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Che cosa fare a Proserpio: guida per turisti

Che cosa fare a Proserpio? Se vuoi goderti una camminata in montagna in Lombardia per vedere dall’alto il lago del Segrino, il lago di Pusiano e perfino gli Appennini, questo è il posto che fa per te. Nelle prossime righe ti spiegherò che cosa vedere da queste parti, come arrivare e dove mangiare. Buona lettura!

La città

Paese di poco meno di mille abitanti della Brianza comasca, Proserpio fa parte della Comunità Montana del Triangolo Lariano.

Che cosa fare a Proserpio: i monumenti da vedere

Per scoprire che cosa vedere a Proserpio potresti iniziare dalla Chiesa di San Donnino, in via per la Chiesa: il santo a cui è dedicato l’edificio religioso è ritratto in un mosaico dorato sopra il portone di ingresso nella sua veste di ufficiale romano con in mano la palma del martirio e lo scudo del soldato. Affiancata da un campanile del 1597, la chiesa ospita all’interno un altare dedicato a Sant’Antonio da Padova e uno dedicato alla Vergine.

Da via per la Chiesa potresti svoltare a sinistra in via Roma: qui, ben segnalato da una lapide, c’è l’ingresso di Villa Baroggi Meraviglia Mantegazza, residenza in stile neoclassico costruita alla fine del Settecento che vanta al proprio interno dipinti di Andrea Appiani. La villa accoglie anche un busto in ricordo di Vincenzo Monti, che fu spesso ospite (così come Ugo Foscolo).

Nella zona orientale del parco della residenza è presente la Torre Ferdinandea, fatta costruire in onore di Ferdinando I, imperatore d’Austria, nel 1838. Nel XIX secolo, quando i padroni di casa erano presenti in villa, sulla cima della torre veniva issata una bandiera di avvertimento per i nobili della zona, che così sapevano che avrebbero potuto far loro visita se avessero voluto.

Da via Roma puoi imboccare via Santi Stefano e Paolo. Mentre procedi, alla tua destra puoi notare proprio la Torre Ferdinandea. Di fronte al civico 10, invece, trovi un affresco probabilmente seicentesco che ritrae i due santi a cui è intitolata la via: San Paolo che regge il libro delle Lettere e la spada (emblema del martirio tramite decapitazione) e Santo Stefano con in mano la palma del martirio e alcune pietre (egli, infatti, morì lapidato).

Giunto al termine di via Santi Stefano e Paolo, dai uno sguardo all’edicola votiva della Vergine per poi imboccare a destra via Puecher.

Alla tua destra c’è l’edificio di Villa Baroggi Meraviglia Mantegazza; poco oltre, sulla sinistra, all’altezza del civico 22 di via Puecher, puoi osservare all’interno della corte di Fiorina un affresco di una Madonna con Bambino in cui compare un altro bambino: probabilmente San Giovannino, il cugino di Gesù.

Poco oltre, di fronte a via Cadorna, ecco un affresco della Crocifissione, con la scena del Golgota e la Vergine ai piedi della croce.

Proseguendo in via Puecher, al numero 10 incroci l’antica Villa Staurenghi: sull’ingresso al civico 6 è visibile l’antico stemma in granito dei Parravicini di Erba, un tempo proprietari della dimora.

Arrivato all’incrocio con via IV Novembre, puoi continuare lungo via Puecher tenendo la destra in modo da giungere in piazza Brenna: è qui che si trova la Chiesa di San Rocco, costruita a cavallo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, caratterizzata da un campanile a vela a sezione triangolare. Molto particolare è il timpano spezzato del portale di ingresso, con una nicchia che accoglie un affresco ottocentesco che rappresenta San Rocco. All’interno, invece, è visibile una pala d’altare del XVII secolo che raffigura l’Assunzione della Vergine tra i Santi Carlo Borromeo e Rocco.

Ritornando indietro lungo via Puecher, puoi notare all’inizio di via IV Novembre un affresco cinquecentesco della Madonna seduta con bambino: la Vergine è ritratta tra San Francesco e Sant’Uberto (nel dipinto sono visibili anche una volpe e un cervo). Un’altra teoria, però, suggerisce che i due santi raffigurati siano Antonio ed Eustachio.

L’ultima risposta alla domanda “che cosa vedere a Proserpio?” si trova in via Diaz 5: è un affresco settecentesco della Madonna con capo coperto da un velo, sormontato da una croce in legno su un triplo profilo di intonaco a sbalzo.

Ah no, dimenticavo: c’è anche la Cappella in Valle, risalente al 1895, intitolata alla Madonna di Caravaggio. Ma, a dir la verità, probabilmente è la prima cosa che avrai notato arrivando in paese, visto che si trova lungo la strada che arriva da Longone al Segrino, alla rotonda tra via Manzoni e via XXIV Maggio. Sotto il timpano puoi notare la scritta Posuerunt Me custodiae vinae meae, “Mi posero come custode della mia vigna”.

Che cosa fare a Proserpio: gli itinerari naturalistici

Per una passeggiata in Brianza nella natura, Proserpio ti propone numerosi itinerari. Da via per la Chiesa (poco prima del civico 11), per esempio, inizia un sentiero che arriva fino a Erba attraversando i boschi.

Da via Manzoni (dopo il tratto di strada chiusa che porta al civico 17), invece, parte un sentiero che ti porta fino a Castelmarte.

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Da via Fratelli Rizzi, poco dopo l’incrocio con via Inarca, comincia il sentiero che ti conduce al Bosco della Gualdera e che sbuca, a sua volta, a Castelmarte.

Da via Belvedere puoi imboccare il sentiero verso il monte Gualdrea.

Dal sentiero che incontri alla fine di via Cattaneo puoi raggiungere il Crocione al Roncaccio, posto in memoria dei morti della peste.

Da via Inarca, infine, puoi prendere il sentiero che ti porta al belvedere del monte Scioscia, a quota 667 metri: da qui godi di una splendida visuale sul lago del Segrino, sul lago di Pusiano e sul monte Cornizzolo. Un vero e proprio terrazzo panoramico, insomma, con tanto di pannelli didattici e panchine per riposare.

Dove mangiare a Proserpio

Il miglior posto dove mangiare a Proserpio è la Trattoria La Bugiana, in via Puecher 7. Nel menù trovi, tra l’altro, mondeghini brianzoli, coniglio in umido e castagne alla piemontese. Il locale è aperto tutti i giorni tranne il martedì.

L’Agriturismo Molteni, in via Spinei 10, è uno degli agriturismi in Brianza che puoi tenere in considerazione per una gita da queste parti: è aperto sia a pranzo che a cena solo su prenotazione.

Come arrivare a Proserpio

Come arrivare a Proserpio in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS36 fino all’uscita di Cesana / Annone / Suello / Oggiono / Galbiate. Al primo incrocio dopo lo svincolo gira a sinistra per immetterti sulla SP 49 e vai sempre dritto fino a una rotonda in cui puoi andare solo a destra o a sinistra: qui, svolta a sinistra e poi vai sempre dritto fino a Pusiano, dove devi girare a destra in via Martinelli. Ora prosegui lungo la SP 42 e poi segui le indicazioni sui cartelli.

Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 e prendere l’uscita di Como / Erba. Dopo lo svincolo, vai sempre dritto superando gli abitati di Suello e Cesana Brianza, arrivando a Pusiano. Qui, gira a destra in via Martinelli e poi segui i cartelli.

A Proserpio non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Proserpio in treno puoi fare riferimento alla stazione di Ponte Lambro, servita dalla linea ferroviaria Milano-Canzo-Asso e collegata, tra l’altro, con le stazioni di Cesano Maderno, Seveso, Meda, Cabiate, Mariano Comense, Carugo, Arosio, Inverigo, Lambrugo, Merone, Erba, Caslino d’Erba e Canzo.

Per arrivare a Proserpio in autobus puoi sfruttare la linea C90, che collega il paese con Erba, Longone al Segrino, Eupilio e Asso.

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