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La Madonna del Latte nella Chiesa di San Michele a Veduggio

La chiesetta di Bruscò a Veduggio con Colzano

La chiesetta di Bruscò a Veduggio con Colzano è un piccolo oratorio dedicato a San Michele. Di origini molto antiche, ha conosciuto un periodo di abbandono e di decadenza fino all’inizio degli anni ’70 del Novecento, quando è stata ristrutturata e riaperta al culto. In questo articolo ti aiuto a conoscerla da vicino: buona lettura!

La storia della chiesetta di Bruscò

Come scritto da Gianluca Curioni su Veduggio Informa (n. 5, febbraio 2000), nonostante “i molti studi, da parte di vari storici, non è mai stato possibile stabilire con esattezza la data di nascita di questa antica cappella”.

Oratorio di San Michele a Veduggio, la Madonna del Latte
La pala d’altare che raffigura la Madonna del Latte nell’Oratorio di San Michele di Bruscò

È stato ipotizzato, comunque, che le origini della chiesetta di Bruscò debbano essere fatte risalire all’epoca longobarda, periodo in cui era tipica la dedicazione a San Michele. L’arcangelo guerriero Michele, infatti, era stato scelto come protettore del popolo longobardo per volere della regina Teodolinda.

Citando di nuovo Curioni, è “lecito credere, come sostengono gli storici Magistretti e Cappellini, che l’oratorio di San Michele di Bruscò sia una delle tante chiese proliferate in quel momento storico per volere della religiosissima monarchia longobarda”.

Vetrata con l'arcangelo Michele
La vetrata della chiesetta di Bruscò che raffigura l’arcangelo Michele, che secondo l’iconografia tradizionale è rappresentato come un guerriero con in mano una spada, intento a calpestare e sconfiggere Satana

Nel XII secolo – quasi sicuramente nel 1154 – gli uomini di Federico Barbarossa combatterono contro i soldati milanesi nelle vicinanze del territorio in cui sorge oggi la chiesa. Non a caso, secoli più tardi, in occasione dei lavori di restauro della chiesetta furono ritrovate parecchie urne di terracotta che contenevano ossa umane e diverse armi, fra le quali spade a foglie di salice, tipiche dell’epoca del Barbarossa.

Quel che è certo è che la prima testimonianza scritta ufficiale relativa alla chiesetta è del XIV secolo: si tratta di un documento del 1398 – Notitia Cleri Mediolanensis de anno 1398 circa ipsius immunitatem – che cita, appunto, “la cappella di Buschoe” indicando il contributo che l’oratorio doveva versare agli uffici competenti: “lire una, soldi dodici e denari sei”.

Per convenzione, si fa risalire proprio al 1398 la data di costruzione della chiesetta di Bruscò: ecco perché nel 1998 si sono svolti i festeggiamenti per il 600esimo anniversario.

La Sacra Famiglia con Giovannino
Il dipinto della Sacra Famiglia con Giovannino all’interno della chiesetta

Il 26 maggio del 1481 la Curia pose fine all’autonomia dell’oratorio unendo il beneficio del chiericato di San Michele in Bruscò alla parrocchia di Veduggio: il beneficio, pertanto, passò alla chiesa parrocchiale di San Martino.

Tale avvenimento, comunque, non fece venire meno l’importanza religiosa della chiesetta per tutto il rione: lo dimostrano le donazioni, i legati e i benefici a cui fanno riferimento parecchie testimonianze rivelate dagli archivi della parrocchia di Veduggio e della Curia di Milano.

Nel 1564 – lo ricorda il sito web del Comune di Veduggio – la chiesetta cambiò intitolazione, passando da San Michele a Santa Caterina. Nel giro di breve tempo, tuttavia, si ritornò alla dedicazione a San Michele.

Nella relazione della visita pastorale compiuta da Carlo Borromeo nel 1578, la chiesa veniva descritta come costituita da una navata e dotata di due cappelle collocate tra le colonne laterali e le pareti; la parete di fondo ospitava un’effigie di Cristo in croce e un dipinto di San Martino.

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Nel 1786, in occasione di alcuni lavori finalizzati alla riparazione della strada, fu rinvenuto nei pressi della chiesetta uno scheletro con un anello e una spada.

Seguì un lungo periodo di abbandono: nella prima metà del Novecento, l’oratorio era chiuso al culto e in decadenza. Le sue pessime condizioni furono ampiamente descritte dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (all’epoca arcivescovo di Milano), giunto in paese una prima volta nel 1937 e poi nel 1942.

Nel 1971 arrivò a Veduggio come parroco don Naborre Nava: fu lui a chiedere alla famiglia Campana, che all’epoca era proprietaria della cappella, di cederne la proprietà alla parrocchia. Così avvenne: la chiesetta fu ristrutturata, e le colonnine della piccola balaustra utilizzate per il nuovo altare liturgico rivolto verso i fedeli.  Il 17 ottobre di quell’anno, dunque, l’Oratorio di San Michele poté riaprire al culto, con una solenne inaugurazione.

Restauro della chiesetta di Bruscò
La targa all’interno della chiesetta di Bruscò che ricorda il restauro effettuato nel 1971 e quello del 1988

Oggi, dunque, l’oratorio di Bruscò può essere definito come la chiesa più antica di Veduggio: impreziosito da una vetrata dedicata a San Michele e da tre vetrate dedicate alla Madonna, che sono state aggiunte in occasione dei lavori di restauro effettuati nel 1988, ospita al proprio interno un antico affresco che raffigura una Madonna del Latte incorniciato da decorazioni in stucco.

La Madonna del Latte nella Chiesa di San Michele a Veduggio
La Madonna del Latte nell’Oratorio di San Michele; ai lati ci sono le statue di San Michele (guerriero celeste armato di spada per sconfiggere Satana) e di Sant’Antonio (con il Bambino in braccio)

Dove si trova la chiesetta di Bruscò

La chiesetta di Bruscò si trova tra via dell’Oratorio e via Garibaldi a Veduggio con Colzano.

La chiesetta di Bruscò
La chiesetta di Bruscò

Se desideri visitarla e scegli di arrivare a Veduggio con Colzano in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Cavour.

Nel caso in cui tu decida di arrivare a Veduggio con Colzano in autobus, puoi utilizzare la linea Z242 e scendere alla fermata Piave/Milano. Da qui, lasciandoti i numeri civici dispari sulla sinistra procedi lungo via Piave: andando sempre dritto, troverai la chiesetta di Bruscò sulla tua sinistra.

Infine, volendo arrivare a Veduggio con Colzano in treno puoi fare riferimento alla stazione di Renate-Veduggio. Uscito dalla stazione, vai a sinistra e procedi lungo via Roma. Vai sempre dritto proseguendo in via Magenta; giunto a una piccola rotonda, svolta a sinistra in via Piave e procedi, fino a che non incontrerai l’oratorio alla tua sinistra.

Bruscò e Veduggio con Colzano

Il nome Bruscò, che appare per la prima volta in un documento storico già nel 784, potrebbe derivare da ruscus, cioè “pungitopo” (e, in effetti, brusco è uno dei nomi popolari con cui viene indicato il pungitopo): pianta che in passato era presente in grande quantità nel territorio, che era quasi interamente boschivo.

Per lungo tempo Bruscò è stato un comune indipendente: solo nel 1871 il suo territorio – insieme con le località di Colzano e Tremolada – è stato unito a quello di Veduggio.

Vetrata della Chiesetta di Bruscò
La vetrata dell’oratorio che raffigura l’Annunciazione: Maria – interrotta nella lettura – con l’arcangelo Gabriele e la colomba, che simboleggia l’arrivo dello Spirito Santo

Nel volume di Gustavo Strafforello La Patria. Geografia dell’Italia, stampato nel 1894, di Bruscò si diceva: “Tra le frazioni di Veduggio è da notare quella di Bruscò, il cui oratorio, dedicato a San Michele, è opera del 1400 e conserva tuttora un buon affresco rappresentante la Vergine. Si ritiene che questo piccolo promontorio, posto sulla sinistra del Lambro, fosse stato teatro a una scaramuccia forse del Barbarossa in via per Como; e nella ristaurazione di detto oratorio furono trovate molte ossa umane ed armi di quei tempi”.

Che cosa vedere a Veduggio con Colzano

La chiesetta di Bruscò può essere il punto di partenza per una passeggiata a Veduggio con Colzano. Se sei curioso di sapere quale itinerario seguire, leggi il post qui sotto, che ti spiega che cosa vedere a Veduggio (e dove mangiare). Fammi sapere che cosa ne pensi scrivendo nei commenti!






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