Perché visitare a Ceriano Laghetto la Chiesa di San Vittore? Questo post ti racconta la storia della chiesa e ti mostra tutti i dipinti ospitati al suo interno: ce n’è anche uno di Gino Sandri, pittore del Novecento che concluse la propria esistenza tragicamente nel manicomio di Mombello. Prosegui la lettura per saperne di più!
Tutto quello che ti serve sapere
Ceriano Laghetto, Chiesa di San Vittore: la storia
A Ceriano Laghetto una chiesa intitolata a San Vittore esisteva già nel XIII secolo: lo testimonia il Liber notitiae sanctorum Mediolani, opera compilata (probabilmente nel 1289) dal presbitero e storiografo Goffredo da Bussero che indicava tutte le chiese e tutti gli altari della diocesi di Milano.
Questa chiesa fu visitata dagli arcivescovi di Milano Carlo Borromeo (nel 1581) e Giuseppe Pozzobonelli (nel 1762). Al tempo della visita di Pozzobonelli, i parrocchiani erano 341, e la Chiesa di San Vittore ospitava la Confraternita della Santissima Croce, la Confraternita del Santissimo Rosario e la Confraternita del Santissimo Sacramento. All’epoca, inoltre, nella parrocchia di Ceriano era presente un oratorio intitolato a San Carlo.
Una nuova chiesa intitolata a San Vittore (quella che possiamo ammirare e visitare ancora oggi) fu costruita – su progetto dell’ingegner Luigi Silva – nei primi anni del XX secolo. La cerimonia di posa della prima pietra si svolse il 2 febbraio del 1904. L’edificio fu aperto al culto il 4 novembre del 1908 e consacrato il 21 agosto dell’anno successivo.

TEMPLUM HOC
SANCTO VICTORI MARTYRI
DICATUM
ANDREAS CAROLUS FERRARI
CARD. TIT. SANCTAE ANASTASIAE
MEDIOL. ARCHIEPISCOPUS
SOLEMNITER CONSECRAVIT
DIE XX M. AUGUSTO
ANNO MCMIX
(“Questo tempio
dedicato a San Vittore Martire
Andrea Carlo Ferrari
Cardinale del titolo di Santa Anastasia
Arcivescovo di Milano
consacrò solennemente
il giorno 21 del mese di agosto
nell’anno 1909″)
Nel 1914, fu demolita la chiesa antica.
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Il 1933 fu l’anno in cui vennero costruite le due navate laterali della chiesa, disegnate dall’ingegner Gino Minoretti; si provvide anche alla sistemazione del sagrato.
Pochi anni dopo, un incendio distrusse – nella prima cappella sulla destra – una rappresentazione del Sacro Cuore; in seguito ai lavori di sistemazione, la cappella fu intitolata a Sant’Antonio.
Tra il 1940 e il 1941 la chiesa fu arricchita con il battistero – costruito sulla sinistra, accanto all’ingresso – e con l’altare centrale.

Al 1980 risale l’aggiunta delle vetrate artistiche delle cappelle laterali.
Ceriano Laghetto: la Chiesa di San Vittore oggi
Entrando nella chiesa, trovi sulla destra l’altare dedicato a Sant’Antonio, che ospita statue di Madre Teresa di Calcutta, San Giuseppe e Santa Rita. Qui puoi vedere anche un dipinto di Sant’Antonio, realizzato da Gino Sandri (tra poco ti parlerò in maniera più approfondita di questo artista).


Sulla sinistra, invece, la cappella del battistero è impreziosita dal dipinto del Battesimo di Cristo nel Giordano, opera del pittore locale Marcello Alati.

Il transetto ospita due altari laterali.
L’altare di destra accoglie una statua della Madonna del Rosario e, sotto, un simulacro di Maria bambina. Ai fianchi dell’arco sono raffigurati San Gioacchino e Sant’Anna, i genitori della Vergine Maria: anche queste due effigi sono state realizzate da Alati.


L’altare di sinistra ospita la Cappella del Crocifisso, con la statua del Sacro Cuore di Cristo e, sotto, un simulacro del Cristo morto. Ai lati, sono raffigurati San Pietro e San Paolo, sempre dipinti da Alati.



Se guardi in alto, puoi osservare la cupola e, nei pennacchi, le effigi dei quattro Evangelisti, dipinti da Francesco Carnevali e Ferdinando Bialetti. Carnevali, originario di Pesaro, fu uno dei grandi maestri della Scuola del Libro di Urbino. Bialetti, originario della Lomellina, fu membro onorario dell’Accademia di Brera.

Accanto al presbiterio sono presenti una statua di San Vittore e il pulpito: entrambi furono donati nel 1908 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano.

La mensa liturgica, l’ambone e la sede sono stati progettati realizzati in pietra dalla Scuola Beato Angelico di Milano tra il 1998 e il 1999.

Ai lati dell’altare maggiore – realizzato per offerta di don Giovanni Viganò e donato nel 1941 – puoi osservare due dipinti che raffigurano il giudizio di San Vittore e la decapitazione di San Vittore, realizzati rispettivamente dai pittori Botti e Salienti nel 1921.


L’abside è decorata con un grande affresco, creato nel 1980 da Mario Bogani, che rappresenta la storia biblica dell’umanità. Sono mostrati la guerra, il fratricidio compiuto da Caino nei confronti di Abele e il riconoscimento della divinità di Cristo da parte dell’umanità – Cristo è raffigurato nel catino absidale in quanto vertice al quale tutti gli uomini tendono.




Gino Sandri
Come ti ho raccontato in precedenza, la Chiesa di San Vittore di Ceriano Laghetto ospita un dipinto di Gino Sandri: un artista che vale la pena di conoscere in maniera approfondita.
Sandri nacque il 14 febbraio del 1892 a Rossiglione Ligure. Ancora bambino, si trasferì a Milano, dove in gioventù frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Divenuto illustratore, collaborò con il Corriere della Sera e la casa editrice Hoepli.
Nel 1924, a Roma, chiese di essere arruolato come illustratore nell’esercito; venne, invece, rinchiuso in una casa di cura a Monte Mario, probabilmente anche per ragioni politiche. Il regime, infatti, considerava Sandri un soggetto pericoloso, a causa dei sentimenti antifascisti che egli aveva sempre ostentato con le sue dichiarazioni pubbliche.
Ritornato in libertà, nel 1926 l’artista venne ricoverato di nuovo in una casa di cura, dove rimase fino al 1933.
Quell’anno Sandri andò a vivere a Ceriano Laghetto, in un piccolo alloggio di proprietà comunale. Negli anni seguenti ebbe modo di frequentare, fra gli altri, gli artisti Carlo Carrà e Luigi Bracchi.
Nel 1938 presentò a Hoepli le illustrazioni (a cui aveva lavorato per anni) destinate a una nuova edizione dei Promessi Sposi, che però non fu realizzata.
In seguito Sandri venne di nuovo ricoverato in un ospedale psichiatrico, questa volta a Mombello.
Nel 1941 propose a Hoepli un manoscritto intitolato Cosa è la follia, in cui si proponeva di fare divulgazione sui problemi psichiatrici: l’opera, tuttavia, non venne mai pubblicata.
Tra il 1945 e il 1952 si susseguirono diversi ricoveri; nel 1953, infine, Sandri venne internato in maniera definitiva a Mombello, dove – abbandonato da tutti – morì il 6 novembre del 1959.
Il 22 ottobre del 2007 è nata l’associazione Gino Sandri, che si propone di far conoscere e riscoprire la produzione artistica e letteraria dell’artista.
Oggi, opere di Sandri sono conservate al Museum of Fine Arts di Boston e all’Harvard Art Museum di Cambridge.
Dove si trova la Chiesa di San Vittore a Ceriano Laghetto
A Ceriano Laghetto la Chiesa di San Vittore si trova all’incrocio fra via Cadorna e via San Francesco.

Se desideri visitarla e hai in mente di arrivare a Ceriano Laghetto in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Cadorna.
Preferisci arrivare a Ceriano Laghetto in treno? Puoi fare riferimento alla stazione di Ceriano Laghetto-Solaro. Uscito dalla stazione, imbocca via I Maggio; quindi gira a destra in via De Amicis e prendi la prima traversa sulla sinistra, via Cadorna. Dopo pochi passi vedrai la chiesa alla tua destra.
Infine, nel caso in cui tu decida di arrivare a Ceriano Laghetto in autobus, puoi utilizzare la linea Z161 e scendere alla fermata di piazza Diaz. Da qui puoi imboccare via Cadorna: dopo poche decine di metri vedrai la chiesa alla tua sinistra.
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