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Il Monumento di Sant'Agostino a Cassago

Il Parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza

Il Parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza è una meta da visitare al più presto. Reperti archeologici, pannelli didattici e monumenti ti permettono di scoprire che Sant’Agostino ha vissuto anche in Brianza, raccontandoti storie meravigliose e sorprendenti. Per saperne di più e per capire come raggiungere il parco, leggi il resto di questo post.

Il parco

Il Parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza, situato intorno alla chiesa parrocchiale del paese, è stato allestito nel 1986 e ospita numerosi reperti del passato, molti dei quali risalenti all’età romana, che consentono di immergersi nella storia antica del territorio.

La chiesa parrocchiale di Cassago e il Parco storico-archeologico
La chiesa parrocchiale di Cassago Brianza e, in primo piano, un blocco di granito lavorato all’interno del parco

I visitatori hanno la possibilità di scoprire numerosi reperti litici che negli anni sono stati trovati in situ e in altre località di Cassago, tra cui:

  • basamenti di colonne;
  • decorazioni architettoniche;
  • frammenti di tombe romane.

Proprio in questa zona sorgeva Palazzo Pirovano-Visconti, edificio purtroppo demolito negli anni Sessanta del secolo scorso. La colonna che vedi nel parco proviene proprio dal palazzo seicentesco.

La colonna di Palazzo Pirovano Visconti
La colonna proveniente da Villa Pirovano Visconti e, dietro, la chiesa parrocchiale di Cassago

Il parco è caratterizzato dalla presenza di pannelli didattici davvero preziosi, che ti aiutano a capire che cosa stai vedendo e a conoscere la storia dei reperti.

Sant’Agostino a Cassago Brianza

Ma perché il parco è intitolato a Sant’Agostino? Ebbene, il santo soggiornò a Cassiciaco (l’odierna Cassago, appunto) tra il 386 e il 387. Proprio a questo periodo risalgono i Dialoghi, i suoi primi testi a tema prevalentemente filosofico. Fu qui, inoltre, che maturò la conversione che avrebbe portato Agostino al battesimo.

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Agostino visse a Cassiciaco in compagnia della madre Monica, del figlio Adeodato e di altri amici, ospite nella villa di Verecondo.

A Cassago, tuttavia, la devozione nei confronti di Agostino si sviluppò solo nella prima metà del XVII secolo: in particolare, il santo fu invocato come patrono del paese da coloro che erano sopravvissuti alla peste del 1630.

La prima festa in onore di Agostino venne celebrata già nel 1631; con il passare degli anni, poi, la Fontana di Sant’Agostino si trasformò in un luogo di devozione popolare.

La Fontana di Sant'Agostino
La Fontana di Sant’Agostino oggi

Parco storico archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza: che cosa vedere

Entrando nel parco, alla tua sinistra puoi notare un pannello che evidenzia i luoghi principali in cui ha soggiornato Sant’Agostino nel corso dei suoi viaggi.

Agostino a Cassiciacum
La mappa collocata all’interno del parco che mostra il viaggio di Agostino verso Cassiciacum

Il Monumento a Sant’Agostino

Di fronte a te, invece, ecco il Monumento a Sant’Agostino, opera dello scultore Enrico Manfrini. Al centro, una pala di bronzo rappresenta Agostino impegnato a scrivere in compagnia della madre Monica, raffigurata mentre scosta un velo.

Rus Cassiciacum, il Monumento a Sant'Agostino
Il Monumento a Sant’Agostino

Alla base del monumento è inciso un testo latino:

VERECUNDO MEDIOLANENSI ET CIVI ET GRAMMATICO AURELIUS AUGUSTINUS RURE EIUS CASSIACO FERIATUS UBI AB AESTU SECULI REQUIEVIT IN DEO OB EGREGIAM ERGA SE HUMANITATEM AMICI FAMILIARISSIMI M. F. VALENTINIANO AUG. III ET EUTROPIO COSS.

Tradotto: A Verecondo grammatico e cittadino milanese Aurelio Agostino ospite nella sua campagna di Cassago dove si riposò in Dio dal tumulto del mondo per la meravigliosa umanità verso di lui amico familiare [pose questa lapide all’epoca di] Valentiniano Aug. III ed Eutropio consoli.

Il Monumento a Sant'Agostino nel Rus Cassiciacum
Il Monumento a Sant’Agostino e, in primo piano, un fregio architettonico

I resti della Chiesa di Santa Brigida

Alla tua destra, un portale realizzato con gli stipiti dell’antica Chiesa di Santa Brigida d’Irlanda di Cassago, risalente almeno al XII secolo.

Come indicato dal pannello didattico presente nel parco, la dedicazione della chiesa a Santa Brigida “rivela l’influenza dei monaci irlandesi che, tra il VII e il IX sec., evangelizzarono l’Europa fondando monasteri, chiese e cappelle”.

Il Portale di Santa Brigida
Il portale realizzato con gli stipiti dell’antica Chiesa di Santa Brigida

La Chiesa di Santa Brigida, citata nella seconda metà del Duecento dal presbitero Goffredo da Bussero nel suo Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (che conteneva un elenco di tutte le chiese e di tutti gli altari della diocesi di Milano dell’epoca), tra il 1150 e il 1450 fu amministrata dal monastero di Pontida.

All’epoca di Carlo Borromeo, nel 1571, la Chiesa di Santa Brigida divenne parrocchiale. Nel 1760, infine, fu demolita; al suo posto fu costruita la chiesa parrocchiale attuale, intitolata ai Santi Giacomo e Brigida.

La Chiesa dei Santi Giacomo e Brigida a Cassago
L’attuale chiesa parrocchiale di Cassago, intitolata ai Santi Giacomo e Brigida; in primo piano, una tomba romana con acroterio del IV secolo

Alle spalle del portale puoi notare la Croce di Santa Brigida (Cros Bride): in passato simbolo pagano, sopravvisse alle persecuzioni cristiane al punto da appartenere, oggi, a entrambi i culti. Secondo la tradizione, la croce si ottiene legando cannucce di vimini: ecco perché ha bracci situati su livelli diversi.

La Croce di Santa Brigida
La Croce di Santa Brigida. Santa Brigida nacque in Irlanda, nella contea di Louth, nel 451; nel 468 si convertì al cristianesimo. Dopo essere diventata monaca, fondò il monastero di Kildare, nella contea omonima

I resti di Palazzo Pirovano

Ecco, poi, una colonna, dei basamenti, alcune colonnette e altre decorazioni che provengono dalla seicentesca Villa Pirovano Visconti, oggi non più esistente.

I Pirovano giunsero a Cassago nel Cinquecento, e nel giro di un secolo divennero i signori più importanti della località.

In precedenza, il castro di Cassago era stato abitato dalle famiglie Perego, Nava, Delfinoni e de Benedictis; ancora prima, era appartenuto al monastero di Pontida, che lo aveva acquisito dalla famiglia de Raude.

La Fontana di Sant’Agostino

Spostandoti verso sinistra, invece, incontrerai la Fontana di Sant’Agostino, di cui ti ho già parlato in precedenza: si tratta di una vasca doppia in cui confluiscono le acque di due sorgenti, luogo di devozione agostiniana sin dal XIX secolo.

Rus Cassiciacum, la Fontana di Sant'Agostino
La Fontana di Sant’Agostino

All’esistenza di tale tradizione a Cassago faceva riferimento già nel 1854 uno scritto di monsignor Luigi Biraghi, dottore della Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Non è nota – tuttavia – l’origine precisa della costruzione della fontana, che forse faceva parte di una struttura architettonica più grande del castro medievale.

Il Parco Monumentale Rus Cassiciacum

Proseguendo oltre la fontana, ti inoltri nel Parco Monumentale Rus Cassiciacum, che ospita i resti del castro medievale e della Villa Pirovano Visconti.

Porticato di Villa Pirovano Visconti a Cassago
Ciò che resta di Villa Pirovano Visconti: il grande porticato del piano terra con le arcate seicentesche

Inaugurato nel 2010, rappresenta una naturale estensione del Parco storico-archeologico Sant’Agostino. È stata la Soprintendenza ai Beni Architettonici a richiedere la definizione di Parco Monumentale.

Cassago, il porticato di Villa Pirovano Visconti
Il corridoio sotto il porticato di fattura seicentesca che portava alle stanze del personale e agli altri locali: le botteghe, la ghiacciaia, il pozzo, il ripostiglio per le carrozze, la cucina e le stalle

Accanto a quel che rimane della Villa Pirovano Visconti, sono presenti resti di insediamenti più antichi, risalenti all’epoca del castro medievale e all’età romana.

Il porticato di Villa Pirovano Visconti nel Rus Cassiciacum
Dettaglio di due arcate del porticato

Il parco, circondato dal verde, accoglie anche giochi per bambini. Da qui si può vedere, in lontananza, il Mausoleo Visconti di Modrone, il monumento più famoso di Cassago.

La storia del parco

Il parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza è stato creato negli anni Ottanta dall’Associazione storico-culturale Sant’Agostino.

Nel 1980 l’amministrazione comunale di Cassago acquisì l’area intorno alla Fontana di Sant’Agostino e gli spazi in cui fino al 1963 sorgeva Villa Pirovano Visconti.

La Fontana di Sant'Agostino nel Rus Cassiciacum
La Fontana di Sant’Agostino e il pannello che ne racconta la storia

Dopo la bonifica dell’area, l’Associazione storico-culturale Sant’Agostino ripristinò la funzionalità della fontana, ma soprattutto progettò e predispose un percorso archeologico in cui furono collocati i reperti litici, risalenti all’età romana e tardo-romana, rinvenuti in paese.

Fu poi eretto il monumento a Sant’Agostino, commissionato a Enrico Manfrini, che realizzò la pala in bronzo che rappresenta il santo e la madre Monica.

Il Monumento di Sant'Agostino a Cassago
Il Monumento a Sant’Agostino; in primo piano, uno dei fregi architettonici che compongono la collezione di reperti del parco

La disputa tra Cassago Brianza e Casciago

Per lungo tempo la tradizione degli scrittori lombardi ha stabilito l’identificazione tra il Rus Cassiciacum di Sant’Agostino e l’attuale paese di Cassago Brianza: nella prima metà del Seicento, per esempio, si erano espressi in tal senso Giuseppe Ripamonti – membro del Collegio dei Dottori della Biblioteca Ambrosiana – e il cardinale Federico Borromeo.

Non era di questo parere Alessandro Manzoni, secondo il quale la località in cui Agostino aveva soggiornato corrispondeva a Casciago, nella zona del Varesotto.

Da allora – come è scritto su uno dei pannelli informativi collocati in uno dei locali annessi al portico di Villa Pirovano Visconti – “è sorta una secolare disputa, che ha raggiunto talvolta toni di accesa vis polemica”. Una disputa che, in verità, prosegue ancora oggi: non tutti gli studiosi sono concordi nell’identificare l’antica Cassiciacum con l’odierna Cassago Brianza.

Le cantine di Villa Pirovano Visconti
I pannelli informativi che raccontano la storia di Agostino e del Rus Cassiciacum

Parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza: come arrivare

Il parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza si trova in piazza Giovanni XXIII, accanto alla Chiesa dei Santi Giacomo e Brigida.

L'ingresso del Parco Sant'Agostino a Cassago Brianza
L’ingresso del parco

Hai in mente di arrivare a Cassago Brianza in auto? Troverai parcheggio direttamente in piazza.

Se preferisci arrivare a Cassago Brianza in treno, puoi fare riferimento alla stazione di Cassago-Nibionno-Bulciago. Uscito dalla stazione, alla rotonda gira a destra in via Volta e poi vai sempre dritto; alla prima rotonda che incontri, gira a destra in piazza Duca Uberto Visconti di Modrone e poi subito a sinistra in via Duca Guido Visconti di Modrone. Proseguendo lungo questa strada, arriverai in piazza Giovanni XXIII.

Infine, nel caso in cui tu voglia arrivare a Cassago Brianza in autobus, puoi sfruttare la linea C47 e scendere alla fermata di via Sauro. La fermata si trova proprio di fronte a via Duca Guido Visconti di Modrone: imboccando questa strada e andando dritto, ti ritroverai nella piazza su cui si affaccia il parco.

Cassago, la chiesa parrocchiale
La chiesa parrocchiale di Cassago. In primo piano: una macina, uno dei numerosi reperti archeologici del parco

Ti è venuta voglia di scoprire il parco storico-archeologico di Cassago Brianza? Bene! Allora ti consiglio di visitare anche il resto del paese: nel post qui sotto trovi tutte le indicazioni che ti potranno essere utili a questo scopo.

E se desideri scoprire da vicino le decorazioni e la storia della chiesa parrocchiale di Cassago Brianza, il post qui sotto saprà soddisfare la tua curiosità.

L’Associazione storico-culturale Sant’Agostino di Cassago Brianza

Per altre informazioni sul Parco storico-archeologico di Sant’Agostino a Cassago Brianza, puoi visitare il sito Cassiciaco.it, a cura dell’Associazione storico-culturale Sant’Agostino.

La chiesa di Cassago Brianza e il parco storico Sant'Agostino
La chiesa parrocchiale di Cassago e uno dei pannelli didattici che arricchiscono il parco

L’associazione è stata fondata nella seconda metà degli anni Sessanta con l’intento di valorizzare e tutelare il patrimonio artistico e storico di Cassago, con riferimento in particolare al soggiorno di Sant’Agostino in paese.

La sede (in piazza Giovanni XXIII 2, accanto alla chiesa, dalla parte opposta rispetto al parco) ospita:

  • numerosi reperti archeologici dal II secolo avanti Cristo all’epoca romano-barbarica;
  • un archivio di documentazione storica;
  • una biblioteca con l’opera omnia di Sant’Agostino.

L’apertura al pubblico è prevista tutte le domeniche, al mattino; puoi comunque concordare una visita guidata scrivendo all’indirizzo info@cassiciaco.it.





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