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La storia del Santuario della Madonna Pellegrina di Desio

Il Santuario della Madonna Pellegrina di Desio

La storia del Santuario della Madonna Pellegrina di Desio inizia con un incidente d’auto in una sera di primavera del 1950 e prosegue… beh, leggi il resto di questo post per scoprirlo. Qui troverai anche le indicazioni necessarie per raggiungere questa chiesa e suggerimenti per una passeggiata nei dintorni alla scoperta delle bellezze della città.

La storia del Santuario della Madonna Pellegrina di Desio

Desio, 14 aprile 1950: a tarda sera, Giuseppe Carpanelli è in macchina con la moglie Giuseppina e una sua collaboratrice.

I tre sono stati tutto il giorno alla fiera di Milano, dove Giuseppe è commissario.

A Desio, dove i Carpanelli abitano, è ormai buio e piove. Giunto davanti a casa, in via Milano, Carpanelli si ferma prima di svoltare per entrare nel cortile della sua abitazione, davanti alla quale ci sono i binari del tram.

Dal sedile posteriore, la collaboratrice di Carpanelli gli comunica che la strada è libera; Giuseppe, allora, comincia la manovra per entrare nel cortile.

Ma, proprio in quel momento, sopraggiunge un tram. Quasi all’improvviso, nascosto forse dalla nebbia, forse da due filari di siepi. O forse Giuseppe è semplicemente stanco e non si è accorto del suo arrivo.

Il tram, che ha appena lasciato la rimessa di Desio per raggiungere Carate Brianza, trascina l’auto dei Carpanelli per alcuni metri.

L’urto è tremendo, così rumoroso che gli abitanti della zona scendono in strada per capire cos’è accaduto.

Un terribile incidente, è evidente. Ma, quasi incredibilmente, tutti gli occupanti della macchina sono salvi: vanno sì in ospedale, ma ci restano per pochissimo. Un miracolo!

Conclusa la degenza e consapevole del rischio che ha corso, Giuseppe – come voto di ringraziamento – decide di far costruire nel rione in cui abita una cappella dedicata alla Madonna.

Anzi, più precisamente dedicata alla Madonna Pellegrina, visto che la Vergine gli ha salvato la vita mentre anche lui era un pellegrino, cioè in viaggio.

La storia del Santuario della Madonna Pellegrina di Desio
Il Santuario della Madonna Pellegrina di Desio

Giuseppe, allora, individua un terreno che si trova praticamente davanti a casa sua e che si affaccia proprio su via Milano, quella dell’incidente.

Il terreno appartiene a Maria Pia Cramer: dopo qualche difficoltà iniziale, alla fine si trova un accordo economico per la cessione dell’appezzamento grazie all’intervento della moglie di Carpanelli, Giuseppina.

In quel momento sono ancora in pochi a sapere delle intenzioni di Giuseppe, che quindi non può contare su finanziamenti provenienti da fuori: tocca a lui pagare l’intera opera, ed è questo il motivo per il quale l’edificio non potrà essere troppo grande.

Ottenuto il placet delle autorità religiose locali, Carpanelli per la progettazione si ispira a una piccola chiesa – con pianta a croce latina e una piccola cupola nascosta – situata al Villaggio Brollo a Solaro, realizzata pochi anni prima da Giuseppe Brollo, e affida l’incarico all’architetto Luigi Bugatti.

Dopodiché il progetto viene reso pubblico. Ed è a questo punto che succede un altro piccolo miracolo: subito la popolazione locale manifesta un fortissimo interesse per l’idea, e in tanti si mettono a disposizione gratuitamente per lavorare nel cantiere.

Complice questa ondata di entusiasmo, Giuseppe si convince a cambiare il progetto per realizzare una chiesa più grande. Anzi, a dir la verità, un santuario.

Ma a quel punto i suoi risparmi non bastano, e bisogna compiere un passo in più: sorge così un comitato che si occupa di coordinare le persone che si prestano a lavorare gratuitamente e di amministrare le offerte che giungono da ogni dove.

L’idea del nuovo santuario piace così tanto che addirittura viene cambiato nome al rione in cui la chiesa sorgerà: non più rione Bonomo ma rione Madonnina.

La posa della prima pietra

La prima pietra della chiesa viene posta il 29 giugno del 1951, quando ancora non sono stati presentati in Comune i disegni necessari per ottenere la licenza edilizia: eppure già si parla del primo Santuario della Madonna Pellegrina mai costruito in Italia.

Per fortuna, le risorse non mancano: un po’ per i contributi provenienti da molte famiglie benestanti di Desio, un po’ per le tante manifestazioni, incluse pesche di beneficenza, che vengono organizzate per raccogliere fondi.

Il 29 luglio, addirittura, l’incasso di una rappresentazione del Rigoletto al Teatro Villoresi con protagonisti i migliori interpreti della Scala di Milano viene destinato al finanziamento dei lavori per la chiesa.

Nel frattempo, il progetto iniziale viene modificato; Bugatti studia un edificio più grande che dovrebbe ospitare una grotta come quella di Lourdes.

Alla fine, però, non sarò questo il progetto definitivo: considerato troppo costoso, verrà di nuovo cambiato in corso d’opera, fino alla realizzazione della chiesa con i tratti caratteristici che si possono osservare ancora oggi.

I lavori vengono svolti dall’impresa Tonini e Rasin di Milano, con il supporto dei tanti abitanti della zona – molti dei quali immigrati – che prestano la propria opera gratuitamente, spesso anche di notte.

Complice la profusione di tali sforzi, il cantiere procede speditissimo, e nel giro di un anno la costruzione viene completata.

Il pavimento marmoreo giunge dalla Sinagoga centrale di Milano, che in quegli anni è in rifacimento, mentre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro – di cui Carpanelli fa parte – dona una statua in legno della Madonna.

Il 14 settembre del 1952 il prevosto Giovanni Bandera viene chiamato a benedire il Santuario della Madonna Pellegrina di Desio: è la fine (o l’inizio?) di una storia fantastica.

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E Giuseppe Carpanelli? Beh, la vita è stata davvero benevola con lui. Ha avuto tre figli, Luigi, Clementina e Leopoldo, che hanno proseguito la sua attività.

Sì, perché Giuseppe non era un uomo qualunque; apprezzato ebanista, nel 1919 aveva fondato un’azienda che esiste ancora oggi, guidata dai suoi nipoti.

La storica Carpanelli di Desio, appunto.

Santuario della Madonna Pellegrina di Desio: come arrivare

Il Santuario della Madonna Pellegrina di Desio si trova in via Milano, all’angolo con via Varese. Vorresti visitarlo?

Se decidi di arrivare a Desio in auto, puoi trovare parcheggio in via Milano, proprio accanto alla chiesa.

Scegliendo di arrivare a Desio in treno, ti conviene – in realtà – fare riferimento alla stazione di Seregno. Uscito dalla stazione dalla parte del binario 5, gira a sinistra in via Comina e percorrila fino in fondo; quindi vai a sinistra in via Colzani, e al successivo incrocio svolta a destra in via Milano. Ora non ti rimane che andare sempre dritto, fino a che non troverai la chiesa alla tua destra.

Infine, qualora tu abbia in mente di arrivare a Desio in autobus, puoi utilizzare la linea Z231 e scendere alla fermata Milano/Rossa. Da qui, lasciandoti i numeri civici pari alla tua sinistra, ti basta percorrere poche decine di metri prima di vedere il santuario sulla tua destra.

Che cosa vedere a Desio

Partendo dal Santuario della Madonna Pellegrina di Desio potresti passeggiare per le strade della città alla scoperta dei monumenti, delle opere d’arte e dei luoghi storici che puoi ammirarvi. Non sai dove andare? Niente paura: nel post qui sotto trovi tutti i consigli utili per sapere che cosa vedere a Desio.

Che cosa fare a Desio: guida per turisti

[Per saperne di più: Il Santuario della Madonna Pellegrina in Desio tra cronaca e storia (1951-2005) di Paolo Conte]






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