Home » Provincia di Monza » Giussano » Paina, la Chiesa di Santa Margherita
Paina, la Chiesa di Santa Margherita

Paina, la Chiesa di Santa Margherita

Vuoi conoscere la storia di Paina e della Chiesa di Santa Margherita a Giussano? Con questo post ti propongo un viaggio a ritroso nel tempo, che ti offre l’occasione di scoprire le origini della località giussanese: sapevi che sono strettamente legate alla Certosa di Garegnano che ha dato il nome a viale Certosa a Milano?

La storia di Paina e della Chiesa di Santa Margherita

Il nome di Paina deriva con tutta probabilità dal termine paglina: una paglia molto sottile che, nei secoli passati, abbondava nei campi incolti della località.

Una ulteriore testimonianza della presenza di parecchi terreni incolti nella zona proviene dal nome della vicina località Brugazzo (in passato chiamata anche Brugazio o Brugascio), che giunge forse da brughiera: insomma, boscaglie e terre incolte.

Come scrive Giorgio Giorgetti nel libro Giussano. La storia e il presente, fino ai primi anni del XV secolo a Paina c’erano solo pochi casolari, circondati da alcuni lembi di terreno bonificato in un territorio che, però, nel complesso era pieno di erbacce e incolto, se non addirittura paludoso.

Da un’investitura di alcuni fondi situati a Paina risalente all’8 marzo 1413 sappiamo che un certo Ambrogio Missaglia era tenuto a pagare per il loro affitto segale, miglio, marroni, castagne, noci e galfioni (cioè ciliegie): a dimostrazione di quanto le coltivazioni granarie fossero modeste.

A proposito di galfioni, nella Chiesa di Santa Margherita di Paina fu posta una statua della Madonna con bambino, entrambi con in mano una piccola ciliegia: un galfione, appunto, vale a dire il prodotto più coltivato da queste parti.

Intorno alla fine del Cinquecento, il territorio venne bonificato grazie all’intervento dei monaci certosini dell’abbazia di Garegnano (oggi conosciuta come Certosa di Garegnano, che ha dato il nome a viale Certosa a Milano).

A tal fine giunsero a Paina famiglie di agricoltori come famèi che vivevano alle dipendenze dei monaci. Il terreno paludoso, grazie al loro lavoro, divenne pian piano più fertile.

L’antica Chiesa di Santa Margherita

In quel periodo venne costruita anche l’antica Chiesa di Santa Margherita, ubicata là dove oggi sorge la grotta di Lourdes nei pressi del Bunzum, il serbatoio dell’acqua potabile di Paina.

La torre del serbatoio di Paina
La grotta di Lourdes e il serbatoio dell’acqua potabile di Paina

In questa chiesa si seppellivano i morti e, a volte, veniva celebrata la messa.

Solo pochi conversi (laici destinati ai lavori più umili che non avevano formulato i voti religiosi) risiedevano a Paina, mentre i monaci vivevano nel monastero di Garegnano; sporadicamente giungeva un padre per verificare la situazione dei fondi, e quando ciò avveniva veniva utilizzata come dimora la casa padronale, sfruttata – di tanto in tanto – anche come ospizio per pellegrini e poveri.

[Conosci la pagina Facebook di Viaggiare in Brianza? Ogni giorno puoi trovare immagini, storie, approfondimenti e consigli per le tue gite nei dintorni di Milano. Diventa follower per non perdere nemmeno un aggiornamento!]

Inizialmente Paina faceva parte della pieve di Agliate; tuttavia gli abitanti erano soliti servirsi della parrocchia di Mariano, che era molto più vicina.

Bisognò aspettare il 20 dicembre del 1568 perché le cose cambiassero: risale a quella data, infatti, il decreto di San Carlo Borromeo che impose al prevosto di Agliate di lasciare la cura della parrocchia di Paina alla prepositurale di Mariano.

L’8 agosto del 1597, nella casa padronale usata dai monaci di Garegnano si riunirono gli abitanti di Paina, di Brugazzo, di Cascina Bianca e di Cascina dell’Oca con l’intento di richiedere un sacerdote in loco.

Così, in presenza del console di Brugazzo Beltramo Garimberti e di quello di Paina Giovanni Antonio Besana, i convenuti si impegnarono a costruire la sacrestia e la casa parrocchiale con orto, e a garantire il sostentamento del sacerdote. Il priore della Certosa di Garegnano avrebbe invece mantenuto il diritto di scegliere il parroco, avendo ceduto la chiesa di sua proprietà.

Anche il prevosto di Mariano Alessandro Confalloniero fu favorevole alla nascita di una parrocchia a sé per gli abitanti di Paina e Brugazzo; anzi, si mostrò disponibile a cedere alla erigenda parrocchia anche le cascine della Porada e del Perticato, sempre che ci fosse il placet dell’arcivescovo di Milano.

Venne quindi inviata al cardinale Federico Borromeo la richiesta di avere una parrocchia a Paina. La domanda venne accettata, ma a una condizione: i painesi ogni anno avrebbero dovuto, in occasione della festa di Santo Stefano, andare a Mariano e offrire un cero del peso di una libbra durante la messa cantata per commemorare l’antica appartenenza a quella parrocchia.

Il milanese Pietro Caggiada fu il primo parroco di Paina, e mantenne l’incarico per ben 48 anni, dal 1597 al 1645.

La Via Crucis di Giorgio Scapati nella chiesa di Paina
Uno dei quadri della Via Crucis dipinta da Giorgio Scarpati nella chiesa di Paina

Nel secolo scorso, l’antica Chiesa di Santa Margherita di Paina è stata abbattuta: quella attuale è stata costruita a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’40, su progetto del celebre architetto Ottavio Cabiati.

Vanni Saltarelli a Paina
Il catino absidale della Chiesa di Santa Margherita di Paina affrescato da Vanni Saltarelli

Al suo interno è stata collocata una statua in legno che raffigura san Brunone (Bruno di Colonia): il fondatore dei Certosini, cioè l’ordine monastico che aveva fatto erigere la vecchia parrocchiale.

Una curiosità: nel Settecento, era comune il motto “Meda, Seregn, Paina e Marian i mantegnen el boia de Milan”. Come dire: a Paina (oltre che negli altri tre paesi citati) ladri e assassini non erano certo pochi.

Paina, Chiesa di Santa Margherita: come arrivare

A Paina, la Chiesa di Santa Margherita si trova all’incrocio tra via Santa Margherita e via IV Novembre.

Paina, la Chiesa di Santa Margherita
La Chiesa di Santa Margherita di Paina

Se hai intenzione di visitarla e decidi di arrivare a Giussano in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Santa Margherita.

Preferisci arrivare a Giussano in treno? Allora devi fare riferimento alla stazione di Seregno. Uscito dalla stazione, imbocca di fronte a te viale Mazzini; arrivato al semaforo, gira a sinistra in piazza a Roma e poi tieni la destra per entrare in corso del Popolo. A questo punto non ti rimane che andare sempre dritto per circa 3 chilometri (non puoi sbagliare!) fino a che non vedrai la chiesa alla tua sinistra.

Infine, qualora tu abbia in mente di arrivare a Giussano in autobus, puoi utilizzare la linea Z231 e scendere alla fermata IV Novembre/Verdi: da qui, percorri via IV Novembre lasciandoti i numeri civici pari sulla tua sinistra, e dopo pochi metri troverai la chiesa sulla tua sinistra.

Che cosa vedere a Giussano

A Paina la Chiesa di Santa Margherita può essere il punto di partenza per una passeggiata che ti porti alla scoperta di tutte le bellezze e di tutti i luoghi di interesse a Giussano. Se sei curioso di sapere quali sono, leggi il post qui sotto, che ti svela che cosa vedere a Giussano e dove puoi fermarti a pranzo o a cena nei dintorni.

Che cosa fare a Giussano: guida per turisti




Come vedi, tutti i contenuti di Viaggiare in Brianza sono fruibili gratuitamente. Mantenere in vita questo sito, però, ha un corso: se ti va di aiutarmi, puoi farlo cliccando qui sopra e lasciandomi una donazione. Sei tu a decidere l’importo, naturalmente.

Hai intenzione di scrivermi per segnalarmi un errore, chiedermi un consiglio o propormi una collaborazione? Puoi contattarmi cliccando qui sotto, oppure cercando Viaggiare in Brianza su Facebook, Instagram e Twitter. Ti risponderò il prima possibile!

Scrivimi!

Il sito e le pagine social di Viaggiare in Brianza sono la vetrina ideale per promuovere la tua attività e far conoscere i tuoi prodotti e i tuoi servizi a migliaia di persone: se vuoi cogliere questa opportunità e desideri sapere come pubblicizzare il tuo business, contattami 🙂

Ti è piaciuto questo post? Fallo conoscere ai tuoi amici!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *