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Villa Taverna a Canonica Lambro

La ciclopedonale del Lambro da Biassono a Carate Brianza

La ciclopedonale del Lambro è un suggestivo itinerario da percorrere in bici o a piedi che, costeggiando il fiume, collega il Parco di Monza con Erba. In questo post ti offro tutte le indicazioni utili per affrontare il tratto compreso tra Biassono (nei pressi del Parco di Monza, appunto) e Carate Brianza: buona lettura, dunque!

Ciclopedonale del Lambro: partenza dal Parco di Monza

Il punto di partenza della ciclopedonale del Lambro nei pressi del Parco di Monza è a Biassono, all’incrocio tra Cascina Campello e via Parco.

Biassono, Cascina Campello
Le indicazioni per prendere il sentiero in direzione di Erba

Se arrivi qui in auto, puoi lasciare la macchina nel parcheggio di via Madonna delle Nevi e poi percorrere un breve tratto di via Parco prima di imboccare la ciclopedonale.

Cascina Campello a Biassono
L’incrocio da cui si imbocca il sentiero

Biassono e Lesmo

Il primo tratto della ciclopedonale del Lambro è abbastanza scomodo da affrontare in bici, a causa dei sassi sul fondo stradale. Non temere, comunque, perché dopo poche decine di metri il percorso diventa molto più agevole.

La ciclopedonale del Lambro a Biassono
L’inizio del sentiero, in salita

In questa prima parte costeggi la ferrovia Milano-Monza-Molteno-Lecco: quella del Besanino, insomma.

Ciclopedonale del Lambro, il Besanino
Il Besanino passa accanto alla ciclopedonale

Poco dopo, incrocerai sulla destra un grande albero eletto come luogo di devozione per la Madona del Lambar.

Ciclopedonale del Lambro, la Madona del Lambar
L’albero scelto come luogo di venerazione per la Madona del Lambar
La Madona del Lambar
L’effigie della Madona del Lambar

Il percorso prosegue, dapprima all’ombra della vegetazione…

La ciclopedonale del fiume Lambro
Il tratto all’ombra della ciclopedonale

… e in seguito più esposto al sole. Da lontano si inizia a intravedere il Ponte di Gerno.

Il Ponte di Gerno a Lesmo
In lontananza, il Ponte di Gerno

Arrivi così a un ponte che, scavalcando il Lambro, consente di proseguire lungo la riva opposta del fiume.

Il ponte sul fiume Lambro
Il ponte sul fiume

Per un breve tratto la ciclopedonale affianca la SP 135 Triuggio-Lesmo.

La SP 135 Triuggio-Lesmo
Il tratto di ciclopedonale accanto alla SP 135

Alle tue spalle, il Ponte di Gerno, risalente al 1888.

Il Ponte di Gerno
Il Ponte di Gerno

Ben presto ci si immerge di nuovo nella natura.

Pista ciclopedonale sul Lambro
La natura rigogliosa che incornicia questa parte del tracciato

Ed ecco un altro ponte, che scavalca nuovamente il fiume.

Fiume Lambro: ponte
Il ponte che ti riporta dalla parte opposta del Lambro

Macherio

Proprio dal ponte, puoi godere di una magnifica visuale sul fiume e su Villa Mellerio, nota come Il Gernetto o Villa Somaglia. Costruita nella seconda metà del XVIII secolo su progetto di Simone Cantoni, qualche anno fa è stata acquistata da Silvio Berlusconi, che l’aveva scelta come sede dell’Università del pensiero liberale; il progetto però non si è mai concretizzato.

Villa Mellerio, il Gernetto
Là in alto, Villa Mellerio

Ti trovi ora nel territorio comunale di Macherio, dove la ciclopedonale del Lambro si sviluppa in mezzo al verde.

Il sentiero ciclopedonale del Lambro
Un altro tratto in ombra

Ciclopedonale del Lambro: i panorami di Canonica

Giungi quindi a Canonica Lambro, frazione di Triuggio: volgi lo sguardo alla tua destra per ammirare la Chiesa di Santa Maria della Neve e, al suo fianco, Villa Taverna, entrambe di origine cinquecentesca.

Villa Taverna a Canonica Lambro
A sinistra la Chiesa di Santa Maria della Neve e a destra Villa Taverna

Poco oltre, un’altra immagine da cartolina: il complesso dell’ex scatolificio Tassi.

Triuggio, l'ex scatolificio Tassi
Dall’altra parte del fiume, l’ex scatolificio Tassi

Volendo, puoi percorrere il ponte che trovi pochi metri più in là per ammirare gli edifici da vicino.

Ex scatolificio Tassi a Triuggio
Una parte del complesso dell’ex scatolificio

Per proseguire lungo la ciclopedonale del Lambro, però, devi tornare al di qua del ponte.

Il ponte dello scatolificio Tassi
Il ponte che ti conduce all’ex scatolificio Tassi; se vuoi proseguire lungo la ciclopedonale del Lambro, però, devi attraversarlo di nuovo e tornare indietro

Sovico e Albiate

In breve ti ritrovi nel territorio di Sovico, nella zona di Molino Bassi: una location davvero suggestiva. Sulla tua destra puoi osservare – anche se è quasi interamente ricoperto di vegetazione – ul ceppon, un masso erratico alluvionale di ceppo che in passato veniva utilizzato come trampolino da bambini e ragazzi che si tuffavano nel fiume.

Il fiume Lambro a Sovico
La curva del Lambro nella zona di Molino Bassi

Il percorso per poche decine di metri continua su strada asfaltata.

Sovico, Mulino Bassi
Le case di Molino Bassi a Sovico

A proposito, sai che proprio gli abitanti di Molino Bassi – alla fine del XIX secolo – furono i protagonisti della prima denuncia di inquinamento ambientale da parte di comuni cittadini nella storia del nostro Paese? Nel post qui sotto ti racconto tutta la storia nel dettaglio.

Il fiume Lambro e la prima denuncia di inquinamento ambientale in Italia

Ritornato nel verde, entri nel territorio comunale di Albiate.

Sentiero ciclopedonale sul fiume Lambro
Il sentiero nel territorio di Albiate

Passerai accanto ai ruderi di quello che un tempo era l’opificio Galeazzo Viganò: puoi notarne i resti sia alla tua sinistra che alla tua destra, al di là del fiume.

I ruderi della filatura Galeazzo Viganò
I ruderi di uno degli edifici dell’opificio Galeazzo Viganò

Sei curioso di conoscere la storia di questi edifici abbandonati? Te la racconto nel post qui sotto.

Luoghi abbandonati a Milano e dintorni: la filatura Galeazzo Viganò

Ancora qualche metro e ti ritrovi in un parcheggio asfaltato. Qui, però, non sono presenti indicazioni visibili che ti aiutino a capire come proseguire lungo la ciclopedonale. Ti aiuto io, dunque: devi uscire dal parcheggio, attraversare la strada e salire lungo la scalinata che vedi di fronte a te.

Il parcheggio di Albiate per la ciclopedonale del Lambro
Sbucherai in questo parcheggio: da qui, esci e vai a sinistra

Procedi dunque lungo la scalinata di via Costa Corta.

Via Costa Corta ad Albiate
La salita di via Costa Corta

Arrivi, così, in via Roma.

Via Roma ad Albiate
Eccoti in via Roma

Vai fino in fondo e poi gira a destra in via San Valerio. Qui puoi vedere alla tua sinistra Villa Airoldi Caprotti, nota anche come Villa San Valerio: impossibile non notare la sua torre merlata.

Albiate, Villa Airoldi Caprotti
Villa Airoldi Caprotti

Alla tua destra, invece, c’è l’Oratorio di San Valerio, un tempo dedicato alla Beata Vergine Immacolata.

Albiate, l'Oratorio di San Valerio
L’Oratorio di San Valerio

Giungerai a un bivio, dove puoi ammirare un bassorilievo con un’effigie di San Valerio.

Effigie di San Valerio
Il bassorilievo con l’effigie di San Valerio

Al bivio, prendi la strada sulla sinistra, in discesa.

La ciclopedonale del Lambro ad Albiate
Qui devi andare a sinistra

Come avrai notato, questo tratto della ciclopedonale si discosta leggermente dal corso del fiume.

Albiate, la ciclopedonale del Lambro
Il sentiero ciclopedonale nel territorio di Albiate

Le indicazioni sul tracciato, comunque, ti danno la conferma di essere sulla strada giusta.

I cartelli del Parco Regionale della Valle del Lambro
Mancano un paio di chilometri alle Grotte di Realdino

Il panorama è davvero piacevole, all’insegna della quiete: una piccola oasi di pace.

Pista ciclabile sul Lambro
Il largo sentiero nel verde del Parco Regionale della Valle del Lambro

Ciclopedonale del Lambro: l’arrivo a Carate Brianza

Ora sei nel territorio comunale di Carate Brianza. Dopo aver svoltato a destra, presta molta attenzione (soprattutto se sei in bici), perché ti attende una discesa particolarmente ripida.

Carate Brianza, la ciclopedonale del Lambro
Da qui in poi fai attenzione alle curve in discesa!

Dopo una lunga serie di saliscendi, sempre con il fiume ben visibile sulla tua destra, giungi nell’area dell’ex mobilificio Bernini (già filatura Staurenghi), chiuso nel 2001.

La ciclopedonale del Lambro a Carate Brianza
Al di là del muro, c’è il complesso dell’ex mobilificio Bernini

Arrivato sulla strada asfaltata, per proseguire lungo la ciclopedonale del Lambro dovresti svoltare a destra per attraversare il Ponte alle Sette Gocce e poi girare a sinistra.

Il Ponte alle Sette Gocce di Carate Brianza
Il Ponte alle Sette Gocce di Carate

Attualmente, però, questo tratto è chiuso per rischio frane e caduta massi. Quindi devi affrontare un tratto di strada aperta al traffico veicolare: percorri la salita di via Fiume e, allo stop, gira a destra in viale Trento e Trieste. Subito dopo il ponte di Realdino, gira a sinistra in via Calvi: al termine della discesa potrai riprendere la tua passeggiata lungo il Lambro.





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