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La chiesa parrocchiale di Camnago

Camnago, la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta

In questo articolo ti parlo della storia di Camnago e della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta: un racconto dettagliato che ti permetterà di scoprire questo edificio religioso e tutte le opere d’arte che ne decorano la facciata e gli interni, grazie a dipinti di artisti del calibro di Rivetta, Volonterio e Vilasco. Buona lettura!

Camnago, Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta: la storia

Già nella seconda metà del Duecento, il curato di Rovello Goffredo da Bussero indica, nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, ben tre chiese a Camnago (“in plebe de Seviso, loco Camenago”): la Chiesa di San Salvatore, la Chiesa di San Quirico e la Chiesa di San Fedele con Santa Margherita.

La Chiesa di San Quirico è nominata anche in una bolla pontificia di papa Niccolò V del 2 gennaio del 1454, che permette ai frati domenicani del Convento di San Pietro Martire di Seveso di indicare un parroco per tale chiesa.

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Nel 1567, quando padre Leonetto da Clivone arriva a Camnago in previsione della visita pastorale di San Carlo Borromeo, la Chiesa di San Quirico esiste ancora, ma è in totale rovina e non può essere utilizzata: ecco perché si raccomanda di radere al suolo l’edificio, vendendo il materiale ancora utilizzabile e sfruttando i proventi per sistemare la chiesa parrocchiale, intitolata ai santi martiri Quirico, Sebastiano e Solutore.

San Carlo giunge a Camnago nell’aprile del 1581. La descrizione che lascia della Chiesa di San Quirico è impietosa: “povertà e massima indecenza” sono i tratti peculiari dell’edificio, privo di sagrestia e senza decorazioni.

All’inizio del Novecento, il progressivo aumento della popolazione di Camnago rende evidente la necessità di ampliare la chiesa parrocchiale esistente o addirittura di costruirne una nuova.

Nel 1908 il cardinal Ferrari, in visita pastorale, nella predica ai parrocchiani è perentorio: “Credevo di venire a Camnago a vedere la nuova chiesa bella e grande; invece ci troviamo ancora nella vecchia divenuta più piccola, essendo voi aumentati di trecento anime dall’ultima mia visita pastorale [avvenuta nel 1901]”.

Ferrari fa ritorno a Camnago nel 1912, ma la situazione non è cambiata. Anzi, bisogna ancora decidere dove la nuova chiesa dovrà essere realizzata: chi sostiene che debba sorgere nel punto in c’è già la vecchia parrocchiale, chi la preferisce verso Lentate, chi – come il parroco don Ferdinando Vicini – desidererebbe sfruttare il fondo Pennati presso la residenza della marchesa Vianson.

Nel novembre del 1912, come riportato nel libro Camnago, la memoria ritrovata (di Mirco Cappelli, Riccardo Meda, Matteo Turconi Sormani e Cristina Volontè), l’ingegnere Carlo Ravasi, in previsione di un intervento chirurgico a cui si dovrà sottoporre, promette a don Vicini che, se l’operazione riuscirà, donerà il fondo Pennati – di cui detiene la proprietà – per consentire la realizzazione della chiesa.

Così va, ma c’è ancora un ostacolo da superare: le famiglie camnaghesi, infatti, si dichiarano pronte a dare il proprio contributo per la realizzazione della chiesa (offrendo soldi per finanziarne la costruzione, ma anche prestando gratuitamente la propria manodopera) solo a condizione che la chiesa venga eretta nella parte meridionale dell’orto parrocchiale.

Camnago, la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta oggi

Ravasi, pertanto, per mantenere fede alla propria promessa si offre di finanziare l’acquisto del terreno in questione.

Nel luglio del 1913 l’architetto Cesare Formenti presenta un progetto per il nuovo edificio religioso, e a novembre del 1913 finalmente iniziano i lavori.

La popolazione locale dà il proprio contributo nei giorni festivi, occupandosi del trasporto della ghiaia e della sabbia.

Così, a giugno del 1914 è già stato collocato il tetto, anche se la posa ufficiale della prima pietra avviene solo il 19 luglio.

La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta viene ufficialmente consacrata dal cardinal Ferrari il 16 luglio del 1915.

La spesa complessiva è di 89.814 lire: ben 72.119 lire arrivano dalla vendita degli alberi della brughiera appositamente tagliati, mentre don Vicini mette di tasca propria quasi 2.500 lire. Formenti, invece, ha prestato la propria opera gratuitamente.

Papa Leone XIII
Uno dei pontefici raffigurati all’interno della chiesa di Camnago: papa Leone XIII

Decorazioni e dipinti

Nel maggio del 1919 il pittore milanese Enrico Volonterio comincia ad affrescare gli interni della chiesa, occupandosi della scena di Gesù con i bambini e della predicazione di Cristo.

Gli affreschi di Enrico Volonterio nella chiesa di Camnago
Gesù con i bambini

Dopo aver decorato la facciata, dipinge anche la Natività e le scene di Gesù tra i dottori del tempio, della consegna delle chiavi e della pesca miracolosa.

La Natività di Enrico Volonterio
La Natività dipinta da Enrico Volonterio
Gesù e i dottori del tempio
Gesù tra i dottori del tempio
La consegna delle chiavi di Volonterio
La consegna delle chiavi
La pesca miracolosa
La pesca miracolosa

Nel 1924 prende il via la costruzione del nuovo campanile, progettato sempre da Formenti: alto 38 metri e 40 centimetri, costa in totale 102.000 lire.

Tuttavia le casse parrocchiali sono ormai così vuote che non ci sono più soldi per ordinare le campane: per installarle è necessario aspettare due anni, e in ogni caso alle spese contribuiscono anche molte famiglie locali, insieme con l’opificio Serica e il Comune.

Per più di 20 anni, i quadranti dell’orologio rimarranno tre, essendo stati impiegati quelli del campanile vecchio.

Nel 1943 il pittore di Melegnano Romeo Rivetta si dedica alla decorazione della Cappella della Madonna. I lavori vengono completati l’anno successivo, con la raffigurazione dei papi Pio IX e Pio XII.

Nel 1946, l’artista di Villasanta Fiorentino Vilasco dipinge le pareti della chiesa con i sette simboli che rappresentano i Sacramenti, sempre su disegno di Rivetta.

Nel 1950 viene posizionata la prima grande vetrata della chiesa, collocata sopra la Cappella della Madonna: realizzata da Aristide Albertella, raffigura il mistero dell’Annunciazione, i simboli delle Litanie Lauretane e donne illustri dell’Antico Testamento.

Camnago, chiesa: una vetrata
Dall’alto: il mistero dell’Annunciazione, i simboli delle Litanie Lauretane e donne illustri dell’Antico Testamento

Poco dopo viene inaugurata la vetrata della facciata, sempre opera di Albertella.

Don Tranquillo Chiodi, infine, farà installare una terza vetrata sopra la Cappella di San Giuseppe.

La Cappella di San Giuseppe nella chiesa di Camnago
La Cappella di San Giuseppe

Camnago, Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta: come arrivare

A Camnago la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta si trova all’incrocio tra via Vittorio Veneto e via XXIV Maggio.

La chiesa parrocchiale di Camnago
La chiesa di Camnago

Se decidi di visitarla e hai in mente di arrivare a Lentate sul Seveso in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Col di Lana.

Preferisci arrivare a Lentate sul Seveso in treno? Ottima idea: la stazione di Camnago è molto vicina alla chiesa. Uscito dalla stazione, vai a sinistra e procedi lungo via XXIV Maggio: supera il semaforo e, dopo poche decine di metri, vedrai la chiesa alla tua destra.

Infine, nel caso in cui tu scelga di arrivare a Lentate sul Seveso in autobus puoi fare riferimento alle linee Z150, Z165 o Z166 e scendere alla fermata via Vittorio Veneto 30. Da qui, incamminati lasciandoti i numeri civici pari sulla sinistra: dopo poche decine di metri troverai la chiesa alla tua sinistra.

Che cosa vedere a Lentate sul Seveso

Dopo aver visto a Camnago la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, potresti andare alla scoperta di tutte le altre location più interessanti e suggestive di Lentate. Per sapere dove andare e che cosa vedere a Lentate sul Seveso, ti basta leggere il post qui sotto, che ti segnala anche tutti i sentieri del Parco della Brughiera Briantea che attraversano il paese.

Che cosa fare a Lentate sul Seveso: guida per turisti





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