A Lissone la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è una tappa obbligata per chi desidera conoscere in maniera approfondita la storia e le tradizioni della città. Vuoi sapere quali sono le sue origini? Leggi il resto di questo post, che ti porta indietro nel tempo per farti scoprire da vicino questo magnifico edificio religioso.
Tutto quello che ti serve sapere
Lissone, Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: la storia
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Lissone fu edificata nella prima metà del Novecento in sostituzione di una chiesa molto più antica, risalente almeno al XIII secolo, che fu demolita nel 1933.
La costruzione dell’attuale chiesa prepositurale di Lissone ebbe inizio nel maggio del 1904 (ai tempi il prevosto era don Carlo Colnaghi), ma si fermò nel 1910.
Tale interruzione si prolungò fino al 1924, in un primo momento per difficoltà di carattere economico e poi a causa della guerra.
Ripresi i lavori, la chiesa fu finalmente conclusa e venne consacrata il 16 ottobre del 1926 in presenza di mons. Adolfo Luigi Pagani (vescovo di Como e in precedenza coadiutore proprio a Lissone) e del nuovo prevosto don Angelo Gaffuri, che aveva preso il posto di don Colnaghi.
Fu solo nel 1928, tuttavia, che l’opera poté essere ritenuta realmente completa, con la collocazione – avvenuta nel mese di ottobre – del concerto di nove campane.
Tali campane vennero donate da cittadini di vari ceti sociali, ennesima dimostrazione di come tutta la popolazione locale avesse voluto fornire il proprio contributo alla realizzazione della chiesa: le maestranze dello stabilimento Pessina e di altri opifici, per esempio, avevano messo a disposizione una parte dei propri salari. Ma tanti altri lissonesi erano intervenuti, per quanto era nelle loro possibilità, a iniziare dalla prima offerta – pari a 100 lire – consegnata da Mosè Pozzi a don Colnaghi già nel giugno del 1895, nove anni prima che i lavori prendessero effettivamente il via.
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Come viene raccontato nel volume Lissone racconta curato da Sergio Missaglia, anche l’amministrazione comunale, con il commissario Carlo De Capitani, offrì una cifra significativa – 5mila lire – per sostenere finanziariamente l’opera, che in tutto costò poco più di 1 milione 950mila lire.
Il progetto di Aristide Conti
La chiesa fu progettata dall’architetto monzese Aristide Conti (noto per aver progettato, nella sua città, Casa Ranzini e Casa Cantù).
All’epoca era “il tempio più vasto della zona Briantea, uno dei maggiori della Diocesi di Milano”, come scriveva il periodico L’architettura italiana nel numero del 1° settembre del 1929.
La pubblicazione sottolineava “la grandiosa mole del tempio” e i 70 metri di altezza del campanile, ma non solo: “Le finestre delle absidi sono munite di vetrate a colori con figure ed ornati dello Studio d’Arte del Prof. Mario Albertella di Milano. Esse riproducono in grandiose figure l’effigie degli Apostoli, ed in proporzioni minori alcune delle donne bibliche e degli antichi patriarchi”.
Lo studio di Albertella si occupò anche delle vetrate a motivi ornamentali delle due pareti del braccio trasversale e dei rosoni della facciata.
L’altare maggiore, invece, era stato disegnato dallo stesso architetto Conti, che nell’idearlo aveva scelto di riproporre i motivi lombardo-gotici della chiesa accentuando i tratti gotici: a realizzarlo in marmo di Chiampo fu lo scultore milanese Ferdinando Faganelli.
Lo scultore Armando Violi fu, infine, l’autore delle statue dei Santi Pietro e Paolo e del Sacro Cuore, oltre che del paliotto in bronzo.
Lissone, Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: come arrivare
A Lissone la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova in piazza Giovanni XXIII.
Se desideri raggiungere la chiesa e hai intenzione di arrivare a Lissone in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Padre Ugolino da Lissone.
Qualora tu abbia in mente di arrivare a Lissone in autobus, invece, puoi utilizzare le linea Z234 o Z250 e scendere alla fermata Matteotti civ. 35/Loreto. Da qui, lascia i numeri civici pari alla tua sinistra e gira a destra in via Indipendenza: andando sempre dritto, troverai la chiesa alla tua sinistra.
Infine, nel caso in cui tu voglia arrivare a Lissone in treno devi fare riferimento alla stazione di Lissone-Muggiò. Uscito dalla stazione, attraversa via della Pinacoteca e, scendendo la scalinata, raggiungi via Carducci. Prosegui dritto in via Matteotti e gira nella quinta strada a destra, via Indipendenza: andando sempre dritto, sbucherai in piazza Giovanni XXIII.
Che cosa vedere a Lissone
Dopo aver ammirato a Lissone la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, potresti cogliere l’opportunità di scoprire anche il resto della città. Vuoi sapere dove andare? Leggi il post qui sotto, che ti rivela che cosa vedere a Lissone e ti suggerisce dove puoi fermarti a pranzo o a cena nei dintorni.
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