La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vertemate con Minoprio conserva meravigliose opere d’arte che meritano di essere scoperte e viste da vicino. Se sei curioso di saperne di più, leggi le prossime righe: troverai informazioni sui dipinti più suggestivi e, in più, tutte le indicazioni di cui hai bisogno per raggiungere la chiesa.
Tutto quello che ti serve sapere
Vertemate, Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: la storia
Sono poche e contraddittorie le tracce storiche relative alle origini della parrocchia di Vertemate.

Si sa, però, che nella Pieve di Fino alla fine del Duecento c’era una cappella intitolata a San Pietro, e che a metà del Quattrocento a Vertemate esisteva già una parrocchia.
Bisogna aspettare il 1649, però, per ritrovare una testimonianza (la relazione della visita pastorale del vescovo Lazzaro Carafino) della doppia intitolazione della parrocchia: non più solo a San Pietro, ma ai Santi Pietro e Paolo.
La chiesa di quell’epoca è sopravvissuta, in parte, fino ad oggi (rimangono i ruderi di una parte dell’abside e il campanile): si può vedere in via Roma, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale attuale.

Quest’ultima fu costruita nella seconda metà dell’Ottocento proprio perché la parrocchiale precedente risultava troppo piccola per le esigenze di una popolazione in aumento, oltre che in condizioni di degrado.

La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu aperta e benedetta il 17 dicembre del 1876. Fu, poi, consacrata il 27 marzo del 1933 in presenza del vescovo Alessandro Macchi.

QUOD PATRES NOSTRI EXAEDIFICAVERE
ANNO SALUTIS MDCCCLXXVI
TEMPLUM APP. PETRO ET PAULO DICATUM
DD. ALEX MACCHI COM. EP.US
XXVII MARTII MCMXXXIII SACRAVIT
[Ciò che i nostri padri costruirono
nell’anno della salvezza 1876
il tempio dedicato agli Apostoli Pietro e Paolo
Sua Eccellenza Mons. Alessandro Macchi, Vescovo di Como,
il 27 marzo 1933 consacrò]
Vertemate, Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: come arrivare
A Vertemate la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova in piazza don Guarisco, accanto a via Roma.

Se arrivi in auto, puoi trovare parcheggio in via Roma o in via Monsignor Monti.
Se arrivi in treno, la stazione più vicina a cui fare riferimento è quella di Cucciago.
Se arrivi in autobus, puoi sfruttare la linea C60 e scendere alla fermata di Vertemate Statale dei Giovi. Una volta raggiunta la rotonda a pochi passi dalla fermata, imbocca via Pioda e allo stop successivo gira a destra in via Mazzini. Quindi, prosegui dritto in via Roma e troverai la chiesa di fronte a te.
Bene, ora possiamo andare alla scoperta dei gioielli della chiesa di Vertemate!
L’Assunzione della Madonna di Simone Peterzano
Uno dei tesori artistici della chiesa di Vertemate è l’Assunzione della Madonna di Simone Peterzano, olio su tela risalente alla seconda metà del XVI secolo.

Peterzano, di origini bergamasche, non fu un pittore qualunque: non solo perché fu allievo di Tiziano, ma soprattutto perché fu il maestro di Caravaggio.
Il Battesimo di Gesù Cristo
Risulta ignoto, invece, l’autore del Battesimo di Gesù Cristo, olio su tela datato tra il 1575 e il 1599.

Si può solo affermare che sia di ambito culturale lombardo.
Sant’Ignazio in gloria
Un altro dipinto da non perdere nella chiesa di Vertemate è l’olio su tela Sant’Ignazio in gloria.

Anche in questo caso non se ne conosce l’autore; la datazione, invece, è riconducibile alla prima metà del Settecento.
San Giuseppe e Sant’Agostino di Giuseppe Antonio Petrini
Fu realizzato nella prima metà del XVIII secolo anche il San Giuseppe attribuito allo svizzero Giuseppe Antonio Petrini.

Petrini, originario di Carona (nel Canton Ticino), nacque nel 1677 e morì nel 1757; è autore – tra l’altro – di un quadro conservato al Louvre di Parigi, intitolato Il sogno di San Pietro.
Il pittore svizzero ha realizzato un altro olio su tela ospitato nella chiesa di Vertemate: è un Sant’Agostino datato tra il 1700 e il 1724.

La stampa su lino Chiesa in cammino
Non ci sono solo dipinti ad arricchire il patrimonio artistico ed estetico della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: lo testimonia la stampa su lino Chiesa in cammino.

Realizzata da Laura e Piero Larosa, è stata donata nel gennaio del 2016 in occasione della visita pastorale di monsignor Diego Coletti.
Le altre opere d’arte della chiesa di Vertemate
Visitando la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vertemate, vale la pena di ammirare anche le altre opere d’arte ivi conservate: per esempio il paliotto proveniente dall’Abbazia di Vertemate, donato dalla famiglia Gallioli che dell’abbazia fu proprietaria tra il 1943 e il 1960.

Merita la tua attenzione anche l’olio su tela che raffigura Sant’Agata, di autore ignoto e datato alla seconda metà del Seicento, tra il 1650 e il 1674.

Che cosa fare a Vertemate
Ma a Vertemate con Minoprio non c’è solo la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo che merita di essere vista: per conoscere tutti gli altri posti da non perdere in paese, ti consiglio di dare un’occhiata al post qui sotto. Troverai anche suggerimenti sui migliori locali dove mangiare!
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