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Castello di Carimate, vista panoramica

Che cosa fare a Carimate: guida per turisti

Che cosa fare a Carimate? Se sei un amante delle passeggiate nella natura i sentieri del Parco della Brughiera Briantea fanno proprio al caso tuo; ma visitando il paese non puoi certo fare a meno di andare ad ammirare il Castello. E ancora, ecco il Santuario della Madonna dell’Albero e… leggi qui per scoprire tutto.

La città

Paese della Brianza comasca di quasi 5mila abitanti, Carimate si trova a 32 chilometri da Milano e a 17 da Como. Il suo territorio è bagnato dal fiume Seveso, dal torrente Serenza e dal torrente Ferranda.

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Che cosa fare a Carimate: i monumenti da vedere

Per scoprire che cosa vedere a Carimate ti consiglio di iniziare il tuo tour del paese dall’incrocio tra via del Seveso, via alla Stazione e Strada delle Ginestre: qui trovi la Cappella di Sant’Alessandro, che al proprio interno presenta una tela che riproduce il martirio del santo.

Cosa fare a Carimate, la Cappella di Sant'Alessandro
La Cappella di Sant’Alessandro

La tradizione vuole, infatti, che Sant’Alessandro Martire sia passato proprio su questa strada per andare a Como dopo essere fuggito dalla prigione di Milano in cui era stato rinchiuso per non aver abiurato alla fede cristiana. La tela è una copia di un quadro dipinto da Giuseppe Allevi nel 1981.

Carimate, il martirio di Sant'Alessandro
La tela con il martirio di Sant’Alessandro

Lasciandoti la cappella alla tua destra, imbocca via alla Stazione; supera un incrocio e poi prendi il tornante sulla destra in salita. Sbucherai, così, in via Papa Giovanni XXIII: svoltando a sinistra potrai dirigerti verso la Chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata, risalente al 1753.

Cosa vedere a Carimate, la Chiesa di San Giorgio
La Chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata
Carimate, la Chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata
La facciata della Chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata

Al suo interno, nell’abside sulla sinistra, puoi osservare una pala d’altare che raffigura Gesù bambino e San Giuseppe circondati dagli angeli: l’opera fu realizzata nel 1693 da Stefano Maria Legnani detto il Legnanino. Il dipinto inizialmente fu esposto nella Chiesa di San Marcellino di Milano, poi soppressa, e quindi trasportato a Brera, prima di finire nel 1815 a Carimate. Sempre dalla pinacoteca di Brera proviene la tela di Santa Elisabetta monaca di Giuseppe Maria Galeppini, in precedenza esposta nella Chiesa dei Cappuccini di Forlì.

Merita di essere visto anche il ciclo di affreschi del pittore torinese Luigi Morgari e dei suoi allievi. Il dipinto più importante è senza dubbio quello dell’intradosso della volta: rappresenta Pio IX che definisce il dogma dell’Immacolata Concezione.

Pio IX e il dogma dell'Immacolata Concezione nella chiesa di Carimate
Pio IX definisce il dogma dell’Immacolata Concezione

A Morgari e ai suoi allievi sono attribuiti anche il Martirio di Sant’Alessandro, San Giorgio e il drago e San Michele Arcangelo.

Il Martirio di Sant’Alessandro mette in scena la decapitazione del santo, soldato della legione tebea che venne ucciso il 26 agosto del 303 a Bergamo, nel luogo in cui ancora adesso è visibile la Colonna del Crotacio.

Il Martirio di Sant'Alessandro nella chiesa di Carimate
Il Martirio di Sant’Alessandro

Il dipinto con San Giorgio e il drago riproduce l’episodio leggendario che vede protagonista il santo in sella al suo cavallo bianco in Cirenaica: giunto nel regno di Silene, che era tormentato da uno spaventoso drago, Giorgio salvò la figlia del re permettendole di sfuggire al mostro. Come ricompensa non chiese denari, ma volle che tutta la popolazione si battezzasse e convertisse.

San Giorgio e il drago nella chiesa di Carimate
San Giorgio e il drago

San Michele Arcangelo viene raffigurato secondo l’iconografia classica: alato, ha in mano una spada con la quale sconfigge Satana, rappresentato dal serpente; nell’altra mano tiene uno scudo che riporta la locuzione latina Quis ut Deus? (Chi è come Dio?), che l’arcangelo pronunciò nell’atto di scagliarsi contro Lucifero.

San Michele di Luigi Morgari nella chiesa di Carimate
San Michele Arcangelo

Nelle nicchie sotto la volta a vela puoi ammirare quattro statue che raffigurano:

  • San Giuseppe;
  • Sant’Anna;
  • San Gioacchino;
  • Re David.
La statua di Giuseppe nella Chiesa di Carimate
La statua di San Giuseppe

Le statue furono disegnate nel 1756 dal pittore milanese Giovanni Battista Venini (che fu pagato 60 lire per il lavoro) e rappresentano lo sposo della Madonna (Giuseppe) e la sua genealogia. La Vergine, infatti, era discendente di Re David e figlia di Anna e Gioacchino.

La statua di Re David nella chiesa di Carimate
La statua di Re David

L’altare laterale destro accoglie una statua in legno della Madonna Immacolata, esposta al culto nel dicembre del 1761 e realizzata dall’artista milanese Giovanni Caccia. Da Milano la statua venne condotta, non senza difficoltà, con il baldacchino creato dallo stesso Caccia: furono necessarie in tutto diciotto persone per il trasporto. La Vergine, con una veste argentata, tiene in braccio Gesù Bambino, che ferisce alla testa il drago che simboleggia Satana.

La statua della Madonna Immacolata nella chiesa di Carimate
La statua della Madonna Immacolata

L’altare laterale sinistro, invece, ospita un Crocifisso ligneo, protagonista nel Settecento di un episodio ritenuto miracoloso. Questo Crocifisso, ai tempi, era ospitato sotto la volta del Santuario della Madonna dell’Albero (di cui ti parlerò tra poco). Una notte esso cadde a terra: la croce si frantumò, mentre il Cristo non riportò neppure un graffio. I parrocchiani, quindi, pensarono a un miracolo. In seguito, nel dicembre del 1758, il Crocifisso fu trasportato nella chiesa parrocchiale dove si trova ancora adesso.

Il Crocifisso ligneo della chiesa di Carimate
Il Crocifisso ligneo dell’altare laterale sinistro

Non dimenticare di dare uno sguardo alle vetrate, che riproducono:

  • Gesù Cristo Re;
  • lo Spirito Santo;
  • l’Assunta;
  • l’Immacolata.

A realizzare i cartoni fu il pittore Giuseppe Ravanelli, e Angelo Teracotto si occupò dell’esecuzione tecnica. La vetrata sull’abside, che rappresenta la Crocifissione, è opera – invece – di Lindo Grassi.

Chiesa di Carimate, la vetrata della Creazione
La vetrata che raffigura la Creazione

Uscito dalla chiesa e lasciandotela alla tua sinistra, ti immergerai nello splendido centro storico di Carimate: in piazza Castello 1 puoi vedere il Castello di Carimate, costruito nel 1345 e poi restaurato in stile neogotico nel 1874 su progetto di Ercole Balossi Merlo, lo stesso architetto della Chiesa di Sancto Gerhardo a Monza.

Carimate, il castello
Il Castello di Carimate visto dalla chiesa

Dal 1976 l’edificio ha accolto gli Stone Castle Studios, studi di registrazione che hanno ospitato le incisioni di Lucio Dalla, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Patty Pravo, Fabrizio De André, Riccardo Cocciante e molti altri cantanti.

Cosa fare a Carimate, il Castello
La torre del Castello di Carimate

Il Castello di Carimate è una delle tante location cinematografiche in Brianza: infatti è stato scelto per le riprese del film Le lunghe notti della Gestapo.

Vuoi sapere di più a proposito del Castello di Carimate? Te ne parlo nel post qui sotto!

Il Castello di Carimate: Garibaldi, cinema e De Andrè

Di fronte al castello, ecco il complesso del Torchio, realizzato alla fine dell’Ottocento: il nome deriva da un torchio per pigiare l’uva che era presente fino al secolo scorso.

Cosa vedere a Carimate, il complesso del Torchio
L’ingresso del Torchio

Sotto questi portici, fino alla prima metà del Novecento c’erano le officine, le botteghe e i depositi dell’azienda agricola che apparteneva agli antichi proprietari del castello, la famiglia Arnaboldi.

I portici del Torchio a Carimate
I portici del Torchio

Negli anni ’50 il complesso e il castello furono venduti alla Società Generale Immobiliare di Roma (quella che si occupò della costruzione della Torre Velasca di Milano, per intenderci). Questa società, dopo essere passata sotto il controllo di Michele Sindona, nel 1976 venne posta in liquidazione; così il Torchio fu messo in vendita e in seguito riqualificato, diventando il centro culturale e commerciale del paese.

Il complesso del Torchio di Carimate
La targa che ricorda la riqualificazione del Torchio

Anche questo è stato il set di alcune scene di uno dei numerosi film girati in Brianza: sto parlando di Tutti gli uomini del deficiente, con protagonisti (tra gli altri) Claudia Gerini e Gigio Alberti.

Cosa fare a Carimate, il film Tutti gli uomini del deficiente
Gigio Alberti e Claudia Gerini in una scena del film Tutti gli uomini del deficiente girata a Carimate

Proseguendo la tua passeggiata, lasciati il castello sulla destra per imboccare via Arnaboldi: accanto al civico 7 troverai il Santuario della Madonna dell’Albero. Consacrato nel 1517 in omaggio a un’apparizione della Vergine ad alcuni contadini risalente a pochi anni prima, risale probabilmente al XIV secolo. L’abside è ornato con un affresco che raffigura Maria: sullo sfondo puoi notare la rappresentazione del Castello di Carimate.

Cosa fare a Carimate, il Santuario della Madonna dell'Albero
Il Santuario della Madonna dell’Albero a Carimate

Se vuoi conoscere meglio tutte le decorazioni e la storia del Santuario della Madonna dell’Albero di Carimate, comunque, puoi leggere l’approfondimento che gli ho dedicato nel post qui sotto.

Il Santuario della Madonna dell’Albero di Carimate

Superato il santuario, alla rotonda immediatamente successiva puoi imboccare sulla tua sinistra il lungo viale alberato che conduce al cimitero. Sulla collina che vedi di fronte a te sorge la Cappella Gentilizia della famiglia Arnaboldi.

Carimate, il viale del cimitero
Il viale alberato che conduce alla cappella

La sua costruzione, risalente al 1876, fu voluta da Bernardo Arnaboldi Gazzaniga (curiosità: nonno della nonna di Letizia Moratti), e affidata sempre all’architetto Balossi Merlo.

Cosa vedere a Carimate, la cappella gentilizia Arnaboldi
Il mausoleo della famiglia Arnaboldi

Ritornato alla rotonda, gira a sinistra per percorrere la SP 35: costeggerai, così, il campo del Golf Club Carimate (ingresso da via Airoldi 2): si sviluppa su 18 buche in un percorso ondulato nel contesto di un patrimonio naturale che comprende più di 10mila piante.

Cosa fare a Carimate, il Golf Club
Il Golf Club di Carimate

Di certo è una delle migliori location dove giocare a golf in Brianza. A proposito, se vuoi scoprire altri campi da golf vicino a Milano ti basta leggere il post qui sotto.

Dove giocare a golf in Brianza: i campi migliori in Lombardia

Continua a percorrere la SP 35 approfittando della pista ciclabile da cui è affiancata: arrivato nella frazione di Montesolaro, dopo una piccola rotonda vedrai alla tua destra, in piazza Spallino, il Monumento ai Caduti. Il monumento fu realizzato dallo scultore comasco Eli Riva, specializzato in arte sacra e arte funeraria e considerato l’ultimo erede dei Magistri Cumacini.

Il Monumento ai Caduti di Montesolaro
Il Monumento ai Caduti di Montesolaro

Superata piazza Spallino, ti ritroverai in via Nobili Calvi. Qui, all’incrocio con via Madonnina, c’è un altro edificio da annoverare nella lista “che cosa vedere a Carimate”: è la Chiesa della Beata Vergine Assunta. Costruita nel 1575, fu ampliata una prima volta nel 1919 e una seconda volta nel 1976; la struttura, però, è ancora quella della chiesa antica, con pianta longitudinale a tre navate.

Cosa fare a Carimate, la Chiesa della Beata Vergine Assunta
La Chiesa della Beata Vergine Assunta

Esattamente di fronte alla chiesa, ecco la Cappellina dell’Immacolata, costruita nel 1864 su progetto di Carlo Montanara. Da notare è il portale di accesso, inquadrato da un motivo ad arco rientrante e valorizzato da un piccolo timpano sovrastante.

Cosa vedere a Carimate, la Cappellina dell'Immacolata a Montesolaro
La Cappellina dell’Immacolata a Montesolaro

Che cosa fare a Carimate: gli itinerari naturalistici

Il territorio di Carimate rientra nel Parco della Brughiera Briantea.

In particolare, il sentiero 2 collega il paese con Lentate sul Seveso, partendo dai mulini vicino al fiume Seveso: puoi accedervi da via Molino Geretto.

Nel post qui sotto, trovi il resoconto dettagliato del sentiero 2 del Parco della Brughiera Briantea, con tutte le foto e le indicazioni per raggiungerlo.

Parco della Brughiera Briantea: il sentiero 2 da Lentate a Carimate

Il sentiero 10, invece, ti conduce fino a Cantù. Puoi accedervi da via del Golf, all’altezza del civico 19.

Per conoscere tutti i segreti del sentiero 10 del Parco della Brughiera Briantea, puoi leggere l’approfondimento che gli ho dedicato nel post qui sotto.

Il sentiero 10 del Parco della Brughiera Briantea da Carimate a Cantù

Il sentiero 11, poi, ti offre la possibilità di scoprire la valle del Serenza: puoi accedervi dal parcheggio del campo sportivo di via per Subinago 1. Percorrendo la pista ciclopedonale fino in fondo all’abitato, trovi un grande prato e sulla destra un sentiero protetto da una sbarra, che ovviamente puoi oltrepassare. In alternativa puoi imboccare il sentiero dalla pista ciclabile lungo la SP 35, proprio dove c’è il cartello che segna il confine tra Carimate e Montesolaro.

A pochi passi dall’imbocco del sentiero 10 del Parco della Brughiera Briantea, sempre in via del Golf, trovi anche l’ingresso di un altro percorso immerso nella natura: è il Sentiero della Valle Ferranda, di cui ti parlo nel post qui sotto.

Il Sentiero della Valle Ferranda di Carimate

Dove mangiare a Carimate

Uno dei migliori ristoranti di Carimate è Al Torchio, in piazza Castello 4: ti consiglio di provare le polpette di melanzane con fiori eduli, le capesante arrosto su crema di topinambur e le costolette di cinghiale all’agrodolce.

Nel novero dei posti dove mangiare a Carimate c’è anche il ristorante del Golf Club di via Airoldi 2, con cucina lombarda e mediterranea.

Tra le pizzerie di Carimate ti segnalo Latupì, in via Nobili Calvi 14 a Montesolaro: è aperta tutti i giorni tranne il lunedì.

In via Nobili Calvi 15 c’è, invece, l’Osteria La Cadrega, consigliata a chi ama la carne: il locale è piccolo, quindi è sempre meglio prenotare.

Dove mangiare a Carimate, l'osteria La Cadrega
L’osteria La Cadrega

Sempre in via Nobili Calvi, ma al civico 5, trovi La Trafila, ristorante di Carimate chiuso il lunedì sera e il mercoledì sera. Il menù comprende, tra l’altro, tagliatelle con ragù di cervo, crudité di ostriche e polpo alla brace con maionese di mare.

Cosa fare a Carimate, il Ristorante La Trafila
Il Ristorante La Trafila

Un’altra pizzeria di Carimate è Charlie Brown 15, in via Papa Giovanni XXIII 3: puoi usufruire del servizio d’asporto e scegliere tra pizze, panini, focacce, kebab e calzoni. Inoltre, il mercoledì tutte le pizze costano 4 euro.

Infine, il Bar Smile è una valida alternativa per chi è in cerca di un posto dove mangiare a Carimate, ma anche dove gustare gin tonic e cocktail di ogni genere. Lo trovi lungo la Strada Provinciale Novedratese al civico 3.

Come arrivare a Carimate

Come arrivare a Carimate in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Milano-Meda e uscire a Lentate sul Seveso Sud. Così puoi immetterti sulla SP 44: a questo punto vai sempre dritto e, alla rotonda prima del Bennet e del McDonald’s, devi girare a destra. Proseguendo lungo quella strada arriverai a destinazione.

Provenendo da Como, devi percorrere la SP 35 fino a Cermenate: alla prima rotonda che incontri devi svoltare a sinistra per imboccare la SP34, e poi segui le indicazioni.

Per arrivare a Carimate in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea suburbana S11 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Lissone, Desio, Seregno, Lentate sul Seveso, Cantù e Cucciago.

Per arrivare a Carimate in autobus puoi sfruttare la linea C82, che passa da Cantù, Novedrate e Mariano Comense.






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