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Ecce Vita a Paina nel Cortile degli Affreschi

Paina, Cortile degli Affreschi: Ecce Vita

Ecce Vita è una serie di dipinti realizzati dal maestro Carlo Brenna, artista che ha lo studio a Paina nel Cortile degli Affreschi: se vuoi scoprire di che cosa si tratta, qual è la storia di queste opere d’arte e cosa devi fare per ammirarle da vicino ti basta leggere il resto di questo post.  

Ecce Vita di Carlo Brenna

L’artista milanese Carlo Brenna, il cui studio si trova nel nucleo storico di Paina a Giussano, nel 2014 ha realizzato una serie di affreschi a cui ha dato il nome di Ecce Vita.

Carlo Brenna e il Cortile degli Affreschi
I quadri di Ecce Vita in esposizione

Si tratta di una rivisitazione personale della Via Crucis, in cui è la donna a essere protagonista.

Brenna, partendo dalla storia della Passione di Gesù, ha voluto costruire – con grazia e poesia – un messaggio universale che si rivolge a tutti, credenti e non.

Cortile degli Affreschi di Paina
Da sinistra verso destra, tre dei dipinti di Ecce Vita: Condivisione, Senza perdere la tenerezza, Non si può non cadere

Un messaggio rivisitato in chiave femminile, dato che la donna è la protagonista di tutta l’arte di Brenna.

Lo stile surreale e metafisico dell’artista ti affascinerà.

L’idea principale è che nella vita la sofferenza patita dalla donna sia sempre (stata) superiore a quella dell’uomo.

I dipinti sono dodici, e non quindici come le classiche stazioni della Via Crucis che vediamo di solito nelle chiese. A ogni dipinto è stato attribuito un titolo, affiancato a quello della stazione corrispondente.

  • I stazione (La condanna a morte): La presunzione della Legge ed il silenzio dei Giusti;
  • II stazione (Caricato della croce): Il peso del mondo su di me;
  • III stazione (Prima caduta): Non si può non cadere;
  • IV stazione (Incontro con la Madre): Senza perdere la tenerezza;
  • V stazione (Il Cireneo porta la croce): Condivisione;
  • VI stazione (Veronica asciuga il volto): L’abbraccio;
  • VII stazione (Seconda caduta): Cade o sorregge?
  • VIII stazione (Incontro con le donne): Pietas;
  • IX stazione (Terza caduta): Dio è morto?;
  • X stazione (Spogliato delle vesti): Eucaristia;
  • XI stazione (Inchiodato alla croce): Alle tre del pomeriggio;
  • XII stazione (Morte e resurrezione): Amore, costante, al di là della morte.

D’altra parte, non devi aspettarti di trovarti di fronte a una ricerca religiosa: quella di Ecce Vita è, invece, una ricerca di senso, etica ed estetica.

Carlo Brenna: Ecce Vita
Da sinistra a destra: Non si può non cadere, Il peso del mondo su di me e La presunzione della Legge e il silenzio dei Giusti

Inoltre, sotto ogni quadro è presente una spiegazione – non oggettiva, ma assolutamente soggettiva, e quindi del tutto opinabile – della rappresentazione.

Cortile degli Affreschi di Carlo Brenna
Ecce Vita allo specchio

Ecce Vita è stata realizzata nel 2014 con la tecnica dell’affresco su tavola: i temi della Via Crucis sono stati attualizzati da Brenna e resi in poesia, con simboli che ogni spettatore è libero di interpretare ma che hanno un denominatore comune: la donna, appunto.

Donna che è emblema di vita, di amore, di protezione, di libertà e di sofferenza.

Ecce Vita nel Cortile degli Affreschi di Paina
Le figure femminili di Ecce Vita

Come noterai, è una Via Crucis in cui la Croce non è mai rappresentata.

La Croce, cioè la sofferenza, nei dipinti di Brenna è simboleggiata dalle architetture opprimenti e spesso ansiogene delle composizioni scenografiche: ciò che viene costruito dall’uomo viene sorretto dalla donna, che però al tempo stesso ne è schiacciata.

Paina, Cortile degli Affreschi: Carlo Brenna
Come vedi in Condivisione (il dipinto sulla destra), la donna sorregge il peso del mondo e al tempo stesso ne è schiacciata

Ecce Vita diventa, allora, la Via Crucis del quotidiano: è il viaggio compiuto dalla donna, dalle donne.

Carlo Brenna a Paina nel Cortile degli Affreschi
Uno sguardo su Ecce Vita

Così, nel dipinto della III stazione (Prima caduta) la donna è spalmata nell’architettura e incapace di reagire; in quello successivo (L’incontro con la Madre) è libera e senza elmo, perché davanti alla madre siamo tutti nudi.

Nel quadro della VI stazione (Veronica asciuga il volto), invece, viene immortalato un abbraccio asessuato, assolutamente non erotico, come una carezza di tenerezza.

Paina, Cortile degli Affreschi: Ecce Vita
L’abbraccio

Seconda caduta, il dipinto della VII stazione, ricorda il mondo di dolore in cui viviamo, tra chi ci schiaccia e chi osserva imperturbabile, rimanendo fermo con le braccia conserte senza far niente.

Ma a schiacciarci è tutta la società nel suo complesso: ti basta guardare Terza caduta, il dipinto della IX stazione, per rendertene conto. Qui la morte osserva la donna annientata dalla decadenza della società. Esiste un simbolismo più forte per rappresentare una Via Crucis?

Ecce Vita a Paina nel Cortile degli Affreschi
L’atelier di Carlo Brenna con alcuni dei dipinti di Ecce Vita

Eppure, nonostante tutto, questa serie di opere d’arte è denominata Ecce Vita: perché in fondo la speranza rimane sempre, come rivela la scala dell’affresco della XI stazione, Inchiodato alla Croce.

Inchiodato alla croce di Carlo Brenna
Inchiodato alla Croce

Come ha scritto Matteo Mascheroni, nell’arte di Brenna “le angosce più profonde si materializzano in oniriche visioni senza tempo e senza spazio”. Queste opere insegnano ad “abbandonare ogni pregiudizio e regola”.

Ecce Vita a Paina nel Cortile degli Affreschi di Giussano
La rivisitazione della Via Crucis da parte di Carlo Brenna

Non mi soffermo troppo su altre interpretazioni o indicazioni, per non toglierti il piacere di scoprire il tutto in prima persona: meglio osservare i quadri dal vivo che non attraverso uno schermo, non trovi?

Ecce Vita a Paina nel Cortile degli Affreschi

I quadri di Ecce Vita sono stati esposti al pubblico:

  • a Macherio, dal 26 agosto al 6 settembre del 2015 (Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso);
  • a Soncino, dall’8 al 17 aprile del 2017 (sala mostre della filanda);
  • a Cantù, dal 17 al 27 marzo del 2018 (battistero della Basilica di Galliano);
  • a Mariano Comense, dal 13 al 25 aprile del 2019 (Chiesa di San Francesco);
  • a Paina, dal 31 marzo al 19 aprile del 2022 (Cortile degli Affreschi).

Se tu hai uno spazio in cui ti piacerebbe allestire una mostra con i quadri di Ecce Vita del maestro Carlo Brenna, scrivimi via mail o su Facebook; oppure recati direttamente al Cortile degli Affreschi per richiedere informazioni!

Dove si trova a Paina il Cortile degli Affreschi

A Paina il Cortile degli Affreschi si trova in piazza Nazario Sauro. Non sai come raggiungerlo? Non preoccuparti: clicca sul post qui sotto, e troverai non solo tutte le indicazioni utili per arrivare, ma anche la storia di questa magnifica location, con un racconto dettagliato di tutte le suggestive opere d’arte che la abbelliscono.

Il Cortile degli Affreschi di Giussano

Che cosa fare a Giussano

Dopo aver ammirato a Paina il Cortile degli Affreschi, non dimenticare di andare alla scoperta di tutte le altre location più interessanti di Giussano: nel post qui sotto trovi un itinerario completo che ti indica che cosa vedere in città e dove potresti fermarti a pranzo o a cena. Buona gita!

Che cosa fare a Giussano: guida per turisti





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