Home » Brianza lecchese » Colle Brianza » Che cosa fare a Colle Brianza: guida per turisti

Che cosa fare a Colle Brianza: guida per turisti

Che cosa fare a Colle Brianza? Nel paese che ha dato i natali a Giuseppe Ripamonti puoi organizzare una camminata verso l’Eremo di San Genesio o andare alla scoperta del borgo dimenticato di Campsirago a contatto con la natura: insomma, la località perfetta per una gita nel verde a poco più di un’ora da Milano.

La città

Bagnato dalle due sorgenti del Molgora, il paese di Colle Brianza conta poco meno di 2mila abitanti ed è nato negli anni Venti in seguito alla fusione dei Comuni di Ravellino, Nava e Cagliano, che oggi ne costituiscono le principali frazioni. Le altre sono quelle di Scerizza, Scerizzetta, Bestetto, Piecastello, Giovenzana, Campanone della Brianza, Cascina Alpe, San Nicola, San Genesio e Campsirago.

Cosa fare a Colle Brianza, il panorama da Ravellino
La Brianza vista da Ravellino

Circondato dal Monte Crosaccia e dal Monte Crocione, il paese in località Madonna dell’Alpe tocca gli 890 metri di altitudine.

A Colle Brianza è nato Giuseppe Ripamonti, cronista della peste del 1630 di Milano e ispiratore di Alessandro Manzoni per la stesura dei Promessi Sposi: a lui è intitolata la via più lunga di Milano.

Che cosa fare a Colle Brianza: i monumenti da vedere

Riassumere che cosa vedere a Colle Brianza è esercizio complicato, vista la varietà di luoghi che meritano di essere visitati: io comunque ci provo.

Potresti iniziare il tuo tour in paese dalla frazione di Nava e dal Campanone, una torre campanaria risalente al Cinquecento alta 23 metri e ben visibile anche grazie alla sua posizione sopraelevata, su una collina. Attorno ad esso sono presenti i resti di una fortificazione ancora più antica. Per vederli ti basta andare in via Campanone della Brianza.

Da questa strada puoi imboccare via Regina Teodolinda per arrivare, in frazione Piecastello, all’incrocio con via Spluga e via Como: è qui che sorge la Chiesa di Sant’Antonio da Padova.

A questo punto puoi imboccare via Como e poi girare nella prima stradina che troverai sulla destra, via Marco d’Oggiono: girando ancora a destra ti ritrovi in via San Martino, dove puoi osservare, all’incrocio con vicolo Corsica, la Chiesa di San Martino. Edificata nel Duecento in stile romanico, accoglie al proprio interno due nicchie con le statue di Santa Teresa e della Madonna; l’abside mostra, in centro, un affresco che rappresenta San Martino.

Lasciandoti la chiesina sulla destra, puoi svoltare a sinistra e incamminarti lungo la strada che ti porta in via Ripamonti: di fianco al civico 1 sorge la Chiesa della Madonna della Ceriola, risalente al Cinquecento. Al suo interno è presente una pala d’altare seicentesca che mostra la presentazione di Gesù al tempio e la purificazione di Maria.

Dalla chiesa, superando piazza 4 Novembre entri in via Giuseppe Garibaldi: percorrila fino a raggiungere il civico 8, dove ti imbatterai nel lavatoio di Ravellino. La sua vasca più piccola presenta una base in granito di origine altomedievale che potrebbe rappresentare il coperchio di un sarcofago.

Ora vai fino in fondo a via Garibaldi e gira a destra in via Lecco. Vai sempre dritto fino al cartello che segnala l’inizio della frazione Nava: dopo pochi metri sulla tua sinistra vedrai, in via Unione, la Chiesa di San Michele, di origini altomedievali. All’interno della sacrestia è presente un dipinto su legno cinquecentesco, L’allegoria del vino eucaristico, che raffigura Gesù Cristo in una vasca, Noè, San Pietro e gli apostoli.

A questo punto puoi riprendere la tua passeggiata lungo via Lecco per poi imboccare via Milano; alla rotonda successiva gira a sinistra in via Europa e segui questa strada fra boschi e tornanti fino ad arrivare nella frazione di Giovenzana. Vai sempre dritto e continua lungo via Manzoni, per poi girare a sinistra in via San Donnino, dove potrai salire la scalinata che ti porta davanti alla Chiesa di San Donnino, risalente al Seicento.

Ritornato in via Manzoni, puoi riprendere il tuo percorso che ti permette di conoscere che cosa vedere a Colle Brianza. Segui la strada fra i tornanti e arriverai alla Chiesa di San Materno di Cagliano. Situata in piazza San Materno, all’incrocio tra via Manzoni e via Trieste, la chiesa risale con tutta probabilità al XVI secolo.

Sempre seguendo via Manzoni puoi imboccare via San Genesio: è la strada che ti porta all’Eremo di San Genesio, situato sul colle omonimo, che puoi raggiungere sia a piedi che in auto. La struttura monastica attualmente è di proprietà privata e apre le porte al pubblico solo in giornate speciali. A pochi metri di distanza c’è anche il Ristoro Alpino del Gruppo Campanone, che ti sarà utile per rifocillarti se sarai reduce da una lunga scarpinata.

Se al bivio tra via San Genesio e via Manzoni continui lungo via Manzoni, invece, puoi raggiungere il Santuario della Madonna del Sasso, facile da raggiungere grazie ai numerosi cartelli. Il santuario fu costruito in seguito a un’apparizione della Vergine, che proprio qui nel 1657 si sarebbe palesata a una donna intenta a portare il proprio gregge al pascolo.

Continuando lungo questa strada arriverai, infine, al borgo di Campsirago, a quasi 700 metri di altitudine. Abitato da famiglie contadine fino al primo Novecento, fu progressivamente abbandonato negli anni ’50: l’ultima famiglia se ne andò nel 1962. In seguito divenne perfino meta di raduni hippie. Negli anni ’80 qui regnava il degrado, tra costruzioni fatiscenti e immondizia; a partire dagli anni ’90, per fortuna, il borgo è stato riqualificato, con la realizzazione di un ampio parcheggio e la ristrutturazione del lavatoio.

Qui puoi visitare Palazzo Gambassi, struttura risalente al Quattrocento, e osservare la Chiesa di San Bernardo.

Prima di leggere che cosa vedere a Colle Brianza in mezzo alla natura, vuoi sapere perché ho creato questo sito? Clicca qui sotto e lo scoprirai.

Che cos’è Viaggiare in Brianza

Che cosa fare a Colle Brianza: gli itinerari naturalistici

Il territorio comunale fa parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale San Genesio – Colle Brianza, che connette il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone con il Parco del Monte Barro. Ecco, allora, che cosa fare a Colle Brianza lungo i sentieri nei boschi.

L’itinerario 1 del PLIS del Monte di Brianza parte da Scerizza potresti raggiungere la Madonna dell’Alpe. Il sentiero che porta al Crocione si caratterizza per una scalinata davvero suggestiva: in cima alla collina trovi la croce in legno da cui la località prende il nome. Da qui puoi raggiungere la piccola cappella che fu costruita per proteggere i lavoratori dei boschi, per poi arrivare alla Chiesa di San Nicola. Proseguendo lungo il sentiero, se svolti a destra raggiungi la Cascina Fumagalla, che accoglie molte icone murali affascinanti.

La zona di Scerizza è meta, nella stagione autunnale, di coloro che vogliono sapere dove trovare castagne in Brianza: e di solito non rimangono delusi! Puoi accedere ai boschi, tra l’altro, da via San Nicola.

A proposito: un altro ottimo sentiero ideale per andare a castagne è quello che parte dall’incrocio tra via Verdi e via Manzoni a Cagliano. Segui la salita verso Campione e avrai la sicurezza di approfittare di un ottimo raccolto.

In alternativa potresti percorrere l’itineraio 11, il Sentiero della Seta: prendi il viottolo che porta alla Cascina Panizzera e mantieniti sulla destra. Dopo aver svoltato a sinistra, arriverai in località Bosina, dove sorge quel che resta di un’antica filanda, al ponte sul torrente Gandaloglio, che segna il confine con Ello. Da qui puoi imboccare il sentiero che ti porta a Ravellino, come ti ho spiegato qui.

Dal fontanile di Giovenzana, invece, puoi percorrere via Besa, la strada che sulla sinistra della Chiesa di San Donnino ti porta fino al casello dei partigiani (dove furono uccisi alcuni dissidenti scappati dai nazifascisti). Se continui lungo il sentiero tenendo la sinistra puoi raggiungere San Genesio: da qui, volendo, puoi continuare verso Campsirago.

[Prima di scoprire dove mangiare a Colle Brianza e come arrivare, se vuoi lascia il tuo like alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza: te ne sarei grato!]

Dove mangiare a Colle Brianza

Quando cerchi un locale dove mangiare a Colle Brianza puoi fermarti, in via Cantù 4, alla pizzeria Vecchia Brianza, chiusa il lunedì ma aperta tutti gli altri giorni sia a pranzo che a cena. Meritano di essere provati il risotto con il pesce persico, il maialino al forno e il filetto di san pietro in crosta di patate.

Si trova in via Manzoni, invece, la Trattoria Bellavista, ristorante a Colle Brianza attivo da oltre un secolo in una struttura che nel Seicento ospitava un convento: è aperta a pranzo e a cena tutti i giorni tranne il martedì. Pizzoccheri, coniglio arrosto e cazzuola sono alcune delle tante specialità tra cui scegliere.

Un’altra location accogliente dove mangiare a Colle Brianza si trova in via Giulio Cesare 2, in frazione Cagliano: è la Trattoria Pizzagalli, che propone anche Rock Live Dinner con intrattenimento musicale.

Un ottimo ristorante a Colle Brianza è il Boogie Bistrot, aperto a pranzo e a cena tutti i giorni tranne il martedì: è in via Europa 2. Nel menù trovi, tra l’altro, salame cotto su polenta lenta, paccheri con ragù di faraona e gelato alla vaniglia con liquore Nero di Como.

Nel corso di una gita a Campsirago, poi, puoi fermarti a pranzo alla Stala del Re: è in via S. Bernardo, ma di certo non farai fatica a trovarla, viste le dimensioni ridotte del borgo.

Quando hai voglia di rilassarti in una birreria a Colle Brianza il tuo locale di riferimento non può che essere Peppo (in via Cantù 1), con 10 birre alla spina e 150 in bottiglia.

Se ti piace sperimentare i sapori degli agriturismi in Brianza, in via Raffaello 31 nella frazione di Cagliano trovi l’Agriturismo San Genesio, la cui cucina è aperta su prenotazione la domenica a pranzo e il venerdì e il sabato a cena.

A proposito: nel post qui sotto trovi altri agriturismi in provincia di Lecco che ti consiglio di provare.

7 agriturismi in Brianza che devi provare per forza

Come arrivare a Colle Brianza

Come arrivare a Colle Brianza in auto? Provenendo da Milano, devi percorrere la SS 36 fino all’uscita di Rogeno / Molteno / Sirone / Dolzago. A questo punto prosegui lungo la SP 49 fino alla rotonda che incrocia viale Grandi a Molteno, dove devi svoltare a destra. Alla rotonda successiva gira di nuovo a destra in via Don Allamano e quindi vai sempre dritto, attraversando i paesi di Sirone e Castello Brianza. Superata la frazione di Brianzola, sei giunto a Colle Brianza.

Provenendo da Como, invece, devi percorrere la SP 342 per circa 28 chilometri. Arrivato a La Valletta Brianza, devi svoltare a sinistra in via Don A. Barzaghi verso Santa Maria Hoè. All’incrocio con via Papa Giovanni XXIII, gira ancora a sinistra: la SP 58 ti porterà a Colle Brianza.

A Colle Brianza non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Colle Brianza in treno puoi fare riferimento alla stazione di Oggiono, servita dalla linea Como-Lecco e dalla linea suburbana S7 per Milano: è collegata, tra l’altro, con Cantù, Brenna, Anzano del Parco, Merone, Rogeno, Molteno, Galbiate, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta, Monza e Civate.

Per arrivare a Colle Brianza in bus, puoi fare riferimento alla linea D55, che collega Lecco con Oggiono e Annone di Brianza passando per le frazioni di Nava e Ravellino. La linea D84, invece, unisce il paese con Olgiate Molgora, Santa Maria Hoè e La Valletta Brianza.






Un’ultima cosa. Mi chiamo Simone e ho creato Viaggiare in Brianza nel mese di maggio del 2019: da allora l’ho curato e gestito interamente da solo. Se apprezzi questo sito, con una piccola donazione potrai aiutarmi a garantire la sua sopravvivenza. Che ne dici?

Cliccando qui sotto, invece, hai la possibilità di scrivermi. Se in questo o in altri articoli del sito hai trovato delle informazioni imprecise o non aggiornate, segnalamelo: correggerò il prima possibile!

Scrivimi!
Ti è piaciuto questo post? Fallo conoscere ai tuoi amici!

1 commento su “Che cosa fare a Colle Brianza: guida per turisti”

  1. Il Campanone non è visitabile, perché è privato…abbiamo poi fatto tanta fatica ad orientarci perché le indicazioni sono troppo generiche…bello il territorio comunque, ma per apprezzarlo al meglio sarebbe utile avere delle informazioni più precise

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *