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La chiesa antica di Santo Stefano a Cesano

L’antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno

L’antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno è uno dei monumenti più affascinanti della città. Sconsacrata negli anni ’20 del secolo scorso, è stata convertita in auditorium: oggi è una struttura polifunzionale in cui, però, sono sopravvissute le meravigliose decorazioni realizzate in passato. Se ti va di scoprirle, leggi il resto di questo post!

La storia dell’antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno

L’antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno fu costruita nel XIII secolo. In origine, però, la struttura aveva un orientamento differente: la facciata, infatti, era rivolta verso il fiume Seveso.

Oggi, invece, la facciata è rivolta verso piazza Monsignor Arrigoni, mentre il Seveso scorre a lato.

Infatti, quando nel 1665 fu costruita la parte principale della chiesa per volontà di Bartolomeo Arese, la posizione dell’edificio fu ruotata di 90 gradi, in modo che esso fosse allineato alla via che congiungeva Palazzo Arese Borromeo con la strada per Milano.

Testimone di questo cambiamento è il campanile: come vedi, non è in asse rispetto alla chiesa ma è posizionato in senso obliquo.

L'antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano
Hai notato che il campanile non è perfettamente in linea?

La porzione più antica della torre campanaria risale con tutta probabilità nella prima metà del 1100, mentre la più recente è databile alla seconda metà del 1600.

La parte della chiesa che oggi si affaccia sulla piazza è il risultato di un lavoro di ampliamento effettuato nel XIX secolo, quando all’edificio furono aggiunte due campate.

La chiesa vecchia di Santo Stefano a Cesano Maderno
L’antica Chiesa di Santo Stefano

Il graduale aumento della popolazione dell’epoca, infatti, aveva messo in evidenza l’esigenza di ampliare la chiesa.

Il progetto fu redatto dal milanese Pietro De Ponti, mentre le risorse economiche necessarie giunsero da un lascito di 6mila lire di Marietta e Antonio Ferrari, una coppia che viveva a Binzago (frazione di Cesano Maderno).

Tuttavia ad appena 40 anni di distanza dal suo rifacimento, la chiesa fu sconsacrata: a partire dal 1926, infatti, si iniziò a costruire la nuova Chiesa di Santo Stefano, proprio di fronte a quella vecchia.

Dopo essere stata privata degli altari, trasferiti alla chiesa nuova, l’antica Chiesa di Santo Stefano dalla seconda metà degli anni ’30 andò incontro a un periodo di decadenza.

Negli anni ’50, addirittura, rischiò di essere demolita per far posto a un palazzo per l’esposizione dei mobili; per fortuna, il pericolo venne scongiurato.

E così arriviamo ai tempi più recenti: nel 2008 la chiesa è stata convertita in una struttura polifunzionale, in seguito ai restauri iniziati nel 1999 su progetto di Gianni Elli, Paolo Vaghi e Celestino Oltolini.

La vecchia Chiesa di Santo Stefano a Cesano
La facciata della chiesa, oggi sconsacrata

In particolare, è stato creato un auditorium – destinato a rappresentazioni teatrali, concerti ed eventi culturali – intitolato a Paolo e Davide Disarò, due fratelli originari di Cesano che morirono nel disastro della Val di Stava, in Trentino, il 19 luglio del 1985.

Quel giorno la Val di Stava fu travolta da una inondazione di fango dovuta al cedimento degli argini dei bacini di decantazione di una miniera di fluorite: le vittime furono 268. Tra di loro, anche Paolo e Davide, che si trovavano lì per fare volontariato per conto delle Acli.

La famiglia Disarò, quindi, ha deciso di usare il denaro ottenuto per il risarcimento della morte dei figli per finanziare i lavori di restauro.

Le decorazioni

La facciata dell’antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno è impreziosita da elementi decorativi e caratterizzata da un timpano triangolare che comprende un arco. Divisa in due piani, presenta una struttura non molto diversa da quella del Santuario di San Pietro Martire di Seveso, che puoi conoscere leggendo il post qui sotto.

Il Santuario di San Pietro Martire di Seveso

All’interno, la chiesa è ampiamente affrescata sulla volta, decorata tra il 1891 e il 1892 da Luigi Tagliaferri, e nelle cappelle laterali, dipinte dalla bottega del Montalto.

La navata centrale, con tre campate coperte da volte a crociera, è caratterizzata da decori in stucco e volute.

Le lunette raffigurano le virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) e alcuni putti.

Fede e Speranza nella Chiesa di Santo Stefano a Cesano
Fede e Speranza: l’una è rappresentata da una donna con una croce in mano; l’altra ha come tipico attributo iconografico l’ancora, che riprende un versetto della Lettera agli Ebrei (Eb 6,19: “In essa [cioè nella Speranza] noi abbiamo come un’ancora della nostra vita, sicura e salda”)
Chiesa di Santo Stefano: la Carità
Il dettaglio della Carità, raffigurata come una donna che allatta un bambino e ha in mano una fiamma, che simboleggia l’amore nei confronti del prossimo
Putti nell'antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno
I putti nelle lunette

Ai lati sono presenti due cappelle: una è dedicata alla Vergine, l’altra a Sant’Anna e alla Sacra Famiglia (prima della metà del Settecento, invece, era intitolata a Sant’Antonio da Padova).

Le pareti laterali e gli arconi di accesso delle cappelle sono decorate con affreschi che risalgono con tutta probabilità agli anni ’70 del Seicento.

Antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: la Cappella della Vergine

La volta della Cappella della Vergine raffigura l’Assunzione con gli apostoli affacciati ai balconcini. L’intradosso (cioè la superficie interna) dell’arco è decorato con putti che recano i simboli mariani.

La volta della Cappella della Vergine
L’Assunzione raffigurata sulla volta della Cappella della Vergine e i putti sull’intradosso
Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: gli apostoli ai balconcini
Gli apostoli al balcone

Sulla parete laterale destra si può intravedere l’Adorazione dei Magi.

La parete laterale sinistra, invece, mostra ciò che rimane della Natività.

Infine, le spalle dell’arco ospitano i busti di:

  • Santa Lucia;
  • Santa Marta;
  • Santa Caterina d’Alessandria;
  • Sant’Apollonia;
  • Sant’Agata;
  • Santa Margherita.
Santa Lucia nell'antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno
Santa Lucia
Santa Marta
Santa Marta è raffigurata in abiti monacali con l’aspersorio e il secchiello. Secondo la leggenda, la santa riuscì ad ammansire la Tarasca, un drago che stava devastando la Provenza seminando morte e distruzione. Marta – usando l’aspersorio e l’acqua benedetta presente nel secchiello, bagnò il mostro rendendolo innocuo; quindi lo condusse nella città di Nerluc, dove la creatura venne uccisa
Antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: Santa Caterina
Santa Caterina d’Alessandria è raffigurata con la corona in testa, a testimonianza della sua origine principesca, e la palma del martirio. Davanti a sé ha la ruota dentata, lo strumento che avrebbe dovuto essere utilizzato per ucciderla: tuttavia, il macchinario si distrusse subito dopo aver toccato la giovane, che così venne decapitata
Sant'Apollonia
Sant’Apollonia è raffigurata con in mano una tenaglia che stringe un dente. Secondo la tradizione, Apollonia era un’anziana cristiana a cui furono divelti i denti con delle tenaglie. Imprigionata, riuscì a liberarsi e si lanciò nel fuoco per evitare che ulteriori torture potessero mettere in pericolo la sua fede
Sant'Agata nella Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno
Sant’Agata è raffigurata con le mammelle amputate. Si racconta che il proconsole Quinziano, giunto nel 250 a Catania con l’impegno di far rispettare l’editto imperiale di Decio secondo il quale i cristiani avrebbero dovuto ripudiare la propria fede, si invaghì di Agata. Ella, catturata e condotta al palazzo pretorio, respinse tutti i tentativi di seduzione; così fu sottoposta a numerose torture, al termine delle quali le furono tagliati i seni con delle grandi tenaglie. La notte successiva, in cella, vide apparire San Pietro in compagnia di un bambino, che risanò i seni recisi
Santa Margherita
Santa Margherita è raffigurata in compagnia di un drago. Si narra che Margherita fu denunciata dal prefetto Ollario, di cui aveva respinto i tentativi di seduzione. Mentre era in carcere, ricevette la visita del demonio, sotto forma di drago, che la mangiò; lei, però, gli squarciò la pancia con la croce e si salvò

Antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: la Cappella di Sant’Anna e della Sacra Famiglia

La volta della Cappella di Sant’Anna e della Sacra Famiglia mostra la gloria di Sant’Antonio, mentre negli ovali sono raffigurate l’apparizione del Bambino Gesù al santo e la sua morte.

La gloria di Sant'Antonio
La gloria di Sant’Antonio

La parete laterale sinistra, invece, mostra la predica di Antonio a Ezzelino III da Romano. Costui era un temibile tiranno che si rese protagonista di una strage di uomini vicino a Verona. Antonio, perciò, decise di incontrarlo: apostrofandolo come nemico di Dio, gli preannunciò la sentenza del Signore. Ezzelino, colpito dal fulgore divino emanato dal volto di Antonio, non diede alle proprie guardie il comando di ucciderlo, ma si limitò a farlo andare via pacificamente.

La predica a Ezzelino III da Romano
La predica a Ezzelino III da Romano

L’intradosso dell’arco è caratterizzato da motivi a grottesca.

I motivi a grottesca dell'antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno
Sulla sinistra, i motivi a grottesca: si tratta di una decorazione che mostra chimere ed esseri ibridi insieme con elementi naturalistici e geometrici

Gli ovali a monocromo rappresentano il miracolo del piede risanato. Si racconta che un giorno Antonio, mentre confessava un giovane che gli aveva rivelato di aver dato un calcio alla madre, bisbigliò tra sè e sé che ogni piede che avesse colpito la madre o il padre sarebbe stato da amputare. Il ragazzo, non comprendendo che si trattava di una metafora, prese alla lettera quelle parole: così, tornò a casa e si staccò un piede con un’ascia. Venuto a saperlo, Antonio si recò a casa dello sventurato e, pregando, avvicinò il piede all’arto: per miracolo, le due parti si ricomposero, e il giovane riprese a camminare.

Infine, le spalle dell’arco ospitano:

  • il mezzobusto di San Francesco;
  • la figura intera di Sant’Ambrogio;
  • il mezzobusto di un santo vescovo;
  • la figura intera di San Carlo.
Antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: San Francesco
San Francesco
Sant'Ambrogio
Sant’Ambrogio
Il santo vescovo nella Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno
Il santo vescovo
San Carlo
San Carlo

Antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno: il presbiterio

Il presbiterio dell’antica Chiesa di Santo Stefano, con una volta a cupola ribassata che copre la campata quadrangolare, è decorato con stucchi che terminano in un’ampia conchiglia.

La conchiglia del presbiterio della Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno
La conchiglia del presbiterio

La volta raffigura il paradiso, con la Trinità, la Vergine Maria, San Paolo, San Pietro, Santo Stefano, i profeti e gli evangelisti.

Il paradiso nell'antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano
Il paradiso: al centro Gesù (porta la croce) con lo Spirito Santo sotto forma di colomba e Dio Padre

Il lunettone sopra la serliana (che è l’arco a tutto sesto affiancato da due aperture) è affrescato con l'”invenzione” (cioè il ritrovamento) del corpo di Santo Stefano, sempre opera di Tagliaferri. La scena si riferisce a un episodio miracoloso avvenuto nel 415, quando il sacerdote Luciano ebbe una visione che gli indicava il luogo vicino a Gerusalemme in cui erano seppellite le spoglie del santo.

L'invenzione del corpo di Santo Stefano nella chiesa di Cesano Maderno
L'”invenzione” del corpo di Santo Stefano

Curiosi, infine, i mascheroni leonini che decorano i coretti in pietra accanto alle cappelle.

I mascheroni leonini
I mascheroni leonini

Come arrivare

L’antica Chiesa di Santo Stefano di Cesano Maderno si trova in piazza monsignor Arrigoni.

La chiesa antica di Santo Stefano a Cesano
L’antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno

Se hai deciso di arrivare a Cesano Maderno in auto, troverai parcheggio per la macchina direttamente in piazza o in via Dante Alighieri.

Volendo puoi anche arrivare a Cesano Maderno in treno. Uscito dalla stazione cittadina, alla rotonda imbocca sulla tua destra via Volta e vai dritto fino all’incrocio con corso della Libertà: qui gira a sinistra, e dopo pochi metri vedrai l’antica Chiesa di Santo Stefano alla tua sinistra.

Infine, qualora tu preferisca arrivare a Cesano Maderno in autobus, puoi fare riferimento alle linee Z115 e Z116 e scendere alla fermata corso Roma 20. Da qui, lasciati i numeri civici pari alla tua sinistra e vai dritto fino al primo incrocio: gira a destra in corso della Libertà e dopo pochi passi troverai la chiesa sulla tua sinistra.

Che cosa vedere a Cesano Maderno

Sei rimasto stupito dalla bellezza dell’antica Chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno? Beh, devi sapere che in città puoi trovare molte altre location che meritano di essere ammirate da vicino: te ne parlo nel post qui sotto, che ti aiuta a scoprire che cosa vedere a Cesano Maderno (e dove mangiare).

Che cosa fare a Cesano Maderno: guida per turisti





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