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Giussano: il Casone

Il Casone di Giussano

Il Casone di Giussano è uno degli edifici più antichi di tutta la Brianza. Con più di mille anni di storia alle spalle, è stato protagonista dei principali eventi della città, e ancora oggi svetta nel centro storico, accanto a Villa Mazenta. Se vuoi conoscere il Casone più da vicino, leggi il resto del post!

La storia del Casone di Giussano

Si pensa che il Casone di Giussano sia stato costruito dalla famiglia Giussani come castrum, cioè fortificazione con scopi difensivi, intorno all’anno 1000: un’epoca in cui in Brianza era considerevole la minaccia di invasioni da parte di orde di barbari, al punto da rendere necessaria l’estensione di nuclei fortificati in molti paesi.

Il Casone che vediamo oggi, frutto dei numerosi rimaneggiamenti a cui è andato incontro nel corso del tempo, è molto diverso rispetto a quello originale, con la conformazione di mille anni fa.

L'edificio del Casone a Giussano
L’edificio del Casone a Giussano

Tuttavia sono ancora visibili come preziosa testimonianza del passato le finestre a forma di ogiva, a sesto acuto, con i contorni in cotto.

La finestra a ogiva del Casone
Una delle finestre a ogiva a sesto acuto dell’edificio

Situato a nord della vecchia chiesa parrocchiale di Giussano intitolata a San Filippo e Giacomo, oggi non più esistente, il Casone nel 1876 veniva descritto da Vitaliano Rossi (già coadiutore a Giussano) nel suo scritto Alberto da Giussano – Capitano della Compagnia della Morte – nel settimo centenario della battaglia di Legnano come “il baluardo dei Giussanesi, la sede dei consigli, il palazzo di giustizia, la residenza della famiglia più influente”.

In origine, solo il secondo piano era abitabile: il pian terreno infatti era aperto, con porticati costituiti da colonne in arenaria che sostenevano il primo piano.

La terrazza, invece, era ricca di vedette, feritoie e merlature, impreziosita da una torre angolare: stando a questa descrizione, insomma, il Casone dell’epoca era un palazzotto turrito non molto diverso dall’Arengario di Monza, come scrive Giorgio Giorgetti in Giussano. La storia e il presente.

Giussano: il Casone
Il Casone oggi

Insieme con la chiesa, il Casone faceva parte dell’antico centro di Giussano, intorno al quale sorgevano le (poche) case del paese. Ancora nel 1576 la popolazione era di appena 850 abitanti, per un totale di 130 nuclei familiari. Ciò lascia supporre che nei secoli precedenti i giussanesi fossero molti di meno.

I Giussani e i Mazenta

Nella seconda metà del XVIII secolo, il marchese Guido Gaetano Mazenta Rusca Giussani Castiglioni Casati fece dipingere a grandi linee sul Casone, sulla facciata che dava sulla strada maestra, l’arma gentilizia della famiglia Mazenta con il motto latino “sine labe” (che vuol dire “senza macchia”).

Nello stemma gentilizio fu incluso anche quello dei Giussani, secondo quanto era stato previsto nel testamento dell’8 gennaio del 1660 dal protofisico Giovan Battista Giussani: esso riferiva che, nel caso in cui fossero diventati eredi, i Mazenta avrebbero dovuto assumere lo stemma dei Giussani. In caso contrario, avrebbero perduto l’eredità, che sarebbe stata devoluta ad altri.

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Ma perché il marchese Mazenta aveva deciso di far rappresentare lo stemma di famiglia sul Casone? Compiamo un passo indietro per scoprirlo.

Il palazzo della famiglia Giussani (quello che poi sarebbe diventato Villa Mazenta) in seguito alla morte di Giovan Battista era stato occupato dalla famiglia Sommariva, dopo che il conte Gerolamo Sommariva di Lodi nel 1743 si era unito in matrimonio con Caterina, una delle due eredi del patrimonio Giussani (l’altra, Francesca, si era fatta novizia nel Monastero della Vettabbia).

Il Casone e Villa Mazenta
Villa Mazenta e il Casone

E Mazenta cosa c’entrava? Semplice: suo nonno Guido Antonio era stato il marito di Laura Giussani, nipote di Giovan Battista.

Per questo, quando Francesca era entrata in monastero, il Mazenta era entrato in possesso della sua parte di eredità Giussani.

Egli, però, non si accontentava, e ambiva a essere il successore al diritto di primogenitura che Giovan Battista aveva lasciato nel 1660.

Così, intentò una causa ai conti Sommariva, e riuscì a vincerla: i Sommariva dovettero dunque abbandonare Giussano e la villa, e il loro posto nella residenza fu preso dal Mazenta, che a quel punto decise di far dipingere lo stemma familiare sul Casone per ribadire che era lui il solo erede dei Giussani.

Il Casone a Giussano
La facciata del Casone su piazza San Giacomo

E, sempre a proposito di stemmi… All’inizio degli anni ’80 del secolo scorso, il Casone è stato sottoposto a lavori di restauro che hanno consentito di riportare alla luce una colonna in arenaria di forma ottagonale con un capitello sul quale era scolpito un antico stemma della famiglia da Giussano con la tipica torre merlata.

Casone di Giussano: come arrivare

Il Casone di Giussano si trova all’incrocio tra piazza San Giacomo e via Alberto da Giussano.

Villa Mazenta e il Casone
Piazza San Giacomo: sulla sinistra Villa Mazenta; sulla destra il Casone

Se desideri vederlo da vicino e hai in mente di arrivare a Giussano in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Alberto da Giussano, proprio accanto all’edificio.

Preferisci arrivare a Giussano in treno? Allora devi fare riferimento alla stazione di Carugo-Giussano. Uscito dalla stazione, vai a destra e oltrepassa il passaggio a livello per imboccare via Battisti. Ora procedi sempre dritto e – superato il confine tra Carugo e Giussano – continua in via Garibaldi e poi in via Addolorata, al termine della quale ti ritroverai in piazza San Giacomo: il Casone è alla tua sinistra, accanto a Villa Mazenta.

Infine, nel caso in cui tu decida di arrivare a Giussano in autobus, le linee che puoi utilizzare sono la Z221 e la Z231. Scendi alla fermata Umberto I/Roma e, lasciandoti i numeri civici pari sulla sinistra, incamminati lungo via Umberto I; giunto alla statua della Madonnina, svolta a destra in piazza Roma. Andando dritto, sbucherai in piazza San Giacomo, e vedrai il Casone proprio di fronte a te.

Che cosa vedere a Giussano

Il Casone a Giussano è solo uno dei tanti edifici storici che vale la pena di osservare in città. Vuoi sapere quali sono gli altri? Leggi il post qui sotto, che ti spiega che cosa vedere a Giussano, tra murales, chiese antiche e tante altre location da non perdere.

Che cosa fare a Giussano: guida per turisti




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2 commenti su “Il Casone di Giussano”

  1. COMPLIMENTI PER LA NARRATIVA, MOLTO INTERESSANTE, DA GIUSSANESE D.O.C. NATO E VISSUTO IN CITTA` HO SEMPRE CREDUTO SBAGLIANDO CHE FOSSE STATA LA CSA DEL MITICO EVALOROSO ALBERTO, NON SI E` MAI FINITO DI IMPARARE …

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