Che cosa fare a Cucciago? Il centro storico di questo piccolo paese è di certo la meta ideale per una gita nei dintorni da Milano: puoi venire anche senza auto, visto il comodo collegamento ferroviario con il capoluogo lombardo, oltre che con Monza e Como. Nelle prossime righe scoprirai tutto il bello di questo luogo.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese della Brianza comasca di poco più di 3mila abitanti, Cucciago è bagnato dal fiume Seveso e fa parte del Parco delle Groane.
Se pensi che i consigli di questo sito siano utili, lascia il tuo like alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza! Intanto qui sotto puoi leggere che cosa vedere a Cucciago e come arrivare.
Che cosa fare a Cucciago: i monumenti da vedere
Se sei curioso di sapere che cosa vedere a Cucciago, potresti iniziare la tua passeggiata in paese da via Navedano 9: qui puoi ammirare Villa Erminia, edificio in stile liberty di fine Ottocento.
Proprio di fronte alla villa, all’incrocio tra via Navedano e via Luini, merita di essere visto un dipinto di Federica Petese che rappresenta la Pietà di Gesù, con Maria e San Giovanni. Il dipinto si trova dietro una croce antica che in passato serviva a segnalare l’ingresso in paese per chi proveniva da Navedano. Sul perimetro dell’abitato di Cucciago, per altro, ci sono altre tre croci con la stessa funzione, lungo le strade che portano a Cantù, Asnago e Fino Mornasco.
Lasciandoti la villa sulla destra, percorri via Navedano fino in fondo: arriverai all’incrocio con via Umberto I, dove proprio davanti a te sorge la Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso. L’edificio ospita affreschi di Giuseppe Ravanelli, ma merita di essere ammirata anche la Via Crucis su rame sbalzato realizzata da Luigi Martinotti, smaltista di origini piemontesi. L’altare in gres ceramicato con Cristo e gli Apostoli, invece, è di Romano Rui, scultore del Novecento le cui opere sono esposte, tra l’altro, nella Galleria d’Arte Moderna di Milano e ai Musei Vaticani.
Sulla parete esterna della chiesa che si affaccia sulla strada, invece, puoi notare la statua di un monaco benedettino in preghiera e una croce (simbolo della passione di Cristo) con una frase un po’ insolita, che attira l’attenzione di molti passanti: Se mi accogli ti sorreggo. Se mi rifiuti ti schiaccio. Da dove deriva questa espressione così dura? Non si tratta di una citazione biblica, ma di un pensiero di don Luciano Brambilla, che fu prevosto della parrocchia per più di 40 anni nel secolo scorso.
Lasciandoti la chiesa sulla sinistra, percorri via Umberto I fino all’incrocio con via Sant’Arialdo: qui sulla tua destra merita di essere vista la sede della biblioteca civica, un villino eclettico dell’inizio del XX secolo progettato da Carlo Fossati. La piccola cappella dedicata a Maria Bambina collocata davanti al padiglione risale al 1913.
Se all’incrocio giri a sinistra, invece, sei in via XX settembre. Raggiungi al civico 9 la Torre degli Alciati: è ciò che resta del vecchio castello del paese, appartenuto alla famiglia del santo Arialdo, originario proprio di Cucciago. Un cartello accanto all’ingresso, infatti, segnala che questa fu la casa natale del diacono e martire Arialdo, che qui vide la luce nel 1010.
Sotto l’ingresso del porticato è visibile, incisa su una pietra del lastricato, l’immagine di due gatti: pare che in passato gli abitanti del posto fossero chiamati schiacciagatti (in dialetto, scusciagatt), forse solo per assonanza con il nome di Cucciago.
Proseguendo lungo via XX Settembre ti imbatterai, alla tua destra, in via Carducci, dove c’è il Santuario della Madonna della Neve. Simbolo del paese e ben visibile anche da lontano, il santuario è privo di campanile e si caratterizza per l’abside semicircolare e gli otto pilastri che formano il deambulatorio da cui la cupola centrale è avvolta. La sua costruzione fu avviata nel 1733 e terminata ben 130 anni più tardi sotto la supervisione di Giacomo Moraglia.
Accanto al santuario c’è la Chiesa di San Vincenzo, che oggi ha l’aspetto di un edificio civile in seguito alle varie trasformazioni che si sono susseguite nel tempo: è rimasto intatto, però, il suo campanile con bifore romaniche. La chiesa esisteva già intorno all’anno Mille: a quell’epoca risalgono, infatti, due frammenti di affresco ritrovati di recente di lato rispetto all’abside, probabilmente raffiguranti San Tommaso e San Matteo.
Tornato in via XX Settembre, prosegui la tua passeggiata imboccando via Volta per poi girare a sinistra in via del Pozzo, dove al civico 4 trovi la sede della tessitura Rubelli: alle sue spalle noterai una ciminiera ottoncetesca. In questa tessitura artigianale si produce velluto sia con macchine moderne che con tre telai ereditati dall’arte della seta veneziana risalenti al XVIII secolo, grazie a cui nascono i cosiddetti soprarizzi (velluti in seta creati a mano). Da qui sono partiti tessuti destinati, tra l’altro, al Casinò di Las Vegas o al Teatro Bolshoi di Mosca.
Da via del Pozzo prosegui in via Spinada, poi imbocca sulla destra via Lavandée: giungerai, poi, al suggestivo Lavatoio della Montina.
Che cosa fare a Cucciago: gli itinerari naturalistici
Tra le risposte alla domanda “che cosa vedere a Cucciago” c’è di sicuro la Valle dei Mulini.
Dalla stazione del paese (via Stazione) puoi imboccare il sentiero che segue il corso del Rio Acquanegra.
Dove mangiare a Cucciago
Nel novero dei migliori posti dove mangiare a Cucciago c’è la Trattoria Carlito’s, in via XX Settembre 6: aperta tutti i giorni tranne il mercoledì, è specializzata in gnocco fritto con salumi e altre specialità emiliane, come pisarei e fasò e risotto al Gutturnio.
Sei alla ricerca di un ristorante cinese in Brianza? In via Spinada 5 presso il centro commerciale c’è Hong Kong, aperto a pranzo e a cena tutti i giorni tranne il lunedì: il posto che fa per te anche se sei un amante del sushi all you can eat (prezzo fisso a cena 21 euro, dessert e bevande esclusi).
Mayita, invece, è una temakeria churrascaria: uno dei posti in cui provare il giro carne in Brianza. Aperto tutti i giorni a cena e nel week-end anche a pranzo, propone cucina fusion nippo-brasiliana con specialità come tuna roll, pokè e temaki. A cena il costo è di 25 euro bevande escluse.
Come arrivare a Cucciago
Come arrivare a Cucciago in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Milano-Meda fino in fondo. Uscito a Cermenate, alla prima rotonda devi svoltare a destra in via Negrini: imboccherai così la SP 34. A questo punto vai sempre dritto seguendo la provinciale fino a Cantù: alla rotonda che trovi dopo il Lidl, svolta a sinistra e procedi fino a giungere a destinazione.
Per arrivare a Cucciago in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea suburbana S11 di Milano e collegata, tra l’altro, con Cantù, Carimate, Lentate sul Seveso, Seregno, Desio, Lissone e Monza.
Per arrivare a Cucciago in autobus puoi sfruttare la linea C85, che collega il paese con Fino Mornasco, Vertemate con Minoprio e Cantù.
Ah, un’ultima cosa! Nel caso in cui i post di Viaggiare in Brianza ti piacciano, hai la possibilità di sostenermi con una piccola donazione: in questo modo mi aiuterai a scriverne molti altri!
Ti piacerebbe far conoscere la tua attività ai lettori di Viaggiare in Brianza? Clicca qui sotto per contattarmi: concorderemo insieme la soluzione che fa per te.
Scrivimi anche se vuoi:
- darmi un consiglio;
- segnalarmi un errore;
- chiedermi di rimuovere o modificare un contenuto o una foto.
In qualsiasi caso, cercherò di risponderti al più presto.