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Cosa fare a Olginate, il lago

Che cosa fare a Olginate: guida per turisti

Che cosa fare a Olginate? Bagnato dalle acque del fiume Adda e del lago di Olginate, questo paese della Brianza lecchese è noto a tutti gli urban explorer per la frazione di Consonno, città fantasma abbandonata da decenni, ma offre a chi lo visita molte altre attrazioni, tra le quali spicca il Castello di Capiate.

La città

Appartenente alla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, il paese di Olginate ospita poco più di 7mila abitanti e include due frazioni: Consonno e Capiate.

Consonno è dagli anni ’70 una città fantasma: pochi anni prima era stata scelta come sede di una “città dei balocchi” dall’imprenditore Mario Bagno, ma due frane a distanza di pochi anni l’una dall’altra avevano decretato l’insuccesso del progetto. Oggi la frazione è meta degli amanti di luoghi abbandonati in Lombardia.

Bagnata dalle acque del lago omonimo, Olginate fa parte del Parco Adda Nord e raggiunge, sulla cima del monte Regina, gli 830 metri di altitudine.

Cosa fare a Olginate, il lago
Il lago di Olginate

Nativo di Olginate è l’attore, comico e regista Antonio Albanese, che qui ha girato diverse scene del suo film Cento domeniche.

Che cosa fare a Olginate: i monumenti da vedere

Vuoi sapere che cosa vedere a Olginate? Potresti iniziare la tua passeggiata in paese dalla settecentesca Chiesa di Sant’Agnese, in via Sant’Agnese (di fronte al civico 5). La facciata attuale risale al 1904, ed è opera degli architetti bergamaschi don Antonio Piccinelli ed Elia Fornoni; un altro bergamasco, lo scultore Giuseppe Zanoni, è l’autore del bassorilievo e delle statue.

Di fronte alla chiesa imbocca via Torchio: giunto al termine di questo viottolo, gira a sinistra in via Manzoni. Arriverai, così, in piazza Garibaldi, dove alla tua destra – tra i civici 15 e 17 – vedrai la Torre del Porto (non a caso la piazza un tempo era nota come piazza del porto, o Santa Margherita). Costruita a metà del Quattrocento, la torre fu utilizzata come presidio di sorveglianza quando l’Adda fungeva da confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.

Superata la torre, sulla destra imbocca via Torre: percorrendola tutta ti ritrovi in piazza Marchesi d’Adda e puoi osservare Villa d’Adda Sirtori, edificata tra il XVIII e il XIX secolo.

Lasciandoti la villa alle spalle, incamminati lungo via San Rocco: di fronte al civico 5 noterai la Chiesa di San Rocco costruita tra il 1754 e il 1757. La chiesetta venne edificata per decisione della Confraternita del Santo Rosario e Santa Croce, affinché i confratelli potessero recarvisi per recitare l’ufficio della Beata Vergine. Nel XIX secolo, la facciata della chiesa fu ridisegnata dall’architetto Giuseppe Bovara (che già si era occupato della facciata della Chiesa di Sant’Agnese).

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Giunto al termine di via San Rocco, svolta a sinistra e poi subito a destra in via don Ambrogio Colombo. Percorri questa strada fino alla rotonda, e qui gira a sinistra in via Spluga. Vai dritto, prendi la prima traversa sulla destra (via Gramsci) e poi gira a sinistra in via Diligenza. Andando sempre dritto, e proseguendo lungo via Santa Maria, ti imbatterai – all’altezza del civico 10 – nella Chiesa e nel Convento di Santa Maria La Vite. Qui un tempo era presente un monastero, chiuso nel 1782 e poi trasformato in opificio serico e in casa rurale, prima che venissero ripristinate le funzioni religiose nella seconda metà dell’Ottocento. La chiesa, a navata unica, ospita decorazioni cinquecentesche e un affresco incompleto dell’Ultima Cena.

Prosegui la tua passeggiata in via Santa Maria e tieni la sinistra per continuare lungo via Postale Vecchia. Giunto al termine di questa strada, gira a sinistra in via Kennedy, e poi alla rotonda a destra in via Milano. Superata una rotonda, svolta a sinistra in via Ca’ Romano e raggiungi il civico 23. Qui puoi osservare la quattrocentesca Cascina Caromano: il complesso include un porticato del XIV secolo e un edificio a torre costruito pochi decenni più tardi.

Continua a camminare in via Ca’ Romano e prima della chiesa gira a destra: superato il sottopasso, vai a sinistra e poi gira subito a destra in via monsignor Orsenigo. Giunto in fondo a questa strada, sbuchi in via via IV Novembre, dove vedi il settecentesco portale di ingresso al borgo di Capiate.

Da qui puoi esplorare il Castello di Capiate (o Corte di Sant’Ambrogio), che ospita una torre medievale imponente e diversi edifici rustici e nobiliari realizzati tra il Trecento e il Settecento. Tra questi spicca il piccolo Oratorio di San Giuseppe, che al proprio interno accoglie una pala d’altare con la raffigurazione del santo realizzata dal pittore spagnolo Clemente de Torres.

Ritornato all’inizio di via Ca’ Romano, gira a destra in via Milano e vai sempre dritto. Supera tre rotonde, poi prendi la prima traversa sulla sinistra e subito dopo gira a destra in via Diligenza. Arrivato in fondo a questa strada, tieni la sinistra per proseguire in via Belvedere. Seguendo i tornanti, arriverai a Consonno, di cui ti ho già – in parte – parlato. Qui puoi osservare, tra l’altro, il minareto con la sua torre: negli anni Sessanta era caratterizzato da una galleria commerciale con negozi al piano terra e appartamenti al primo e al secondo piano. Pare che Bagno fosse intenzionato a costruire qui addirittura un autodromo, ma quel progetto non vide mai la luce.

Tra i pochi edifici che Bagno non rase al suolo per realizzare la sua città dei balocchi a Consonno vi fu la Chiesa di San Maurizio, risalente probabilmente al XII secolo, che può essere osservata ancora oggi in via Brianza.

A proposito: se sei un appassionato di turismo cinematografico in Brianza, ti interesserà sapere che a Consonno sono state girate alcune scene di Figli di Annibale, commedia di Davide Ferrario con protagonisti Silvio Orlando e Diego Abatantuono. E questo è solo uno dei tanti film girati in Brianza, come puoi scoprire cliccando qui.

Che cosa fare a Olginate: gli itinerari naturalistici

Per gli amanti del cicloturismo in Lombardia, la ciclabile dei laghi che parte da Lecco e giunge a Olginate passando per Garlate offre panorami stupendi, complici i rilievi montani da cui si è circondati.

Se vuoi goderti un po’ di relax in riva al lago puoi fare riferimento alla spiaggia della Gueglia, con fondo di sabbia e ciottoli: puoi accedervi direttamente da via Gueglia.

Di notevole interesse architettonico ed estetico, a pochi passi dalla spiaggia, è la diga di Olginate, che separa il lago di Olginate da quello di Garlate; terminata negli anni ’40 del secolo scorso, è lunga 150 metri e consente di regolare il livello del lago di Como.

Degno di nota è anche il ponte che collega Olginate con Calolziocorte, intitolato a Vittorio Emanuele III e inaugurato nel 1911.

Il lago è anche una delle location dove pescare in Brianza: per farlo è necessario essere in possesso della tessera federale della Fipsas. Le catture possibili? Tra le altre:

  • carpe;
  • tinche;
  • lavarelli;
  • anguille;
  • alborelle;
  • persici reali;
  • cavedani.

Il territorio di Olginate, inoltre, rientra nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Monte di Brianza. Il sentiero 9, infatti, parte da Consonno e arriva a Campiano dopo aver oltrepassato Dozio e Biglio, frazioni di Valgreghentino.

Dove mangiare a Olginate

Tra i ristoranti di Olginate ti segnalo la Trattoria Cantù, in via Milano 97: aperta dal 1897, propone specialità con pesce di fiume e di lago, tra cui alborelle fritte e missoltini alla griglia con polenta.

Al civico 5 di via Milano trovi il Gleesons Irish Pub, birreria dove mangiare a Olginate hamburger, panini e piadine di qualità.

Se cerchi una pizzeria a Olginate, in via Cesare Cantù 14 c’è PizzaMania, che nel menù include anche focacce e calzoni.

In alternativa, in via Mario Redaelli 10 c’è un’altra pizzeria di Olginate: è Controvento, con molte proposte (dolci inclusi) adatte anche ai vegani. Il locale è aperto a pranzo e a cena dal mercoledì alla domenica.

In via Santa Maria la Vite 16, infine, puoi scoprire un altro locale dove mangiare a Olginate: è il ristorante pizzeria La Locanda.

Come arrivare a Olginate

Come arrivare a Olginate in auto? Provenendo da Milano, devi percorrere tutta la Tangenziale Est (A51), per poi proseguire lungo la SP 41 e da qui sulla SP 342 dir. Vai sempre dritto fino a Brivio e qui continua sulla SP 72, che ti porterà a Olginate.

Provenendo da Como, percorri la SP 342 fino a Calco, e qui svolta a sinistra per immetterti sulla SP 72: dopo aver superato Airuno, sarai a Olginate.

A Olginate non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Olginate in treno puoi fare riferimento alla stazione di Calolziocorte, servita dalla linea suburbana di Milano S8 e collegata, tra l’altro, a Monza, Arcore, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone, Olgiate Molgora e Airuno.

Per arrivare a Olginate in autobus, puoi fare riferimento alla linea D50, che passa per Lecco, Pescate, Garlate, Calolziocorte, Valgreghentino e Brivio.






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