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Cermenate: Carlo Moreschi

Carlo Moreschi e Villa Coquio Gaggi a Cermenate

Una delle antiche dimore del centro storico di Cermenate è Villa Coquio Gaggi, che fu la casa natale di Carlo Moreschi. Se non hai mai sentito parlare di questo personaggio, leggi il resto del post: scoprirai la storia di un medico che sacrificò la propria vita per la ricerca dopo essere stato contagiato dal vaiolo.

Chi era Carlo Moreschi

“Carlo Moreschi clinico nella Università di Messina biologo insigne legò il suo nome in perpetuo ai più ardui problemi dell’immunità immolando in difesa della vita umana la forte giovinezza”.

Così recita la targa esposta sulla facciata di Villa Coquio Gaggi a Cermenate, che fu – appunto – la casa natale di Carlo Moreschi.

Ma chi era Moreschi? Medico e docente di patologia medica (da lui prende il nome un esame del sangue noto come test di Moreschi Coombs), morì ad appena 45 anni per colpa di una forma di vaiolo emorragico che aveva contratto nell’esercizio del proprio lavoro.

Carlo Moreschi: la biografia

Carlo Giuseppe Luigi Maria Moreschi nasce a Cermenate il 28 febbraio del 1876, figlio di Luigia e Nicola, insegnante all’istituto tecnico di Bergamo.

Studia a Bergamo e poi a Milano; nel 1894 si iscrive all’università di Pavia, facoltà di medicina, e nel 1900 si laurea.

In seguito diventa assistente della cattedra di patologia medica dimostrativa nell’istituto guidato da Luigi Devoto (ritenuto uno dei padri della medicina del lavoro moderna), fondando con lui la rivista Il Lavoro, ed è impegnato sul campo a Cislago, nel Varesotto, durante un’epidemia di tifo esantematico.

Dopo aver studiato all’istituto d’igiene di Konigsberg, in Germania, focalizzando la propria attenzione sull’immunologia, nel 1906 Moreschi ottiene l’abilitazione alla libera docenza in patologia medica dimostrativa all’Università di Pavia.

L’anno successivo pubblica uno studio che anticipa le ricerche dell’immunologo britannico Robin Coombs sull’emoagglutinazione (una reazione che riguarda i globuli rossi): proprio per questo motivo il test dell’antiemoglobina sarà denominato test di Moreschi Coombs.

Cermenate: Carlo Moreschi
La lapide in ricordo di Carlo Moreschi sulla facciata della sua casa natale

Nel 1909 Carlo si sposa a Berlino con una ragazza tedesca, Anna Charlotte Mühsam, figlia di Benno Mühsam, avvocato di origine ebrea (l’esponente più noto della famiglia Mühsam è Erich, poeta e anarchico tedesco che morirà nel 1934 nel campo di concentramento di Oranienburg).

Nello stesso periodo, insieme con Devoto Moreschi si dedica allo studio della patogenesi della febbre.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale egli presta servizio in qualità di medico militare, studiando l’ittero provocato dal batterio spirocheta che colpisce i soldati.

Nel 1920 Carlo si vede assegnare la cattedra di clinica medica a Messina, città ancora devastata dopo il terremoto del 1908.

La clinica è senza laboratorio, formata unicamente da pochi letti per i pazienti ricoverati: Moreschi, però, programma con meticolosità una progressiva ricostruzione dei gabinetti scientifici.

Probabilmente è proprio in Sicilia che Carlo contrae il vaiolo emorragico che lo porta alla morte, il 24 maggio dell’anno successivo, all’ospedale San Matteo di Pavia, nel cosiddetto sequestro di San Carlo, un reparto di isolamento municipale.

Carlo Moreschi lascia la moglie Charlotte e due figlie, Elsa e Silvia.

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Charlotte, che in Italia si fa chiamare Anna, sopravvive all’Olocausto; morirà nel 1966 a Roma, all’età di 77 anni.

Invece Ernst Mühsam, fratello di Charlotte e cognato di Carlo, il 27 novembre del 1941 viene deportato nel ghetto di Riga, dove sarà ucciso tre giorni più tardi.

Silvia Moreschi, figlia di Carlo, nel 1932 diventa mamma di Carlo Quattrucci, che sarà un pittore e scultore di fama internazionale (ma morirà precocemente, a soli 47 anni, nel 1980).

Villa Coquio Gaggi a Cermenate

E ora due parole su Villa Coquio Gaggi. Esistente già nel XVI secolo, apparteneva in origine alla famiglia Coquio, che la frequentava come residenza di campagna quando lasciava il palazzo in cui viveva a Como.

Cermenate, Villa Coquio Gaggi
Uno scorcio di Villa Coquio Gaggi: la residenza è di proprietà privata, ma ben visibile dalla strada

Nel Settecento Claudio Coquio, privo di discendenti diretti, decise di nominare proprio erede Claudio Gaggi, secondogenito di un cugino defunto, imponendogli però di assumere il cognome Coquio, in modo che il nome di famiglia non andasse disperso.

Sia la residenza comasca che la dimora cermenatese, dunque, furono cedute a Claudio Gaggi Coquio, membro attivo della vita culturale comense (fece parte anche della Società del Teatro nata nel 1764 per promuovere la costruzione di un teatro a Como) e sposato dal 1740 con una donna spagnola, Teresa de Zayas Y Chaves, figlia del marchese Emanuele.

Nel 1836 i Gaggi vendettero il palazzo di Como, scegliendo di andare a vivere nella villa di Cermenate.

Successivamente, il matrimonio tra Luigia Gaggi e Nicola Moreschi (i genitori di Carlo) fece sì che la villa diventasse proprietà della famiglia Moreschi: Nicola, tra l’altro, fu sindaco di Cermenate tra il 1902 e il 1905.

Che cosa vedere a Cermenate

Villa Coquio Gaggi, casa natale di Carlo Moreschi, si affaccia sulla strada principale del centro storico di Cermenate, via Scalabrini. Potresti darle un’occhiata mentre ti concedi una passeggiata fra i monumenti e i luoghi storici della città: se vuoi, nel post qui sotto trovi un itinerario con tutti i posti da non perdere (e in più anche consigli su dove mangiare a Cermenate).

Che cosa fare a Cermenate: guida per turisti




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