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Cosa fare a Carugo, la Riserva Naturale della Fontana del Guercio

Che cosa fare a Carugo: guida per turisti

Che cosa fare a Carugo? La Riserva Naturale della Fontana del Guercio è di sicuro il principale motivo che ti potrebbe indurre a scoprire questo paese della Brianza comasca, che però ha anche molto altro da offrire, tra cascine antiche e chiese di pregio. Senza dimenticare il simbolo cittadino, la torre che domina il paesaggio.

La città

Paese di quasi 7mila abitanti della Brianza comasca, Carugo è noto per ospitare la Riserva Naturale Regionale della Fontana del Guercio con i suoi fontanili, nei boschi compresi nel Parco della Brughiera Briantea.

Cosa fare a Carugo, la Riserva Naturale della Fontana del Guercio
Uno scorcio della Riserva Naturale della Fontana del Guercio a Carugo

A Carugo è vissuto da bambino Mogol, il paroliere di Lucio Battisti, sfollato da Milano negli anni della Seconda Guerra Mondiale: tra il 1943 e il 1945 ha abitato in via Montegrappa.

Che cosa fare a Carugo: i monumenti da vedere

Se vuoi sapere che cosa vedere a Carugo non puoi che iniziare da via Don Gnocchi 1 per visitare il Museo nel Novecento, uno dei tanti musei in Brianza che raccolgono testimonianze, foto e ricordi del secolo scorso, con attrezzi e macchinari in esposizione. Periodicamente vengono allestite mostre ed esposizioni speciali; per prenotare una visita puoi inviare una mail all’indirizzo info@museocarugo.it.

Nel post qui sotto ti spiego tutto ciò che c’è da conoscere sul museo e perché vale la pena di scoprirlo.

Uscito dal museo, vai a sinistra per giungere fino in fondo a via Don Gnocchi, e qui gira a destra in via Cattaneo. Vai sempre dritto e arrivato di fronte alla stazione vai a destra in via Toti: al civico 31 troverai la Chiesa della Madonna di San Zeno, costruita nel Settecento. Secondo la leggenda, la chiesa e la sua statua della Madonna un tempo erano contese tra gli abitanti di Carugo e quelli di Giussano: per trovare una soluzione, si decise di collocare la statua sopra un albero e di lasciarla lì tutta la notte, in attesa di un segno divino (anzi, mariano). Ebbene, il mattino dopo la statua fu trovata con il viso rivolto verso Carugo.

Cosa fare a Carugo, la Chiesa della Madonna di San Zeno
La Chiesa della Madonna di San Zeno a Carugo

Se vuoi conoscere la storia della Chiesa di San Zeno di Carugo e ammirare i preziosi dipinti custoditi al suo interno, ti basta leggere il post qui sotto, che ti propone un approfondimento dedicato a questo piccolo santuario.

La Chiesa della Madonna di San Zeno di Carugo

Ora prosegui lungo via Toti fino a quando noterai, alla tua destra, la Chiesa di San Bartolomeo apostolo: fu costruita negli anni ’30 del Novecento su progetto di Paolo Mezzanotte, il “padre” della Chiesa di Santa Maria Nascente a Meda e della Chiesa del Sacro Cuore di Mariano Comense.

Cosa fare a Carugo, la Chiesa di San Bartolomeo apostolo
La Chiesa di San Bartolomeo apostolo

Continua lungo via Toti e all’incrocio successivo vai dritto per immetterti in via Baracca. Prosegui fino all’incrocio con via per Gattedo e via Tazzoli: qui puoi ammirare un murale, dipinto sulla facciata di un’abitazione privata, che ricorda il lavatoio che sorgeva tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento proprio in questo punto, prima che venisse demolito nel secondo dopoguerra.

Cosa fare a Carugo, il murale di via Tazzoli
Il murale di via Tazzoli a Carugo

Ora imbocca via Tazzoli e prosegui fino a incrociare sulla sinistra via Negroni: imboccala e poi gira nella prima strada a sinistra, via Torre. Da qui puoi osservare la Torre, il simbolo del paese, risalente al XII secolo. In questo edificio trovarono riparo numerosi ghibellini messi in fuga da Ardigotto Marcellino, podestà di Milano, nel Duecento.

Che cosa fare a Carugo, la Torre
La Torre di Carugo

Ritornato in via Negroni, al civico 9 ti imbatterai Villa Somaschini: nota anche con il nome di Villa Elmo, forse fu costruita su disegno di Giuseppe Piermarini, l’architetto della Scala di Milano.

Cosa fare a Carugo, Villa Somaschini
Villa Somaschini

Per “spiarla” meglio, puoi girare a destra in via Addolorata e fermarti davanti al primo cancello che incontri (sperando che sia aperto). Proprio accanto al cancello hai l’opportunità di ammirare un dipinto murale realizzato nel 1984 dal celebre artista siciliano Salvo Caramagno.

Cosa fare a Carugo, Salvatore Caramagno
Il dipinto murale di Salvo Caramagno in via Addolorata

Se invece da via Negroni giri a sinistra, sempre in via Addolorata, puoi raggiungere la zona delle cascine di Carugo: ti basta andare sempre dritto e, dopo aver superato via Precallo, tenere la sinistra per procedere lungo il ponte che scavalca la SP 32 e giungere davanti al cimitero.

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Dal cimitero puoi imboccare via Grandi: dopo pochi metri una strada sterrata sulla sinistra ti permetterà di raggiungere Cascina Sant’Ambrogio, situata lungo la strada omonima. Il complesso ha origini settecentesche e custodisce, in una cappella costruita da poco, un altorilievo realizzato in legno di rovere che rappresenta ad altezza naturale il santo.

Ritornato in via Grandi, gira a sinistra e percorri la salita per raggiungere l’affascinante Cascina Incasate.

Cosa fare a Carugo, Cascina Incasate
Cascina Incasate

Qui, di fronte al civico 2, merita di essere osservata la Chiesa dei Santi Antonio e Domenico, risalente al XVIII secolo.

Cosa fare a Carugo, Cascina Incasate e la Chiesa dei Santi Antonio e Domenico
La Chiesa dei Santi Antonio e Domenico a Cascina Incasate

Se prosegui la tua passeggiata lungo quella strada e continui in via Turati, subito dopo il civico 33 ti imbatterai in Cascina Guardia, nell’omonima località.

Carugo, Cascina Guardia
Cascina Guardia

Il nome della cascina deriva dalla devozione alla Nostra Signora della Guardia: qui, infatti, è ospitato un dipinto che raffigura un episodio del 1490, l’apparizione della Madonna sul monte Figogna (vicino a Genova) al pastore Benedetto Pareto.

Cosa fare a Carugo, Cascina Guardia
Il dipinto con l’apparizione della Madonna al pastore e, accanto, una raffigurazione di San Sebastiano

Che cosa fare a Carugo: gli itinerari naturalistici

Quando vuoi scoprire che cosa vedere a Carugo in mezzo alla natura puoi approfittare dei sentieri del Parco della Brughiera Briantea che attraversano il paese.

In particolare, il sentiero 14 ti conduce fino a Pozzolo passando per la valle di Brenna. Puoi accedervi dalla strada di Cascina Gattedo. Tieni presente che lungo il percorso incontrerai dei capanni di caccia, quindi devi prestare la massima attenzione.

Il sentiero 16, invece, è il percorso dei fontanili che ti permette di scoprire la Riserva Naturale Fontana del Guercio: puoi accedervi da Cascina Sant’Ambrogio, che a sua volta è raggiungibile da via Armando Diaz.

Cosa fare a Carugo, la Fontana del Guercio
Uno dei ponticelli che scavalcano i fontanili della Riserva Naturale della Fontana del Guercio a Carugo

Si tratta di un’area naturale protetta che accoglie 14 fontanili: i più importanti sono, appunto, la Fontana del Guercio, la Testa del Capùn e la Testa del Nan, da cui ha origine la Roggia Borromeo.

Alcuni punti dei boschi di quest’area sono ottime location dove raccogliere le castagne in Brianza: tienilo presente se passi di qui nel periodo autunnale.

Infine, ti ricordo che nella riserva non puoi portare cani, neppure al guinzaglio.

Dove mangiare a Carugo

Un’ottima pizzeria a Carugo è Il Nilo, in via Garibaldi 2, che offre il servizio d’asporto e ti permette di gustare pizze con impasto tradizionale, integrale o al kamut, oltre al kebab.

In via Baracca 41 c’è un’altra pizzeria di Carugo, anche in questo caso con servizio d’asporto: è Il Corriere della Pizza.

Al civico 70/b di via Garibaldi, c’è Treuno Trecinque Cafè, la destinazione ideale se vuoi sapere dove fare aperitivo in Brianza.

Tra gli agriturismi in Brianza, a Carugo trovi Da Santino, in via Cascina Incasate 9: in estate puoi mangiare anche all’aperto, sperimentando un menù che comprende mortadella di fegato, salame crudo e salame cotto, ovviamente di produzione propria.

Se invece vuoi conoscere altri agriturismi in Brianza, puoi dare un’occhiata a questo post.

Come arrivare a Carugo

Come arrivare a Carugo in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e uscire allo svincolo di Erba / Como / Giussano; vai sempre dritto e alla terza rotonda gira a sinistra in via De Gasperi. Dopo il ristorante cinese Yu-Tai svolta a sinistra in via Piave, e a un certo punto potrai solo girare a destra in via Garibaldi: quella è la strada che ti condurrà a destinazione.

Provenendo da Lecco, prendi la SS 36 ed esci ad Arosio; andando sempre dritto, arriverai a Carugo.

Per arrivare a Carugo in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea Milano-CanzoAsso e collegata, tra l’altro, con Cesano Maderno, Seveso, Meda, Cabiate, Mariano Comense, Arosio, Inverigo, Lambrugo, Merone, Erba, Caslino d’Erba e Canzo.

Per arrivare a Carugo in autobus puoi sfruttare la linea C45, che collega il paese con Como, Lipomo, Montorfano, Tavernerio, Orsenigo, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Inverigo, Arosio, Mariano Comense e Cantù.






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