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Il Parco Nicholas Green

Harry Rosenthal e il Monumento alla Libertà di Giussano

Il Parco Nicholas Green di Giussano è impreziosito dalla presenza del Monumento alla Libertà realizzato dall’artista Harry Rosenthal. Il post che stai per leggere ti permetterà di conoscere da vicino questo monumento, e in più ti farà scoprire la storia di Nicholas Green, un bambino americano che ha cambiato le vite di ognuno di noi.  

Il Monumento alla Libertà di Harry Rosenthal

Il Parco Nicholas Green di Giussano accoglie il Monumento alla Libertà di Harry Rosenthal.

Il monumento è stato ideato come tributo alla Resistenza in Italia, e rappresenta delle figure umane in fuga, aggrappate a un muro nel tentativo di scavalcarlo.

Il Monumento alla Libertà a Giussano di Harry Rosenthal
Il Monumento alla Libertà di Harry Rosenthal

Prima di parlarti del monumento, però, voglio raccontarti chi era il Nicholas Green a cui è dedicato il parco giussanese.

È probabile che tu abbia già sentito questo nome, che richiama alla memoria un episodio di cronaca nera avvenuto nel nostro Paese nella prima metà degli anni Novanta.

Nicholas Green

È l’inizio dell’autunno del 1994: Nicholas – un bambino americano, nato a San Francisco – è in vacanza in Italia con i genitori, Margaret e Reginald, e la sorellina Eleanor.

Ha da poco compiuto 7 anni ed è felice: ha già visitato Verona, Roma e Paestum.

Il 29 settembre i Green sono in viaggio sulla Salerno – Reggio Calabria, quando all’improvviso la loro auto viene colpita da una scarica di colpi di pistola: alcuni rapinatori hanno scambiato la vettura di quei turisti statunitensi per quella di un gioielliere.

Nicholas, che dorme sul sedile posteriore, viene colpito alla testa.

I Green si recano subito all’ospedale del paese più vicino, Petilia Policastro, ma quella struttura non ha a disposizione le apparecchiature necessarie a curare il piccolo.

La famiglia americana, allora, viene scortata dalla polizia a Villa San Giovanni, da dove parte il traghetto diretto a Messina: qui, altri agenti attendono Nicholas e i suoi familiari per scortarli all’ospedale locale.

Ricoverato al Policlinico di Messina in condizioni disperate, il bambino è tenuto in vita solo dalle macchine: morirà il 1° ottobre.

Da quella tragedia, però, ha origine un miracolo destinato a innescare una rivoluzione nel nostro Paese.

Reginald e Margaret, infatti, autorizzano la donazione degli organi di Nicholas: a beneficiarne sono ben sette persone.

Quella della prima metà degli anni Novanta è un’epoca in cui, almeno in Italia, la donazione degli organi è una pratica molto rara.

Per questo motivo, la scelta dei coniugi Green desta notevole scalpore.

È così che si scatena il cosiddetto Effetto Nicholas: l’opinione pubblica viene sensibilizzata dalla decisione dei genitori di Nicholas al punto che in tutta Italia le donazioni di organi aumentano in modo esponenziale.

Nel giro di venti anni arriveranno a triplicare, raggiungendo un tasso di crescita che nessun altro Paese al mondo può vantare (se vuoi saperne di più, puoi visitare il sito web gestito da Reginald Green: si chiama Nicholaseffect.org).

A Nicholas sono stati intitolati tantissimi parchi italiani (fra gli altri, a Bologna, Firenze, Torino, Fondi, Roma, Cosenza, Catanzaro, Pisa e Fagnano Olona), ma anche asili nido (a Lamezia Terme, Napoli e Reggio Calabria), scuole materne (a Torino e Vermezzo), scuole elementari (a Bari, Soverato e Gela), strade (a Tradate, Sirmione, Agrigento, Gela, Ferrandina, Marina di Ragusa e Reggio Emilia), ponti, piazze e il reparto di rianimazione del Policlinico di Messina.

Nel 1998 alla storia del piccolo è stato dedicato anche un film tv, Nicholas’ Gift (Il dono di Nicholas), con protagonista Jamie Lee Curtis nei panni di mamma Margaret.

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Ecco, quindi, perché il parco di Giussano è dedicato a Nicholas Green.

Reginald e Margaret, così come la figlia Eleanor (che ai tempi della morte del fratellino aveva solo 4 anni), in passato sono stati anche a Giussano per partecipare alle commemorazioni in ricordo di Nicholas, la cui unica vita ha permesso di salvarne sette.

Chi era Harry Rosenthal

E ora ritorniamo al Monumento alla Libertà di Giussano, che fu realizzato su richiesta del sindaco Erminio Barzaghi da Harry Rosenthal, artista israelita del Novecento.

Harry Rosenthal: il Monumento alla Libertà
L’opera di Rosenthal nel Parco Nicholas Green

Sui mattoni in rilievo sono incisi i nomi di personaggi o vicende storiche che hanno avuto a che fare con la resistenza e la libertà. Per esempio:

  • Lumumba: Patrice Lumumba fu il primo Presidente del Consiglio della Repubblica del Congo; venne ucciso nel gennaio del 1961 dalle truppe di Moise Ciombe, che sarebbe diventato a sua volta Primo ministro pochi anni più tardi.
  • Minzoni: don Giovanni Minzoni fu uno strenuo oppositore del fascismo: nell’estate del 1923 morì in seguito all’aggressione di due squadristi fascisti.
  • Bonhoeffer: Dietrich Bonhoeffer fu un teologo tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo; arrestato nel 1943, fu impiccato due anni più tardi su espressa richiesta di Adolf Hitler.
  • Colligny: Gaspard II de Colligny fu un nobile francese, comandante militare degli ugonotti, assassinato nell’agosto del 1572 durante la strage di San Bartolomeo per ordine del re Carlo IX.
  • Dollfuss: Engelbert Dolfuss fu un politico austriaco, cancelliere dal 1932 al 1934, anno in cui venne ucciso da congiurati nazisti in occasione del Putsch di luglio.
  • Andreas Hofer: Andreas Hofer fu un condottiero austriaco, comandante contro l’invasione del Tirolo compiuta dalle truppe francesi.
  • Dalla Chiesa: Carlo Alberto dalla Chiesa fu un prefetto di Palermo, ucciso nel 1982 – pochi mesi dopo il suo insediamento – in un attentato mafioso compiuto da Cosa Nostra.
  • Nagy: Imre Nagy fu uno dei leader della rivoluzione ungherese, favorevole all’apertura del proprio Paese verso l’Occidente; in seguito all’invasione delle truppe sovietiche, venne giustiziato dopo un processo a porte chiuse.
  • Tommaso Moro: Thomas More fu un politico e scrittore inglese, condannato alla pena capitale per non aver accettato l’Atto di Supremazia del re Enrico VIII sulla Chiesa in Inghilterra.
  • Cesare Battisti: Cesare Battisti fu un politico, patriota e irredentista italiano; catturato dalla Milizia imperiale austriaca durante la Prima Guerra Mondiale, venne processato e giustiziato per alto tradimento.
  • André Chénier: André Chénier fu un poeta francese, ghigliottinato nel 1794, ad appena 31 anni, durante la Rivoluzione Francese.
  • Rosa Luxemburg: Rosa Luxemburg fu una rivoluzionaria tedesca di origini polacche, teorica del marxismo; fondò la Lega Spartachista che nel 1919 insorse contro la Repubblica di Weimar e fu uccisa da gruppi paramilitari di cui il governo si serviva per contrastare i rivoltosi.
  • Matteotti: Giacomo Matteotti fu un giornalista e politico italiano, rapito e assassinato nel 1924 da una squadra fascista dopo aver denunciato i brogli elettorali attuati dal nascente regime mussoliniano.

Ma chi è stato Harry Rosenthal?

Nato il 2 novembre del 1922 a Vienna, Harry a soli sedici anni scappa a Parigi per sfuggire ai nazisti.

Nella capitale francese entra in contatto con l’ambiente protestante, a cui in seguito aderisce.

Naturalizzato francese, nel 1947 visita l’Italia e ha l’opportunità di conoscere da vicino l’arte di Michelangelo.

A partire dalla fine degli anni Cinquanta risiede a Milano, dove lavora in qualità di ingegnere elettrotecnico.

Nel frattempo, sviluppa la propria passione per la creatività artistica, dedicandosi alla scultura e sperimentando diversi materiali: l’argilla, il vetro, le leghe di metallo, il bronzo e il gesso.

Successivamente si trasferisce in un paese di campagna a sud di Milano, Carpiano, dove crea il proprio atelier presso la Cascina La Longora. Morirà in Portogallo nel 2017.

Le opere d’arte di Harry Rosenthal in Brianza

In Brianza, Rosenthal ha realizzato – oltre al monumento giussanese – anche un bronzo dedicato a Papa Wojtyla, oggi visibile in piazza Papa Giovanni Paolo II a Desio, e la scultura Dialogo tra le tre religioni monoteistiche, ospitata nel parco di Villa Campello ad Albiate; una sua scultura può essere ammirata anche a Seregno, nel Parco XXV Aprile.

Reginald Green una volta ha scritto sul suo sito: “Con questo blog voglio mostrare che ogni anno migliaia di persone prendono la decisione di donare gli organi invece di seppellirli. Ma voglio anche far vedere che persino nei momenti peggiori, quando la tentazione di chiudersi in sé stessi nel dolore e nella pena è quasi irresistibile, lo spirito umano arde in ogni tipo di persona”.

Ecco perché il Monumento alla Libertà di Rosenthal è la migliore espressione artistica possibile per il Parco Nicholas Green di Giussano.

Parco Nicholas Green a Giussano: come arrivare

Il Parco Nicholas Green di Giussano, che ospita il Monumento alla Libertà di Harry Rosenthal, si trova tra via Martiri della Libertà, via De Gasperi e via dei Bondi.

Il Parco Nicholas Green
Il Monumento alla Libertà di Harry Rosenthal

Se vuoi raggiungerlo e hai intenzione di arrivare a Giussano in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Martiri della Libertà.

Nel caso in cui tu scelga di arrivare a Giussano in autobus, ti conviene utilizzare le linee Z221 e Z231 e scendere alla fermata Umberto I/Roma. Da qui, lasciandoti i numeri civici dispari alla tua destra, procedi lungo via Umberto I e gira a destra in via Carroccio; poi imbocca la prima strada a sinistra, via Martiri della Libertà, che ti conduce fino al parco.

Infine, per arrivare a Giussano in treno devi fare riferimento alla stazione di Carugo-Giussano. Uscito dalla stazione, gira a destra e supera il passaggio a livello per imboccare via Battisti. Da qui vai sempre dritto: oltrepassato il confine tra Carugo e Giussano, continua lungo via Garibaldi e poi in via Addolorata, al termine della quale ti ritroverai in piazza San Giacomo. Gira a destra in piazza Roma e poi subito a sinistra in largo Europa; sbucherai in piazza Lombardi: il Parco Nicholas Green è di fronte a te.

Che cosa vedere a Giussano

Dopo aver ammirato il Monumento alla Libertà nel Parco Nicholas Green di Giussano, potresti andare alla scoperta di tutti gli altri luoghi da non perdere in città, tra murales, sentieri immersi nella natura, chiese antiche e opere d’arte. Clicca qui sotto per sapere che cosa vedere a Giussano e quali sono i posti migliori in cui fermarti a pranzo o a cena!

Che cosa fare a Giussano: guida per turisti




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