Che cosa fare a Valgreghentino? Questo piccolo paese è la destinazione ideale per una gita in montagna da Milano: a pochi passi da Lecco puoi immergerti nella natura più incontaminata e scoprire le tante frazioni (più di 20) disseminate nel verde. Nelle prossime righe ti spiego come arrivare, cosa vedere e dove mangiare in agriturismo.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 3mila abitanti della Brianza lecchese, Valgreghentino comprende i nuclei di Valgreghentino e Villa San Carlo e le frazioni di Vignazza, Taiello, Parzano, Parzanella Superiore, Parzanella Inferiore, Palazzetto, Ospedaletto, Molino Superiore, Molino Inferiore, Mojac, Miglianico, Magliaso, Lazzaretto, Ganza, Dozio, Ca’ Nova, Campiano, Ca’ Berto, Buttello, Buttarello, Borneda, Biglio Superiore e Biglio Inferiore. Ti risparmio la fatica di contare: in tutto sono 23.
Il paese fa parte della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e del PLIS del San Genesio.
Che cosa fare a Valgreghentino: i monumenti da vedere
Che cosa vedere a Valgreghentino? Potresti iniziare la tua gita tra le tante frazioni di questo paese da Dozio: in viale Madonna di Czestochowa trovi la Chiesa della Madonna Nera di Czestochowa. Costruita nella seconda metà degli anni ’70 del Novecento, la chiesa accoglie una statua in bronzo che raffigura Giovanni Paolo II. Da qui puoi godere di una splendida visuale panoramica sull’Adda; molto suggestivo è il cosiddetto Angolo dell’Aldilà, che presenta un mosaico in cui è raffigurato Gesù risorto che appare alla Madonna in un sogno dell’apostolo Giovanni. Il blocco di marmo in cima alla Scala Santa, invece, ospita nella parte posteriore sculture che ritraggono Santa Brigida di Svezia, Santa Teresa Benedetta della Croce, Santa Caterina da Siena, i Santi Cirillo e Metodio e San Benedetto, cioè i sei patroni d’Europa.
Dalla chiesa, percorri la strada in discesa e segui i tornanti fino al cartello che indica che, andando a destra, puoi raggiungere Biglio. Segui questa indicazione e arriverai a Biglio Inferiore, dove sorge l’antica Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo.
Ora ritorna sulla strada da cui sei arrivato e continua la tua discesa lungo i tornanti, al termine dei quali in via San Nicola 9 noterai il complesso della ex Filanda Sironi. Il complesso – già esistente nella prima metà dell’Ottocento – fu realizzato nelle vicinanze del torrente Greghentino in modo da sfruttarne l’energia idraulica, su un’area terrazzata artificialmente. Esso comprendeva un filatoio (attivo fino al 1961, poi ristrutturato e trasformato in residenza), un incannatoio con abitazione e una filanda (operativa fino al 1949; ancora oggi conserva la sua fisionomia originale).
Prosegui la tua passeggiata e poi gira a sinistra in via Unità d’Italia. Giunto in fondo a questa strada, svolta a sinistra in via De Gasperi: procedi, e accanto al civico 23 noterai una statua della Madonna, su una colonna in granito antigorio, denominata Statua del Bimillenario perché realizzata nel duemillesimo anniversario della nascita di Maria.
Continuando a camminare lungo via De Gasperi giungerai nella frazione Ospedaletto. Tra via De Gasperi e via Mons. Gilardi, dopo aver attraversato il ponte sul Greghentino ti imbatterai in una cappella con le ossa delle vittime delle peste del Seicento e nella Chiesa della Beata Maria delle Grazie e di Sant’Antonio da Padova, ormai sconsacrata. Proprio all’imbocco della frazione, inoltre, è presente uno dei tanti lavatoi del paese.
Ritornato all’incrocio tra via De Gasperi e via Unità d’Italia, prosegui lungo via De Gasperi per poi girare a destra in via Manzoni: questa strada ti conduce in piazza San Giorgio, su cui si affaccia la Chiesa di San Giorgio, consacrata nel 1911 dal cardinale Andrea Ferrari.
Da qui imbocca via Roma: al civico 6 c’è la Corte del Prestino, risalente addirittura al 1693. A partire dalla fine dell’Ottocento qui si trovava il forno del panettiere (da cui il nome), rimasto in funzione fino al 2022.
Proseguendo, arrivi in piazza Roma, dove puoi osservare la Chiesa dedicata al Cardinale Schuster e il Monumento ai Caduti della Grande Guerra realizzato nel 1924 da Giuseppe Mozzanica.
Da qui, vai dritto; all’incrocio gira a destra, poi percorri via Kennedy seguendo la curva verso sinistra. Vai sempre dritto fino a quando non vedi sulla tua destra via Donizetti, dove vale la pena di scoprire Palazzo Gilardi e – al suo fianco – l’Oratorio di San Giuseppe, costruito nel 1690 per volere della famiglia Gilardi.
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A questo punto riprendi la tua passeggiata in via Kennedy e vai sempre dritto fino a che non trovi alla tua sinistra via San Carlo. Imbocca questa strada e raggiungi piazza mons. Orsenigo, dove potrai ammirare la Chiesa di San Carlo Borromeo (l’attuale parrocchiale, costruita negli anni ’10 del Novecento) e la ex Chiesa di San Carlo Borromeo (l’antica parrocchiale, risalente alla fine del Cinquecento).
Che cosa fare a Valgreghentino: gli itinerari naturalistici
Il territorio di Valgreghentino rientra nel Parco del Monte di Brianza.
In particolare, il sentiero 4 attraversa Campiano collegando Airuno con la cima del San Genesio. Proprio a Campiano, per altro, è presente il Crazy Bosco, splendido scenario vivibile da tutti ma soprattutto da bambini e ragazzi grazie a laboratori, corsi, cacce al tesoro e molte altre iniziative: clicca qui se vuoi saperne di più.
Il sentiero 8 parte dal centro del paese e arriva a Biglio; puoi accedervi dalla frazione Buttello.
Il sentiero 9, invece, parte da Campiano e giunge a Consonno passando per Biglio e Dozio.
Dove mangiare a Valgreghentino
Tra i posti dove mangiare a Valgreghentino ti segnalo Il Terrazzo, uno dei migliori agriturismi in Brianza. Si trova in frazione Biglio Inferiore: per raggiungerlo, devi percorrere una mulattiera in auto e poi affrontare qualche minuto di strada a piedi, ma puoi richiedere il servizio navetta.
Come arrivare a Valgreghentino
Come arrivare a Valgreghentino in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Tangenziale Est (A51) fino in fondo, per poi proseguire lungo la SP 41 e da qui sulla SP 342 dir. Vai sempre dritto superando gli abitati di Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Calco e Brivio. Arrivato ad Airuno, alla terza rotonda devi girare a sinistra in via dei Nobili: vai sempre dritto fino al sovrappasso sui binari, dove devi svoltare a destra in via Don Solaro. Quella è la strada che ti porta a destinazione.
Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 fino all’uscita di Pescate. Alla prima rotonda dopo lo svincolo devi girare a sinistra per continuare lungo la strada che costeggia il lago. Supera gli abitati di Pescate e Garlate; arrivato a Olginate, ti imbatterai in una rotonda con l’indicazione per Valgreghentino: vai a destra seguendo il cartello e giungerai in paese.
A Valgreghentino non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Valgreghentino in treno puoi fare riferimento alla stazione di Airuno, servita dalla linea suburbana S8 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Arcore, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone e Olgiate Molgora.
Per arrivare a Valgreghentino in autobus puoi sfruttare la linea D50, che passa da Lecco, Pescate, Garlate, Olginate, Airuno, Brivio, Calco e Merate.
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