintori
Il murale a tema naturale di Pierluigi Pintori

Tornato all’incrocio tra via del Pozzo e via Longoni Abate, gira a destra in via Belvedere e da qui svolta subito a destra in via Cerscera. Di fronte al civico 12 trovi la Chiesa della Madonna di Fatima: i locali sottostanti ospitano un’esposizione permanente di diorami e presepi.

Tornato all’inizio di via Cerscera, gira a destra in via Belvedere e raggiungi il civico 12: sulla facciata dell’abitazione alla tua sinistra troverai un altro affresco di Rosalba Citera che rappresenta la Basilica di San Pietro al Monte.

Ora prosegui fino in fondo a via Belvedere, gira a sinistra in via Roncaglio e poi ancora a sinistra in via Mons. Gilardi; vai sempre dritto continuando lungo via Coppola e via Manzoni, per poi girare a destra in via Sant’Antonio. Svolta ancora a destra in via della Cà Nova: dopo un paio di curve a destra, al civico 12 troverai la Casa del Pellegrino (se vuoi visitarla sappi che è aperta ogni domenica pomeriggio). Risalente almeno al XIV secolo e caratterizzata da sale affrescate, la struttura in passato fungeva da alloggio e ricovero per i forestieri e i pellegrini che si recavano alla Basilica di San Pietro.

Continuando la tua passeggiata in via della Cà Nova, troverai alla tua destra al civico 1 l’elegante Villa Canali, risalente alla seconda metà dell’Ottocento. L’ingresso è impreziosito dall’affresco Sguardo su Isella, sempre opera di Rosalba Citera.

Da qui, svolta a sinistra in piazza Chiesa: di fronte a te c’è la Chiesa dei Santi Vito e Modesto, in piazza Antichi Padri. Contraddistinta da una facciata neoclassica con portale barocco, è affiancata da una torre campanaria dalla peculiare terminazione a cipolla. All’interno della chiesa puoi ammirare la cupola affrescata con La gloria dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia, opera di Angelo Bacchetta (allievo di Francesco Hayez) risalente al 1897.

Ritornato all’incrocio tra piazza Chiesa e via della Cà Nova, gira a sinistra in via Cherubino Villa e vai dritto; poi svolta a sinistra in via Coppola, di nuovo a sinistra in piazza Civate e ancora a sinistra in via Stretta. Giungi, così, davanti alla Chiesa di San Calocero, in piazza San Calogero. L’edificio ha una storia di oltre mille anni; un percorso sopraelevato offre la possibilità di osservare da vicino gli affreschi romanici realizzati nel sottotetto.

Lasciandoti la chiesa alle spalle, percorri via Stretta e poi gira a sinistra in via Nazario Sauro; vai sempre dritto fino a incrociare sulla tua sinistra via Isella. Imbocca questa strada e vai sempre dritto: superato il ponte sopra la SS 36 ti troverai In località Isella. Alla tua destra c’è il lago di Annone (te ne parlo anche tra poco); se vai sempre dritto, invece, di fronte al civico 28 di via Isella trovi la piccola Chiesa di Sant’Andrea, che al proprio interno accoglie un altare in marmo costruito nel 1759 e un bassorilievo in pietra che rappresenta una Madonna con Bambino.

Che cosa fare a Civate: gli itinerari naturalistici

Il territorio di Civate, che fa parte dell’Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei, è un punto di riferimento per tutti gli amanti delle camminate in montagna a Lecco.

Partendo da via Cerscera alta, puoi seguire il sentiero 10 per arrivare alla frazione Pozzo e, poi, alla Cascina dell’Oro. Da qui parte una mulattiera acciottolata che, tra i boschi, ti porta fino alla Basilica di San Pietro al Monte, con un dislivello di quasi 300 metri. Proseguendo lungo il sentiero che risale, arrivi al Rifugio Marisa Consigliere: se continui percorrendo il sentiero nel prato, arrivi fino alla vetta del Monte Cornizzolo.

Dalla località Valle dell’Oro puoi dirigerti anche verso la cima del Corno Birone, seguendo il sentiero 8, passando per il Ceppo della Forcola, a quota 796 metri. Superata la bocchetta, se imbocchi il sentiero 1 arrivi, a quota 1.115 metri, fino alla croce della vetta, per poi raggiungere i 1.259 metri del Monte Rai.

Dalla località Pozzo puoi scoprire l’Anello delle Casote. Le Casote (o Casotte) sono la risposta più suggestiva alla domanda “che cosa vedere a Civate”: si tratta di edifici in pietra a secco che in passato venivano usate come ricoveri nella stagione della fienagione, ma anche come ripostigli per gli attrezzi. La 1 e la 2 si trovano lungo il sentiero 10, mentre la 3 e la 4 si incontrano lungo il sentiero 7. Procedendo, ti imbatterai nelle altre, incluse quelle del dosso delle Tre Casotte.

Cosa fare a Civate, l'Anello delle Casote
La casotta 3 dell’Anello delle Casote

Per gli amanti delle escursioni in Lombardia, nel territorio di Civate c’è anche il Buco della Sabbia, una caverna funeraria con reperti che risalgono al terzo millennio avanti Cristo. La cavità carsica, lunga circa 15 metri, è collocata sopra la cosiddetta Falesia di Civate. Non molto distante puoi osservare Cascina Baroncello (nota anche come Cascina Prepicata).

Se preferisci rilassarti con una passeggiata sul lago di Annone, lungo la riva della penisola di Isella non mancano gli spiazzi in cui fermarsi per prendere il sole. Questo è anche uno dei punti dove pescare in Brianza, sulla sponda del bacino ovest, sempre che tu sia in possesso della tessera federale Fipsas. Pesce gatto, persico trota, tinca, anguilla, scardola europea e carassio sono solo alcune delle specie che puoi trovare.

Civate, pescare al lago di Annone
Pesca sul lago di Annone a Civate

Dalla penisola di Isella puoi imboccare il percorso ad anello lungo il lago di Annone che ti permette di compiere il giro completo attorno a questo specchio d’acqua: nel tratto di Civate, la pista ciclopedonale costeggia la SS 36, ma è comunque sicura e ben protetta.

Cosa fare a Civate, la ciclovia del lago di Annone
La ciclovia che costeggia il lago di Annone e la SS 36

Per conoscere più da vicino questa ciclovia, puoi dare uno sguardo anche al post qui sotto, in cui ti parlo di alcune delle piste ciclabili in Brianza più interessanti.

Piste ciclabili in Brianza: dove andare in bici

Dove mangiare a Civate

Se cerchi un locale dove mangiare a Civate godendo di una vista unica, in frazione Pozzo trovi il Crotto del Capraio, da cui puoi ammirare il lago di Annone tra un piatto di pizzoccheri e un brasato di manzo con polenta. Il locale, situato in via del Pozzo 42, è aperto dal mercoledì alla domenica e nei giorni festivi.

Tra gli altri ristoranti a Civate, in via Provinciale c’è la locanda osteria Dogana Vecchia, che è anche albergo nel caso in cui tu voglia trascorrere qui la notte. Puoi scegliere tra pizze, menù di carne, menù di pesce e molte altre proposte, tra cui cosce di rana fritte, paella alla castigliana e churrasco gallego. Il ristorante è aperto tutti i giorni a pranzo e cena.

In via Valle dell’Oro trovi, invece, l’Hostaria da Edo, che a sua volta funge da casa vacanze.

In via Cherubino Villa, infine il Rifugio SEC Marisa Consigliere è il posto ideale dove mangiare a Civate se vuoi rifocillarti dopo un’escursione tra i sentieri del Monte Cornizzolo: la struttura, a 1050 metri di altitudine, include 16 posti letto.

Come arrivare a Civate

Come arrivare a Civate in auto? Provenendo da Milano devi prendere la SS 36 in direzione Lecco; provenendo da Lecco e dalla Valtellina devi prendere la SS 36 in direzione Milano. In entrambe le direzioni l’uscita per Civate è ben segnalata.

Provenendo da Como devi percorrere la SS 342 fino a Tavernerio e da qui imboccare la SS 639 fino a Suello, per poi immetterti sulla SS 36.

Per arrivare a Civate in treno, puoi usufruire della stazione cittadina, servita dalla linea Como-Lecco e dalla linea suburbana S7 di Milano: è collegata, tra l’altro, con Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta, Monza, Cantù, Brenna, Anzano del Parco, Merone e Rogeno.

Per arrivare a Civate in autobus, puoi sfruttare la linea C40, che passa, tra l’altro, da Lecco, Malgrate, Valmadrera, Suello, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Pusiano, Erba, Albavilla, Albese con Cassano, Tavernerio, Lipomo e Como. Da Lecco partono anche i pullman della linea D60, che collegano Civate con Suello, Annone di Brianza, Oggiono, Sirtori e Barzanò.






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